Toše Proeski, cinque anni dopo

16 ottobre 2012

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All'alba del 16 ottobre del 2007, Toše Proeski moriva in un incidente sull'autostrada Zagabria-Lipovac. A soli 26 anni era una stella della musica macedone, ma anche uno dei più popolari cantanti pop dell'ex-Jugoslavia. Alla notizia della sua morte centinaia di fan si ritrovarono in diverse città dei Balcani, da Zagabria a Skopje, passando per Sarajevo e Belgrado.

Nato a Prilep - in Macedonia - il 25 gennaio del 1981, cominciò la sua carriera di cantante all'età di 15 anni, partecipando al Festival Makfest. Nel 1998 partecipò alla selezione macedone per l’Eurovision, mentre nel 2004 rappresentò la Macedonia in Turchia, sempre all’Eurovision, con la canzone “Life”, arrivando 14esimo.

Dal 1999, anno di uscita del suo primo album (Nekade Vo Nokta) la sua scalata della scena musicale nella Regione divenne inarrestabile. Seguono nel 2001 Sinot Božiji, poi Ako me pogledaš u oči. Nel 2004 e 2005 registra gli album Dan za nas e Pratim te. Nel 2006 escono l'album Božilak e, dopo la sua morte, The hardest thing sulla base del quale verrà poi girato un documentario su di lui.

Toše rimarrà una stella nel cielo delle memorie anche per il suo impegno umanitario. Nel 2003 ricevette il riconoscimento dell'Unicef, dedicato a Madre Teresa di Calcutta e poi divenne Ambasciatore dell'organizzazione internazionale. Inciderà anche la canzone  “This World” per raccogliere fondi dedicati a bambini disagiati.

Il pubblico italiano lo conoscerà per il brano "Aria" cantato in italiano con Gianna Nannini, canzone che segnerà il lancio di Proeski sulla scena internazionale.

Centinaia di fan anche oggi. Una pagina facebook aperta in suo ricordo oggi conta 250.000 "mi piace" e pochi giorni fa l'ambasciatore di Macedonia a Sarajevo, Rami Rexhepi, ha proposto che lo si ricordi dedicandogli una via o una piazza. In memoria di colui che è stato definito, nei paesi del sud-est Europa, “il più grande cantante pop dei Balcani”.


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