i gandhiani

REXHEP SELIMI. Classe 71, condannato in absentia a 20 anni di prigione per atti di terrorismo. Prima in Albania, poi in Kosovo fu addestratore UCK, organizzò e partecipò nel marzo 93 all’attacco ai membri del ministero serbo degli interni a Glogovac, dove uccise 4 persone, e all’attacco nel villaggio di Lausa nel novembre 97. Fondatore delle Aquile Nere, gruppo paramilitare avente l’obiettivo di assassinare civili serbi, opponenti politici e criminali rivali. E’ stato riconosciuto organizzatore di numerosi massacri di civili serbi. Nominato da Thaci ministro dell’Interno, nel 2000 è stato indagato dalla KFOR per genocidio. E’ inoltre accusato di traffico di droga, armi, organi ed esseri umani in concorso col cugino Sylejman Selimi, alias “Sultan”. Parte dei profitti delle attività criminali per armare il SIK, i servizi segreti kosovari comandati da Kadri Vaseli. Fonda con Fatmir Limaj il gruppo terrorista criminale illegale Occhio di Falco che, oltre traffici di armi, droga, prostituzione è ingaggiato nell’assassinio di oppositori politici, rivali e civili serbi. L’organizzazione riceve finanziamenti da Albania, Germania, Francia, Australia, Svizzera. Attualmente Semili opera dall’Hotel Teranda di Prizen, dove si vedono spesso gli uomini della sua organizzazione, ritenuta il braccio paramilitare del Partito Nazionalista Albanese “Bali Kombetar”. È sulla lista nera degli Stati Uniti.
FADHIL KODRA Classe 65, condannato in absentia nel 97 a 20 anni di prigione per aver partecipato in numerosi attacchi terroristici contro membri del ministero degli interni e la JNA. Comandante del gruppo terrorista "Fehmi Lladrovci" e delle unità speciali. Nel 2002 la KFOR trovò a casa sua un intero arsenale illegale. Affiliato all’UCK sezione Drenica, comandata da Hashim Thaqi. È attualmente comandante dell’Information Division G-2 del Kosovo Protection Force (in violazione degli accordi internazionali e della risoluzione 1244 che ordina il disarmo dell’UCK e di tutti i suoi affiliati).
HASHIM THAQI, alias "il serpente". Classe 69, capo del partito PDK, braccio politico dell’UCK. Condannato in absentia a 10 anni di prigione per terrorismo. Direttamento coinvolto in numerosi omicidi (tra cui Glogovac e il massacro di Lipljan, dove civili serbi furono imprigionati, torturati e uccisi), si addestrò in Albania e fu a sua volta addestratore e assicuratore di mezzi finanziari all’UCK tramite attività criminali. Usò l’UCK per eliminare rivali politici e pulizia etnica verso la popolazione serba. Alla fine del 2001 creò una serie di gruppi terroristici con ex membri UCK di Drenica, le cui attività sono controllate da Kadri Veseli, Sami Lushtaku, Rexhep Selimi e altri, responsabili di crimini e omicidi a Rudnik, Radiševo, Suvo Grlo, Banje, Kotore e Kucica. È ritenuto responsabile di atti terroristici in Macedonia e a Presevo. Controlla oltre il 10% delle attività criminali in Kosovo, armi, auto rubate (col clan criminale Kitaj), droga, petrolio, sigarette (parzialmente), prostituzione (con il cugino, Zihugoli e Shabani, alias “l’angelo”) e ha contatti con mafie estere, albanese in particolare (la sorella è sposata con un capo della mafia albanese, Sejdija Bajrush). I proventi delle attività criminali sono utilizzati in parte per le campagne elettorali di Thaqi, in parte per finanziare i gruppi terroristici albanesi.