A seguito del conflitto Hamas-Israele in Caucaso settentrionale si sono verificati alcuni episodi violenti di antisemitismo. In Daghestan si è assistito ad una vera e propria caccia all'ebreo nell'aeroporto della capitale Makhachkala, dove la folla il 29 ottobre ha preso d'assalto un volo proveniente da Tel Aviv
Molti giovani della repubblica caucasica del Daghestan chiedono di entrare nell’esercito spinti dalla propaganda russa e dalla necessità di trovare un lavoro. Inviati a combattere in Ucraina, molti sono tornati a casa in una bara. Le loro storie
Il 10 giugno scorso l'ennesima storia di violenza nel Caucaso settentrionale: agenti della polizia e paramilitari hanno fatto irruzione in un rifugio per vittime di violenza domestica nella capitale daghestana Makhachkala. Molte attiviste che lavoravano lì sono state trascinate fuori con la forza e arrestate
Il governo di Baku ha deciso di prolungare la chiusura dei confini dopo un drastico aumento dei contagi da Covid19. A farne le spese sono gli azerbaijani residenti in Russia, tutt'oggi bloccati al confine tra Daghestan e Azerbaijan
Górecki ha trascorso anni in Caucaso, viaggiando da una parte all’altra della regione e ascoltando le storie dei suoi abitanti. La sua trilogia caucasica è un piacere da leggere. Un piacere in buona parte negato a chi non può leggere in polacco
Nelle regioni del Caucaso del Nord si sta diffondendo la preoccupazione per il Covid-19. Per il momento la situazione sembra sotto controllo, ma la popolazione fatica a fidarsi delle informazioni diffuse dalle autorità
Professori licenziati senza preavviso, malversazioni, mazzette pagate per vedersi riconfermati i contratti. L'Università statale del Daghestan non gode certo di ottima salute. Ma ora, con grande coraggio, alcuni studenti ci hanno messo la faccia. E stanno protestando da settimane
In epoca sovietica, quando i culti religiosi venivano repressi, era divenuta un'alternativa al pellegrinaggio alla Mecca. Ma anche ora che non è più così la montagna sacra di Shalbuzdag attira ogni estate centinaia di pellegrini
L’11 gennaio si è inaugurato l’anno di presidenza italiana presso il Consiglio Permanente dell’Osce. Uno sguardo su attività e meccanismi in cui si troverà ad operare, nell'area post-sovietica, la presidenza italiana
Un parco della capitale e una spiaggia sul Mar Caspio salvate dal cemento. Sono i primi sensibili risultati del fiorire dell'attivismo civico in Daghestan
L'organizzazione terroristica "Stato islamico" cerca di estendersi al Caucaso russo. Gli annunci sulla rete e il confronto con gli altri gruppi islamisti della regione
Il centro di informazione Caucasian Knot, partner di OBC, diffonde periodicamente un rapporto sulle vittime del conflitto armato in Caucaso del Nord. Nella sola estate scorsa sono stati 77 i morti e 18 i feriti
Con la revisione della “politica linguistica” in Daghestan si vorrebbero proclamare lingue ufficiali tutte le lingue parlate sul territorio della repubblica, ma non mancano le difficoltà
Nel Nord-Caucaso, alla vigilia dei Giochi, protetti da un imponente servizio di sicurezza, sembra regnare un’atmosfera di attesa piena di allarme. A preoccupare anche il fenomeno dei giovani russi convertiti al radicalismo islamico. La storia di Pavel Pečonkin morto suicida a Volgograd
Il 21 ottobre Naida Asijalova si faceva esplodere su un autobus a Volgograd. Naida aveva scelto di aderire alla guerriglia clandestina insieme al suo compagno Dmitrij Sokolov. Le loro storie per capire la paura dell'islam radicale in Caucaso del Nord
Un aggiornamento sui recenti avvenimenti politici in Daghestan, dove tutto sembra già segnato e l'arresto del sindaco della capitale solleva il velo di intrecci tra criminalità organizzata, potere e clan
