“20 giorni a Mariupol” di Mstyslav Chernov ha vinto l’Oscar come miglior documentario. L’opera narra l’assedio e la distruzione della città nei primi giorni dell’’invasione russa in Ucraina.
Nonostante i costi politici, sociali ed economici, la stragrande maggioranza dei cittadini Ue sostiene l'approccio dell'UE alla crisi, riporta un'analisi di EUrologus per EDJNet .
Il Nobel per la Pace è stato assegnato quest'anno all’attivista dissidente bielorusso Ales Bialiatski, all’organizzazione per i diritti umani russa "Memorial" e all’associazione per i diritti umani ucraina "Center for Civil Liberties".
Il Consiglio europeo per le relazioni estere (ECFR) ha pubblicato il rapporto “Pace contro giustizia: l'imminente spaccatura europea sulla guerra in Ucraina”. Il rapporto si basa su un sondaggio di opinione in dieci paesi europei, di cui nove sono stati membri dell'Unione europea.
Quella della Commissione europea era una presa di posizione attesa dopo il viaggio a Kiev del cancelliere tedesco Olaf Scholz, del presidente francese Emmanuel Macron, del primo ministro italiano Mario Draghi e del presidente romeno Klaus Iohannis. Ed è puntualmente arrivata venerdì scorso . La Commissione ha invitato i 27 leader Ue a concedere immediatamente lo status di candidato alla Moldavia e all'Ucraina in occasione del vertice UE del 23-24 giugno.
L’invasione russa in Ucraina ha conseguenze devastanti sulla popolazione civile, ma coinvolge anche gli animali presenti nelle aree toccate dal conflitto.
Dopo più di un mese di resistenza alla censura imposta in Russia sul conflitto in corso in Ucraina, il caporedattore del quotidiano indipendente russo Novaya Gazeta, Dmitrij Muratov, è stato obbligato a fermare le pubblicazioni.
Il 24 febbraio, intorno alle 5:30 ora di Mosca, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato un’“operazione speciale” sul territorio dell’Ucraina al fine di “denazificare” e “smilitarizzare” il Paese. Questa operazione era in preparazione da tempo. Da mesi le truppe russe si muovevano lungo il confine con l’Ucraina. Nel frattempo, le autorità del nostro Paese negavano ogni possibilità di attacco militare. Ma ora è evidente che stavano mentendo.
Riteniamo necessario riprendere le parole di Ekaterina Ziuziuk - presidentessa di Articolo21 del Trentino Alto Adige e dell'Associazione bielorussi in Italia "Supolka" , con sede a Trento - pubblicate ieri in risposta ad alcune dichiarazioni del presidente del consiglio Mario Draghi. In questa fase tragica e dolorosa di conflitto, avviato dall'aggressione del regime di Putin alll'Ucraina, è quantomai necessario non cadere in semplificazioni e attribuire correttamente le responsabilità.
Domenica centinaia di persone si sono riunite di fronte all'ambasciata ucraina nella capitale azera Baku domenica per protestare contro l'invasione della Russia. L’iniziativa è stata organizzata da alcuni attivisti azeri.
Il racconto di Piergiorgio Pescali da Černobyl: L’esercito russo ha occupato la centrale nucleare di Černobyl e ha assunto il controllo di tutti i 2.600 km dell’Area di evacuazione. La situazione sembra ora si sia stabilizzata, ma prima di evacuare gli ultimi stranieri presenti nella zona, ai dipendenti sono stati consegnati dei caschi militari.
Dmitrij Muratov, direttore di Novaja Gazeta, testata per la quale scriveva Anna Politkovskaya uccisa nel 2006, ha annunciato con un video che domani il suo giornale uscirà sia in russo sia in ucraino. "L'Ucraina non è nostra nemica e non lo è nemmeno la loro lingua. Mai lo sarà", ha dichiarato. Accanto a lui si stanno aggiungendo altre voci russe contro l'azione militare di Putin.
Il lungometraggio “Questa pioggia non si fermerà mai” (“This Rain Will Never Stop”) della regista ucraina Alina Gorlova è stato premiato a fine novembre come “Miglior prima apparizione” all’IDFA – il Festival internazionale del documentario di Amsterdam.
(Pubblicato originariamente da EastJournal ) Lo scorso 25 ottobre, in tutta l’Ucraina – ad eccezione dei territori occupati delle repubbliche di Donetsk e Luhansk e della penisola di Crimea – si sono svolte le elezioni amministrative: gli ucraini sono stati chiamati ai seggi per votare sindaci e consiglieri comunali e regionali. In seguito ai primi risultati, è già stata fissata la data per il secondo turno: a metà novembre i cittadini dovranno decretare il vincitore finale della corsa a sindaco in alcune grandi città – tra cui Kiev, Leopoli, Odessa e Dnipro.
