On-line l'archivio fotografico di Tito

17 febbraio 2014

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Oltre 150 000 fotografie in bianco-nero che raccontano visivamente la storia della Jugoslavia dal 1947 al 1980.

E' questo l'importante patrimonio oggi a disposizione di chiunque esplori il nuovo portale www.foto.mij.rs lanciato dal Museo di storia della Jugoslavia di Belgrado. Dopo due anni di intenso lavoro l'intero archivio fotografico conservato dall'istituzione è stato caricato online. La digitalizzazione di tale imponente mole di materiale è stata realizzata con il duplice scopo di garantirne una più sicura conservazione nel tempo, ma soprattutto di renderlo accessibile ad un pubblico più ampio.

Il fondo conserva il frutto del lavoro dei diversi fotografi in quegli anni costantemente al seguito del presidente della Jugoslavia, Josip Broz Tito. Vi si trovano scatti riguardanti i numerosi viaggi nel paese e all'estero, le visite di capi di stato e di governo stranieri, ma anche gli incontri con personalità della scena pubblica di allora – da Orson Wells a Gina Lollobrigida, da Jean-Paul Sartre agli astronauti dell'Apollo 11 – e la vita quotidiana di Tito e dei collaboratori. L'archivio restituisce sia l'immagine ufficiale del paese che una dimensione più informale, conservatisi in fotografie mai pubblicate.

Ivan Manojlović, uno dei responsabili del progetto, spiega ad OBC: “Il progetto di digitalizzazione della documentazione fotografica del Museo intende sottolineare l'impatto che la fotografia ha sulla percezione e sulla comprensione dei momenti storici, e allo stesso modo come tali momenti si trasformino, partendo dalla visione di una persona, ovvero del fotografo, in un'immagine parte della memoria collettiva. La fototeca offrirà a tutti i visitatori la possibilità di esaminare e di meglio comprendere il rapporto tra le rappresentazioni iconografiche e la memoria collettiva degli eventi che le fotografie documentano”.

Il Museo di storia della Jugoslavia è oggi una delle istituzioni più visitate della Serbia e dei Balcani, nell'anno appena concluso sono stati staccati 86.000 biglietti. Tra gli eventi più importanti e discussi del 2013 certamente l'installazione “La Jugoslavia dall'inizio alla fine”, prodotto di una prima collaborazione tra studiosi di diversi paesi dell'area post-jugoslava volta alla realizzazione di un'esposizione permanente in grado di raccontare la storia del paese disgregatosi negli anni Novanta.


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