Newsocracy: chi controlla i media in Europa?

29 gennaio 2018

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Controlliamo l’etichetta del cibo che compriamo, ma abbiamo la stessa cura nel verificare chi finanzia i nostri mezzi d’informazione? E’ questa una delle provocatorie domande con cui, in un video, viene lanciata la conferenza “Newsocracy” che si terrà domani 30 gennaio a Madrid.

Obiettivo dell’incontro è analizzare la concentrazione della proprietà dei media in Europa, attraverso gli interventi di accademici, rappresentanti istituzionali ed esperti della società civile che da anni cercano di rendere più trasparente il settore.

Sotto l’impulso di Bruxelles, l’Università Europea di Fiesole ha sviluppato negli ultimi tre anni il Media Pluralism Monitor con cui ha definito quattro dimensioni che permettono di misurare lo stato di salute dell’informazione nei paesi membri e candidati dell’UE. La situazione della proprietà dei media nei singoli stati, per lo più extra-europei, è invece indagata da Reporter Senza Frontiere con il Media Ownership Monitor. Strumenti che, insieme ad altri, saranno presentati e discussi nel panel di “Newsocracy” moderato da Chiara Sighele, project manager di OBCT. L’evento è infatti organizzato dall’organizzazione spagnola Plataforma en Defensa de la Libertad de Informacion (PDLI) in collaborazione con il Centro europeo per la libertà dei media (ECPMF) ed Osservatorio Balcani e Caucaso - Transeuropa.

La pluralità e l’indipendenza dei media consentono ai cittadini di godere in modo più pieno del diritto ad essere informati. OBCT ha contribuito a sensibilizzare sul tema creando su Wikipedia sezioni dedicate a concentrazione e trasparenza della proprietà dei media e stimolando l’indagine tra i propri media partner. Iniziative dal basso a cui dovrebbero seguire azioni più coraggiose da parte delle istituzioni comunitarie per contrastare le interferenze politiche ed impedire lo strapotere di pochi gruppi imprenditoriali nel panorama mediatico. Un rischio che corrono tanto paesi in transizione quanto democrazie più consolidate, come dimostra l’acceso dibattito in corso nel Regno Unito contro l’acquisizione di Sky da parte dell’impresa familiare del magnate Rupert Murdoch.

Questa pubblicazione è stata prodotta nell'ambito del progetto European Centre for Press and Media Freedom, cofinanziato dalla Commissione europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea. Vai alla pagina del progetto


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