Oggi, 29 settembre 2020, presso la Corte di Assise di Appello di Milano, inizia il processo di appello per Vitalij Markiv, un militare con doppia cittadinanza italo-ucraina, 31 anni, condannato in primo grado a 24 anni di reclusione per la morte del fotoreporter italiano Andy Rocchelli, 29 anni, ucciso insieme al suo collega Andrej Mironov, durante la guerra nel Donbas nel maggio del 2014.
Dai dati della Commissione elettorale centrale ucraina, con oltre la metà dei voti scrutinati, le elezioni politiche confermano la vittoria del partito del presidente Volodymyr Zelensky "Servo del Popolo", che dovrebbe ottenere alla fine il 44% dei consensi.
Al secondo turno delle elezioni presidenziali tenutesi domenica scorsa in Ucraina si è affermato nettamente Volodymyr Zelensky sul presidente ucraino uscente Petro Poroshenko.
L'esito, ancora parziale, delle presidenziali tenutesi domenica in Ucraina danno in testa Volodymyr Zelensky, ex comico e candidato “anti-establishement", sul presidente uscente Petro Poroshenko.
Si apre oggi al Tribunale di Pavia la prima udienza pubblica del processo per l'assassinio del fotoreporter Andrea Rocchelli, ucciso inseme all'attivista russo Andrej Mironov in Ucraina. Accanto ai familiari, saranno presenti rappresentanti della Federazione nazionale della Stampa e dell'Associazione Lombarda dei Giornalistiche che si sono costituite parte civile.
Sembra sia stato quasi del tutto domato l’incendio divampato martedì il 5 giugno nei pressi della foresta che circonda la centrale di Chernobyl in Ucraina. La zona boschiva interessata dal rogo, tra le più contaminate dalle radiazioni conseguenti all'esplosione del 1986, è ampia circa 12 ettari.
Con un colpo di scena degno dei migliori film gialli, il reporter di guerra russo Arkady Babchenko, dato per morto ieri a Kiev da tutti i media ucraini e internazionali (OBCT compreso) si è presentato, vivo e vegeto, ad una conferenza stampa dei servizi di sicurezza ucraini.
Eroina della guerra contro la Russia, Nadiya Savchenko è accusata di aver pianificato un attentato al parlamento per sterminare l’intera classe politica e prendere il potere.
Il 12 febbraio l’ex presidente della Georgia ed ex governatore dell’oblast’ di Odessa è stato arrestato e fatto rientrare in Polonia, paese da dove era arrivato in Ucraina nel settembre scorso.
Sette settimane in mare, rinchiusi in cabina, in un viaggio di andata e ritorno senza fine tra le coste della Turchia e quelle dell'Ucraina. Pensavano di essersi imbarcati da Istanbul su un traghetto diretto in Romania i dodici migranti ora reclusi sul traghetto “Kaunas Seaways”. La nave, invece, opera sulla rotta che collega la megalopoli sul Bosforo a Odessa, in Ucraina.
Il presidente ucraino Petro Poroshenko il 15 maggio ha firmato un decreto che vieta l'accesso ai social network russi VKontakte e Odnoklassniki, al motore di ricerca russo Yandex e al servizio di posta elettronica gratuito Mail.ru
Il Consiglio di Sicurezza della Nazioni Unite ha espresso “forte preoccupazione” sul “pericoloso deterioramento” della situazione nell'est dell'Ucraina ed ha chiesto che le parti fermino la violenza.
Il parlamento di Bruxelles e il Consiglio europeo hanno raggiunto un accordo sui meccanismi di controllo e sospensione d'emergenza degli accordi sul regime dei visti. Con le nuove regole, che devono ora essere ratificate da entrambe le istituzioni UE, la prospettiva di liberalizzazione dei visti per Ucraina e Georgia diventa concreta: i cittadini ucraini e georgiani potrebbero acquisire il diritto di viaggiare nello spazio comune europeo senza richiedere visti già entro la prima metà del 2017.
L'Ucraina si è aggiudicata l'edizione 2016 di Eurovision, tenutasi a Stoccolma sabato scorso. Ha vinto infatti la cantautrice Jamala, con una canzone che evoca la deportazione dei tatari di Crimea nel 1944 da parte di Stalin.