Impressioni

Sono stato poco a Mostar, più da turista che da viaggiatore. Non voglio qui parlare dell'impressione sulle divisioni etniche, quanto dell'aspetto da città turistica: mi ha un po' deluso l'ambiente iper-turistico, con le botteghe che vendevano prodotti in gran parte massificati o di cattivo gusto, con i ristoranti tutti "english-speaking" o "parliamo italiano". A questo clima molto contribuiscono le masse di turisti diretti a Medjugorje, in gran parte italiani come me, dall'aspetto molto "inconsapevole": ed è curioso o quasi inquietante osservare che molti turisti vengano a Mostar seguendo quella traccia del cattolicesimo un po' bigotto e irrazionale rappresentato da Medjugorje, su cui anche la Chiesa di Roma ha una posizione piuttosto critica (lo dico da cattolico). Inquietante è sentire i pellegrini veneti che guardano le rovine, parlano dell'inciviltà presunta degli "slavi" e al tempo stesso guardano ammirati il "segno di pace", la croce di 33 metri sul monte...