Kairos

Io capisco e in parte condivido i sentimenti che hanno scatenato l'articolo di Pavicic. E' evidente che dietro le espressioni pacate si tratta di un articolo scritto "con gli occhi iniettati di sangue", come è giusto che sia. Gli articoli come quello della Drakulic non fanno che alimentare un razzismo ebete, sordo e cieco che, in Italia in particolare, colpisce indifferente la destra e la sinistra. A me dispiace che sia dominante a sinistra e questa è la ragione per cui intervengo di frequente. Non condivido la tesi che l'ustascismo si stempera nei supermercati perchè ritengo che anche i popoli come le persone dovrebbero ricordarsi che dopo aver fatto i propri "bisogni" è buona norma pulirsi. In mancanza di ciò si fanno brutte figure, le stesse che sta facendo ultimamente l'Italia dopo 60 anni di oblio.
Non apprezzo neppure l'atteggiamento scacchistico con cui la Croazia degli intellettuali risponde alle accuse che vengono mosse allo stato Croato e alla sua storia. E' un atteggiamento che ha una sua legittimità ma solo nei rapporti diplomatici. L'intelligenzija, quella croata come quella italiana, dovrebbero riuscire a far qualcosa di più. Ma evidentemente non è il tempo degli intellettuali.