Lo scorso 9 luglio è stato ucciso in Daghestan il giornalista Akhmednabi Akhmednabiev. Condanna e impegno ad occuparsi delle indagini nelle dichiarazioni delle autorità, cordoglio unanime da parte delle organizzazioni di giornalisti e associazioni della società civile locale
Alisa Ganieva è una scrittrice daghestana, autrice di "Salam, Dalgat", recentemente pubblicato in Italia. Attiva sulla scena letteraria russa, la Ganieva cerca di superare gli stereotipi reciproci tra russi e persone provenienti dal Caucaso del nord. E nel suo nuovo romanzo prova a immaginare cosa succederebbe se improvvisamente il Caucaso si separasse dalla Russia. Un'intervista
"Salam, Dalgat" è il titolo del racconto lungo di Alisa Ganieva, scrittrice daghestana, pubblicato recentemente in Italia da Marco Tropea Editore in un'antologia di giovani scrittori russi, “Il secondo cerchio”. Maria Elena Murdaca lo presenta ai lettori di Osservatorio Balcani e Caucaso
Oggi, 21 novembre, entra in vigore in Russia una legge sulle Ong che, in pratica, obbliga le organizzazioni che si occupano di diritti umani a iscriversi in un registro degli "agenti stranieri". Una misura presa apparentemente in reazione all'ondata di proteste contro le frodi elettorali della scorsa primavera e che rischia di colpire gravemente il lavoro delle Ong, soprattutto nel Caucaso
In Daghestan, l’attentato terroristico ai danni del teologo Chirkeisky mette in pericolo il dialogo tra la maggioranza sufi e la comunità salafita. Il numero delle vittime degli scontri tra separatisti e forze governative diminuisce in Cecenia, ma cresce nelle altre repubbliche del Caucaso del Nord. Mosca sta pensando di applicare anche altrove il metodo Kadyrov?
I continui attentati in Daghestan lo hanno fatto passare inosservato. I rappresentanti delle due fazioni religiose in lotta, sufiti e salafiti, si sono seduti al tavolo dei negoziati. Per OBC il commento di Irina Gordienko, inviata speciale di "Novaja Gazeta"
Il governo russo ha annunciato che alle presidenziali del 4 marzo le urne saranno trasparenti e che quasi tutti i seggi elettorali del Paese saranno dotati di webcam, con tanto di diretta web. Riusciranno le riprese a convincere gli scettici e a mostrare che davvero in Cecenia oltre il 99% degli aventi diritto si reca alle urne per votare compatto Vladimir Putin?
Due anni fa, nel febbraio del 2010, Magomedsalam Magomedov è diventato presidente del Daghestan. La sua nomina è stata accompagnata dalla speranza che questo imprenditore di successo, giovane e istruito, potesse portare cambiamenti reali nella repubblica caucasica. Speranze, che sono state ampiamente deluse, suscitando inedite proteste di piazza e mettendo in luce il forte desiderio di dialogo sociale che caratterizza il Daghestan di oggi
Handlarz cudòw (“Il venditore di miracoli”) è un film che racconta la storia di un alcolista polacco che vuole andare a Lourdes e di due ragazzini che cercano di raggiungere il proprio padre in Francia. Un road movie sensibile che racconta l'avventura incredibile di Hasim e Ulrika, due giovani daghestani che ricordano da vicino le migliaia di ragazzi e ragazze che dal Caucaso arrivano alle porte dell'Europa in cerca di sicurezza
Khadzhimurad Kamalov era il fondatore e proprietario del settimanale daghestano indipendente Chernovik. È stato ucciso la sera del 15 dicembre a Makhachkala, capitale del Daghestan. Vittima del suo impegno a raccontare ciò che gli altri media non raccontavano. Sullo sfondo, un Daghestan dove nei primi 11 mesi di quest'anno si sono registrate 372 persone morte in seguito a scontri o attentati
L'attaccante dell'Inter Samuel Eto'o potrebbe abbandonare Milano per trasferirsi in Daghestan. Secondo l'agente del calciatore l'accordo è quasi raggiunto, mancherebbe solo l'ok finale del presidente dell'Inter Moratti. Eto'o potrebbe diventare il calciatore più pagato al mondo. Ma non sarebbe certo il primo tra i grandi nomi del calcio a giocare in Caucaso