L'ombra di Tuđman sulla condanna ai vertici della Herceg Bosna

29 maggio 2013

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111 anni di reclusione per i leader politici e militari croati della Herceg Bosna. Si tratta della pena complessiva a seguito della sentenza di primo grado espressa oggi dal Tribunale penale internazionale per  crimini nella ex Jugoslavia (TPI).

Jadranko Prlić , Bruno Stojić, Slobodan Praljak, Milivoj Petković, Valentin Ćorić i Berislav Pušić sono stati ritenuti colpevoli di impresa criminale congiunta con l’obiettivo di ripulire etnicamente alcune aree della Bosnia Erzegovina dalla popolazione musulmana.

A capo dell’impresa criminale, secondo i giudici, c’era il primo presidente della Croazia Franjo Tuđman che nel 1992-1994 aveva accordato coi leader di cui sopra le azioni di pulizia etnica a danno della popolazione bosgnacca. Nel verdetto si dice che intendevano di “rimuovere definitivamente e pulire etnicamente i bosniaco musulmani e altri non croati dal territorio dell’allora appena stabilita repubblica di Herceg Bosna, che in seguito avrebbe dovuto far parte della “Grande Croazia”.

All’ex presidente della Herceg Bosna Jadranko Prlić va una condanna di 25 anni, al ministro della Difesa Bruno Stojić 20 anni, ai due generali dell’HVO Milivoj Petković (tra i responsabili della distruzione del noto ponte di Mostar) e Slobodan Praljak 20 anni a testa, al comandante della polizia HVO Valentin Ćorić 16 anni e al capo dell’ufficio preposto allo scambio dei prigionieri Berislav Pušić 10 anni di reclusione.

 

Questa pubblicazione è stata prodotta con il contributo dell'Unione Europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea. Vai alla pagina del progetto Racconta l'Europa all'Europa


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