l'nterpretazione dei fatti

Di nuovo il pseudo-giornalismo ci offre un esempio di come si possano manipolare i fatti per chi abbia gli occhi coperti da preconcetti, e di come attraverso raggiri linguistici si possono trarre conclusioni opposte partendo dagli stessi fatti. Ciò a differenza di quanto dice Jasmina non vuol dire ci sono diverse realtà ma semplicemente vari modi di interpretare la stessai. I fatti però restano lì e sono inconfutabili e il fatto di essere meridionale e perfino avere un nonno arberesh ci offre oggettività)).Una semplice analisi:si dice che la Ramet individua nella qualità delle condizioni di vita degli studenti la ragione delle proteste, quindi conferma che non erano ragioni politche ma sociali che animavano le proteste (impossiblità di studiare testi albanesi, diffcoltà ad essere impiegati nei posti pubblici anche in città con netta maggioranza kosovara, scarsità di investimenti, disoccupazione ecc.).Nelle proteste è vero c'erano slogan che chiedevano la costituzione di una Repubblica ma non erano gli unici, e comunque non si chiedeva la secessione. Le vetrine sfondate con qualche sasso dagli studenti e l'occupazione di fabbriche e scuole diventano pericolosi attentati terroristici e i studenti armati di sassi fanno stragi di militari della JNA disarmati e in villeggiatura a Pristina (portami un solo esempio di militari uccisi nelle proteste del 81 e ti ripeto nella sola Pristina erano oltre 30.000) . Ma siamo obbiettivi per piacere anche se ciò non conviene alla difesa delle nostre tesi e interessi! I rapporti di A.I parlano soprattutto delle repressione violenta nei confronti degli studenti e rileggili se vuoi. Molti serbi è vero hanno abbandonato la regione negli anni 80 ma anche tanti kosovari stessi che sono emigrati nei paesi europei a conferma che c'era principalmente una difficoltà economica; nonostante ciò non nego ci fossero tensioni sociali ed etniche ma le stesse sono state in gran parte aggravate ed estremizzate dall'ntervento repressivo di quelle stesse forze armate che poi si sono rese colpevoli negli anni '90 delle peggiori stragi che l'Europa abbia conosciuto dopo la IIA guerra.
La lunga lista di criminali di origine kosovara invece semra una lista uscita da un commissariato di polizia( o più facilmente da siti sponsorizzati stile serbiania) e non dimostra altro che in Kosovo esiste la criminalità organizzata. Bella scoperta! Per altro cosa c'entra il traffico di droga o gli omicidi con il movimento per l'indipendenza sostenuto dal intero popolo kosovaro albanese che tu chiami terrorismo? Dunque per te chiunque, dopo le repressioni e le violenze subite, avesse desiderato l'indipendenza dalla Serbia diventa terrorista.