terza parte

Adesso, se lei non ha nulla in contrario, vorrei definitivamente mettere da parte tutti gli dei che, se tali sono, non hanno bisogno di essere difesi dagli uomini e accennare ad un problema che riguarda tutti i cittadini di Mostar. I pellegrini diretti a Medjugorje, gli emigranti che tornano a casa durante le vacanze estive e, in generale, tutte le persone che vogliono raggiungere Mostar in aereo hanno tre alternative: atterrare a Sarajevo, a Spalato o a Dubrovnik e poi proseguire con un altro mezzo. Mostar, che l'aeroporto ce l'ha ma non funziona, è tagliata fuori da un giro d'affari incalcolabile. E così alla fine "interminabili greggi di Maria-boys fanno uno struscio nella città vecchia dove lasciano un soldino per il gelato, mentre a medjugorie lasciano intere fortune" (è una citazione). Di chi è la colpa? Da chi dipende? Terzic può aiutarci a capirlo?
Di un altro problema ho accennato nel mio primo commento: una buona percentuale dei medici operanti negli ospedali pubblici di Mostar chiede tangenti agli ammalati; certuni hanno il tariffario, altri accettano un'offerta libera. È una cosa vergognosa, specialmente se si pensa a quanti di questi ammalati sono anziani che vivono con una pensione da fame e non è raro vederli chiedere l'elemosina o frugare nei cassonetti della spazzatura. Voi che ne pensate? Sono questioni degne di un approfondimento? Di sicuro è più divertente continuare a deridere quegli allocchi dei pellegrini che si fanno abbindolare a Medjugorje.