X Nemanja

Beh, se un serbo dicesse che non ha nulla a che fare con un macedone, certo che farebbe ridere; hanno vissuto in un paese per più di 50 anni e hanno una lingua abbastanza simile. Ovviamente sarebbe una frase che si avvicina molto al fascismo (che spesso va in coppia con la stupidità). Quando un albanese (d'Albania - quelli della defunta Jugoslavia non parlano in questi termini) dice che non ha nulla a che fare con i vicini, si riferisce soprattutto all'unicità della lingua la quale logicamente è alla base del sentimento della diversità. D'altronde, un albanese (d'Albania) non può andare in Grecia (servono -ancora per pochi giorni - faticosissimi, costosissimi ed impossibili visti Schengen), mentre ai greci per andare in Albania non serve alcunchè. Lo stesso vale per la Serbia, la quale pare che il principio della reciprocità non sappia cosa sia, un cittadino serbo può recarsi in Albania senza visto, mentre un cittadino albanese non può raggiungere la Serbia senza la solita trafila visti. Lo stesso vale anche per la Croazia ed altri paesi.
Mi chiedo, dove avrebbero potuto incontrarsi gli albanesi coi vicini per sentirsi simili??? E' sciocco mettere le due situazioni sullo stesso piano, albanesi (d'Albania) e serbi hanno problemi diversi, non si può quindi ragionare in prospettiva serba sulla situazione albanese. Le due dimensioni semplicemente non collimano.