Dal 6 al 16 luglio sono previste dieci giornate di mobilitazione in tutta la penisola balcanica per la difesa degli ecosistemi fluviali, minacciati dalla costruzione di oltre 3000 dighe.
Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo, e Jean-Claude Juncker presidente della Commissione europea, hanno reso noto nei giorni scorsi che tra i membri dell’Unione europea non c'è accordo per quanto riguarda la data di avvio dei negoziati di adesione con la Macedonia del Nord e l’Albania.
L'indice 2019 di Reporters senza frontiere mostra alcuni significativi peggioramenti. Anche in aree da cui ci si aspetterebbero situazioni meno problematiche. E nel Sud Est Europa si fanno notare - in negativo - Serbia e Ungheria
Da anni dedita alla promozione del turismo responsabile in Europa sud-orientale, l’associazione Viaggiare i Balcani (ViB) propone, anche quest’anno, la possibilità di scoprire la natura, la storia e la cultura del confine orientale attraverso alcuni percorsi in bicicletta.
Tjentište, Kozara, Petrova Gora, Jasenovac, luoghi noti a molti tra coloro che si interessano di storia e memorie jugoslave, dove è possibile ammirare alcuni dei più noti monumenti di epoca socialista.Si tratta di opere che nell’ultimo quindicennio hanno raccolto interesse fuori dai confini dei paesi dove si trovano, un’attrattiva certamente incentivata dalla crescente riflessione accademica e non sulle memorie pubbliche e collettive, sul rapporto tra le società e il loro passato.
Si è concluso il 15 luglio scorso il concorso Wiki4MediaFreedom che ha chiamato a raccolta wikipediani e wikipediane di diverse edizioni linguistiche dell'enciclopedia libera per tradurre e migliorare le voci sulla libertà di stampa in Wikipedia.
La crescita esponenziale di progetti che prevedono la costruzione di dighe nella penisola balcanica minaccia corsi d’acqua incontaminati, procando gravi danni ambientali e alterando gli ecosistemi della regione.
Per il terzo anno consecutivo è stato assegnato il premio "OBC Transeuropa" a uno dei documentari in concorso al Film Festival di Trieste, il più importante appuntamento italiano con il cinema dell'Europa centro-orientale giunto quest'anno alla ventinovesima edizione.
"I Balcani Occidentali hanno ora un'opportunità unica. Per la prima volta la loro prospettiva d'accesso ha una data certa, nel caso adempiano al meglio a quanto previsto”. Lo dovrebbe dichiarare la Commissione europea in un proprio documento che renderà pubblico il 7 o il 14 febbraio.
E’ stato presentato a Bruxelles il 9 ottobre scorso la terza edizione del sondaggio Balkan Barometer realizzato dal Consiglio di cooperazione regionale (RCC). Il report esamina le percezioni, le aspirazioni e le aspettative dell'opinione pubblica e degli attori economici nei 7 paesi dell’Europa sudorientale - basandosi su un campione di 8000 intervistati - sulle principali questioni socio-economiche e politiche, nonché sull'integrazione regionale ed europea.
I media dei paesi del sud-est Europa hanno seguito attentamente la cronaca del referendum catalano, sottolineando come la questione "indipendenza" sia decisamente delicata. Particolarmente accanito il dibattito sui social media bosniaci.
Secondo un recente studio realizzato da una squadra internazionale di ricercatori, ogni anno in Europa circa diecimila persone muoiono prematuramente a causa dell’inquinamento associato alle emissioni di ossido di azoto, una sostanza dannosa prodotta in abbondanza dai motori diesel.
"Prima della fine del mandato di questa Commissione vedremo progressi concreti, che renderanno irreversibile il cammino dei paesi della regione verso l'Unione europea". Lo ha affermato ieri l'Alta rappresentante dell'Ue per gli affari esteri Federica Mogherini, intervenendo al termine della prima giornata del Bled Strategic Forum , un'iniziativa annuale che il governo sloveno promuove in una prospettiva europea, per mettere in rete imprenditori e decision makers della Slovenia e dell'area.
