Moldavia, nell'avamposto dei genovesi

15 febbraio 2022

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All'apice della propria espansione - tra il XIII e il XV secolo, Genova era una delle potenze dominanti non solo nel Mediterraneo orientale, ma anche nel Mar Nero. L'influenza della città si espandeva anche lungo le rive del fiume Dniester, nell'odierna Moldavia, dove venne fondato l'avamposto di Alchona, che gettò le basi all'odierna città di Soroca.

La fortezza di Soroca - fmartino/OBCT

Sotto il principe di Moldavia Petru IV Rareș, negli anni 1543-1546 la fortezza sulle rive del fiume, ancora oggi simbolo della città, venne riedificata in pietra, con cinque bastioni che hanno retto bene alla sfida del tempo.

A inizio del '900, Soroca aveva una popolazione molto variegata, fatta di rumeni, russi, tedeschi con una forte presenza ebraica, di cui oggi, dopo i tragici fatti della Shoah, non rimangono che poche decine di rappresentanti.

Oggi Soroca ha poco meno di 40mila abitanti: molti fanno parte della comunità Rom, tanto che la città viene spesso definita "la capitale rom della Moldavia".


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