x Lucia
Queste sociologhe hippie che non conoscono nemmeno la Storia dei luoghi dove operano (mi piacerebbe sapere cosa fanno di tanto importante) mi fanno tanta tenerezza. Cara mia, prima di fare la saccente almeno studia, eviti figuracce. Ma passiamo a circostanziare il commento che tanto ha urtato la sensibilità dei nostri pasdaran shqiperioti.
Iniziava così: “Già alla fine del XIX sec. le aspirazioni grandalbanesi si trasformarono in una rivolta caotica della popolazione. La loro arma principale erano gli omicidi, le esecuzioni, la diffusione della paura, della violenza e dell'odio contro le altre nazioni dei Balcani viste come i principali colpevoli della loro stessa mancanza di libertà e disunione. Le altre nazioni della regione avevano una connotazione molto negativa del nemico, considerando la sua provenienza bandito-terrorista e razzista. Proprio a causa di questi metodi e delle usurpazioni, queste rivolte non hanno mai avuto un carattere nazionale, e hanno catturato solo una parte della popolazione albanese in Kosovo e Metohija”. Tra il 1876 e il 1912, nelle guerre tra l’Impero ottomano in ripiegamento e i nascenti Stati balcanici, gli albanesi creano la Lega di Prizren, allo scopo di unificare i 4 vilayet albanesi, di ottenere l’autonomia e soprattutto di combattere le nazioni balcaniche di recente costituzione, accusate di frantumare l'unità politica degli albanesi. La Lega era più o meno apertamente sostenuta dal sultano per la sua ideologia pan-islamica, che divenne presto anti-cristiana e violenta. Le pulizie etniche a danni dei serbi in Kosovo, iniziate nel 1876, culminarono durante la guerra greco-ottomana del 1897 e causarono 300.000 emigrati fra il 1876 e il 1912 (già nel 1689, durante la grande guerra austro-turca, la controffensiva ottomana accompagnata da violenze, razzie e rappresaglie causò la “Grande Migrazione” di 30.000 serbi dal Kosovo al Pomoravlje, sostituiti da albanesi del nord. Oltre prendere il sole ad Ada Bojana, magari chiediti perché tanti kosovari hanno cognomi originari della regione albanese di Malesi)
Iniziava così: “Già alla fine del XIX sec. le aspirazioni grandalbanesi si trasformarono in una rivolta caotica della popolazione. La loro arma principale erano gli omicidi, le esecuzioni, la diffusione della paura, della violenza e dell'odio contro le altre nazioni dei Balcani viste come i principali colpevoli della loro stessa mancanza di libertà e disunione. Le altre nazioni della regione avevano una connotazione molto negativa del nemico, considerando la sua provenienza bandito-terrorista e razzista. Proprio a causa di questi metodi e delle usurpazioni, queste rivolte non hanno mai avuto un carattere nazionale, e hanno catturato solo una parte della popolazione albanese in Kosovo e Metohija”. Tra il 1876 e il 1912, nelle guerre tra l’Impero ottomano in ripiegamento e i nascenti Stati balcanici, gli albanesi creano la Lega di Prizren, allo scopo di unificare i 4 vilayet albanesi, di ottenere l’autonomia e soprattutto di combattere le nazioni balcaniche di recente costituzione, accusate di frantumare l'unità politica degli albanesi. La Lega era più o meno apertamente sostenuta dal sultano per la sua ideologia pan-islamica, che divenne presto anti-cristiana e violenta. Le pulizie etniche a danni dei serbi in Kosovo, iniziate nel 1876, culminarono durante la guerra greco-ottomana del 1897 e causarono 300.000 emigrati fra il 1876 e il 1912 (già nel 1689, durante la grande guerra austro-turca, la controffensiva ottomana accompagnata da violenze, razzie e rappresaglie causò la “Grande Migrazione” di 30.000 serbi dal Kosovo al Pomoravlje, sostituiti da albanesi del nord. Oltre prendere il sole ad Ada Bojana, magari chiediti perché tanti kosovari hanno cognomi originari della regione albanese di Malesi)
