Una grande tristezza

In un paese come la Bosnia Erzegovina in cui non si riesce nemmeno a trovare un calendario comune per le festività e in cui neppure il tifo per la nazionale di calcio è condiviso, la chiusura delle istituzioni che rappresentano l'unità culturale è un passaggio quasi obbligato. In particolare, il Museo Nazionale chiuso mette tristezza anche perché contiene la memoria comune di tutti quanti i popoli del paese, e non solo di una parte. La Bosnia Erzegovina sembra proprio senza futuro e non si tratta solo di una mancanza di finanziamenti, che pure sono molto importanti. Anche le iscrizioni funerarie romane e i resti di vasellame greco, evidentemente, sono un'arma politica da usare per distruggere quello che resta della Bosnia Erzegovina...