Nell'andamento dei flussi turistici in Europa, la crescita corposa e costante dei Balcani come meta di viaggi e vacanze costituisce una delle tendenze più significative degli ultimi anni. Nel periodo 2013-2016, sei sono i paesi europei dove i pernottamenti dei turisti stranieri sono aumentati ogni anno a un tasso superiore del 10%: Islanda a parte, si tratta esclusivamente di paesi balcanici (Albania, Bosnia Erzegovina, Serbia, Kosovo e Romania). L'unico paese della regione che pare rimanere ai margini del boom turistico in corso è la Bulgaria, anche se la situazione sta cambiando.
Nei giorni in cui la fine del roaming telefonico tra paesi membri dell’Ue viene celebrata, meritatamente, come un successo della politica europea, un appello ad estendere la misura anche ai paesi dei Balcani occidentali arriva dalle colonne del Balkans in Europe Policy Blog, a firma di Marko Kmezić.
I sei capi di governo dei Balcani occidentali si sono riuniti ieri sera a Bruxelles per una “cena informale” con l'Alto rappresentante dell'UE per la politica estera Federica Mogherini.
Martedì 2 maggio si è spento a Como, alla soglia degli 83 anni, Don Renzo Scapolo, uno dei numerosi testimoni intervistati nel corso del Progetto Cercavamo la pace. Scapolo fu uno dei principali rappresentanti della mobilitazione di solidarietà di ispirazione cattolica durante le guerre jugoslave.
Tutta la Jugoslavia balla il rock’n’roll cantano nel 1988 gli Električni Orgazam , divertente band di Belgrado. Il brano diventa presto un successo commerciale. Pochi mesi dopo è tutto finito. La guerra incendia i Balcani, l’odio tra popoli un tempo uniti cresce giorno dopo giorno.
I paesi balcanici si pongono come principali attori della “resistenza” di quel sentimento di fiducia ed integrazione europea, messo a dura prova dai recenti sviluppi, Brexit su tutti. Si riuniscono oggi a Parigi i leader di Slovenia e Croazia (già membri dell'Unione europea), Serbia, Albania, Macedonia, Montenegro (candidati ufficiali all'ingresso nell'UE), Bosnia Erzegovina e Kosovo.
L'Associazione delle Università Europee (EUA) ha sviluppato una "Refugees Welcome Map" in cui vengono censite tutte le iniziative di supporto ai rifugiati promosse dalle università europee. Si è così costituita una rete formata da più di 150 istituti di istruzione superiore per la maggior parte europei anche se il progetto si è successivamente allargato al Nord America, Nuova Zelanda e Medio Oriente. Ognuna di loro ha brevemente riportato in questa mappa le modalità con cui intende assistere studenti, professori e ricercatori rifugiati.
Per contrastare la sempre più diffusa violazione dei diritti e della dignità dei rifugiati e la loro discriminazione, sabato 27 febbraio 2016 si terrà la Marcia Europea per i Diritti dei Rifugiati “Safe Passage Now!”.
Le nuove linee guida approvate giovedì scorso a Zagabria dai responsabili delle polizie dei paesi balcanici hanno avuto come conseguenza, negli ultimi giorni, una forte contrazione del numero di migranti che hanno attraversato il confine nel sud della Macedonia.
I “Progress report” sono lo strumento attraverso i quali la Commissione europea valuta lo stato di avanzamento dei Balcani occidentali e della Turchia nei preparativi per l'adesione all'UE.
L’Alto commissario per i rifugiati delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha sollevato pesanti accuse nei confronti dell’Unione europea dopo il fallimento del Consiglio dei ministri degli Interni degli stati membri dello scorso lunedì. Guterres è stato lapidario: “In Europa regnano confusione e caos”.
E' notizia di oggi la sentenza emessa a carico del ministero della Difesa dalla corte d'appello di Roma in cui viene decretata la "inequivocabile certezza" del nesso causale tra esposizione a uranio impoverito e insorgenza di malattie tumorali.
Disponibile da oggi il nuovo report sull’indice della libertà di stampa nel mondo, redatto annualmente dall’organizzazione Reporters senza frontiere. Le posizioni dei paesi seguiti da OBC
Prende il via oggi a Firenze la terza edizione del Balkan Florence Express, la rassegna di cinema balcanico organizzata da Oxfam Italia in partnership con la Fondazione sistema Toscana e il Festival dei Popoli.
E’ ancora una volta il web a restituirci una miniera virtuale di documenti e immagini: si tratta di “Once upon a time in Yugoslavia ”, un viaggio estetico nella cultura pop della ex Jugoslavia.