oltre il ponte

Caro Aleks (le do del lei perché ho 20anni e immagino di parlare a qcn + grande di me), continuerò ad annoiarla perché da cittadino italiano sento il dovere di difendere la Storia del mio Paese: mi piange il cuore vedere che continua a equiparare fascisti ai partigiani (che non erano solo comunisti); parla di colpe degli uni e degli altri, quando gli uni hanno colpe mentre gli altri solo meriti (ogni tanto vedere tutto bianco vs nero è necessario per evitare che il grigio melma ci sommerga). Non posso scusare l'infantile terminologia cattolica, non siamo bimbi al catechismo: non può esserci nessun rapporto pacifico con chi non riconosce la Repubblica Italiana ed esalta i "tanti singoli" fascisti. La resa dei conti sul finire della seconda guerra mondiale non è né positiva né da esaltare, ma semplicemente inevitabile, e come tale va accettata e condivisa, come in Francia, senza il falso moralismo benpensante d'accatto del centro-destra. Non nego la repressione politica in Yugoslavia, anzi sono fiero che i Tudjman, Karadzic, Izebegovic, Lasic venissero sbattuti in galera. Le sue domande su Rifondazione mi affascinano, ma non potrei che rispondere per me, non ho né la presunzione né le qualità per sostituire il buon Paolo Ferrero blunk