serbi in quanto serbi

sono d'accordo con alex,nonostante i suoi modi espressivi suscitino qua e la (e forse comprensibilmente) un po' di sdegno. la storia va guardata con lucidita' e coerenza, e quindi non bisogna dimenticare il fatto che Pavelic considerasse i musulmani della NDH come i suoi "girasoli", pronti a collaborare (sotto minaccia implicita) con il regime. pertanto, i serbi nel periodo 41-45 furono sterminati prima di tutto in quanto serbi (come gli ebrei e i rom,d'altronde, e questo,scusate tanto,ma deve non e' affatto un particolare irrilevante!). i musulmani vittime di Jasenovac, invece, furono eliminati in quanto oppositori del regime (o semplicemente non collaborazionisti), indipendentemente dal proprio credo religioso . potevano infatti benissimo essere cattolici, e andare incontro alla stessa triste sorte (come e' capitato a molti croati antifascisti). i morti di Jasenovac sono tutti morti innocenti, se non eroi per aver cercato di resistere al terrore, e hanno tutti la stessa importanza. ma chi scrive un articolo deve curare meglio la propria sintassi, avendo il coraggio di rinunciare a qualsiasi tendenziosita' (il che non vuol dire risultare offensivo) e ricordarsi che, se si parla di questioni storiche, e' un DOVERE MORALE (viste quantomeno le cifre) dare ai serbi quello che e' dei serbi, comprese le tragedie subite da questa nazione, troppo spesso tenute seminascoste, o ridimensionate anche nei modi piu' odiosi.