la verità nel pozzo


"...Io ho fatto un film nel quale un bambino racconta la vicenda di alcune persone, civili, che non sanno nulla di politica, di storia, e si trovano in mezzo, come se oggi improvvisamente nella piazza di una città qualsiasi italiana, francese o slovena, arrivassero dei militari che
caricano la gente sui camion e li ammazzano senza che questi sappiano neppure il perché..."

Allora il sig. Negrin avrebbe dovuto fare uno sceneggiato su Srebrenica, o su Vukovar, o su altri luoghi dove i suoi entusiasti collaboratori ed ammiratori serbi -il folm è stato girato in Montenegro e si fa vanto degli elogi di Belgrado alla sua finzione scenica - hanno fatto realmente di queste nefandezze, accecati dal nazionalismo cetnico, quello che nella IIa Guerra Mondiale era un mortale avversario dei partigiani di Tito , ALLEATO DELL'ESERCITO ITALIANO FASCISTA, ( e che Milosevic ha riutilizzato dal '90 in poi per consolidare e prolungare il potere degenerato della classe dirigente ex titoista in crisi dopo il crollo dell'Urss e dell'ideologia).

"...Si tratta di un film di finzione costruito intorno ad un'idea centrale, che è quella di avere un bambino testimone del tempo che sta vivendo, che scrive, legge e racconta in un diario quello che gli è capitato..."

Solo che non esiste un "diario di Anna Frank sulle foibe", ma solo la propaganda iniziata dai nazisti e collaborazionisti occasionata dalla riesumazione di 217 salme nell'inverno '43/'44 in Istria.
Tutto il rituale macabro che è stato riproposto da regista viene da allora. I nazisti uccidevano con quel rituale, precipitando gli Ebrei negli strapiombi legati col filo di ferro a Baby Yar.
Globocnik , il capo delle SS dell'Adriatisches Kunsterland, quando dette l'avvio della campagna denigratoria dei partigiani in Istria, aveva già sperimentato dal '41 al '43 tutti i sistemi di assassinio di massa in Polonia nell'operazione "Reinhardt".
Ora il regista ha continuato l'opera propagandistica da dove l'aveva terminata il Globocnik, riproponendo tutto il macabro rituale, come se fosse vero, forte dei trucchi e della licenza "poetica" di un regista di finzioni.

Quel diario, dicevo, non esiste, e l'ha inventato il regista stesso o chi per lui, non "un bambino" !
(i suoi bambini sono peraltro improbabili, retorici, ideologizzati , parlano dei "titini" come un Menia, veramente antipatici...)

La finzione viene spacciata da questo strano regista come verità a tutti i livelli, anche nell'intervista!

"... Nel mio film non parlo male né dei partigiani nè della resistenza, ma me ne guardo bene..."

Già, in Italia la Resistenza non si tocca, ma in Jugoslavia era un'altra cosa...

"... Il film va visto per quello che mostra, non si possono attribuirgli cose che non ci sono.
E' come se noi oggi facessimo un film su quello che hanno commesso alcuni elementi che erano partigiani, che però hanno ammazzato a sangue freddo dopo la guerra, hanno fatto giustizie ed esecuzioni sommarie. Questo perché non lo dovremmo raccontare, scusi? Questo non vuol dire
infangare o dire che la resistenza non ci deve essere e viva il fascismo..."

Solo che quei crimini se li è inventati lui, ispirandosi alla propaganda nazifascista e non alla realtà storica accertata! Almeno avesse avuto un qualche riscontro...macchè, tutto inventato! Più facile, meno faticoso, e più redditizio anche (cosa non secondaria).
Ne risulta , come ha sottolineato l'intervistatore, che :

"... le figure dei partigiani jugoslavi sono tutte negative, sono degli stupratori, alcolizzati, inseguono dei bambini..."

E sentite cosa risponde:

"...Ma io faccio un'altra domanda: le foibe sono state fatte da chi? Sono state fatte dagli Italiani? No. Sono state fatte dagli Sloveni, dagli Slavi, dal movimento
titino sì o no? Sì! Questo è un fatto assolutamente incontrovertibile..."

Appunto, l'invenzione del regista viene presentata come "verità incontrovertibile"!
Avesse letto almeno qualcosa, si fosse documentato su scritti che non fossero la propaganda nazifascista continuata nella guerra fredda, qualcosa di non comunista, almeno qualche scritto degli Istituti di Storia della
Resistenza di Udine e Trieste, che scrivono invano da ormai mezzo secolo sull'argomento, mai ripresi dai media nazionali quasi fossero sospetti di titismo! Ciò deriva da un qualche ordine misterioso di censura che grava sin dal dopoguerra su questi Istituti scomodi, refrattari alle finzioni e ragioni di Stato.

Almeno avesse fatta una visita a Galliano Fogar, a Roberto Spazzali, a Guido Miglia,nessuno dei quali è comunista, per chieder loro un parere sulla sua invenzione...Scherziamo? Il disprezzo per la verità che ha quest'individuo è pari al suo amore per le finzioni!

"...Il nostro film non vuole tuttavia essere una ricostruzione meticolosa, noi abbiamo preso il
punto finale per raccontare un episodio che nessuno conosce, le foibe, che non hanno giustificazione. Io sostengo questo, e questo lo devono capire gli Sloveni, i Croati o quelli che mi trattano come un fascista, che è una cosa che non ha senso...
Se poi loro pensano che ci sia il bisogno di giustificare le foibe dicendo che i fascisti hanno fatto cose analoghe per cui la partita è pari, questo mi sembra un discorso aberrante..."

Ricostruzione meticolosa? Finzione meticolosa sarebbe meglio dire!E' talmente sicuro della sua finzione che ci crede pure! Lui si è proposto di far conoscere agli Italiani una verità "nascosta", dimenticando che era già stata sbattuta in prima pagina quotidianamente durante la Repubblica di Salò e riproposta ne dopoguerra allo scopo di NON CONSEGNARE I CRIMINALI DI GUERRA alla Jugoslavia. (vedere lo studio di Klinkhammer e Focardi su Google).

Quanto a Trieste...ha avuto una overdose di foibe senza pari, continuata da Pavolini sino a Negrin!

"...Io credo che le persone comunichino molto più facilmente attraverso i sentimenti che non attraverso le ideologie.
Io penso che le ideologie o le posizioni politiche siano delle patologie dell'uomo, patologie che hanno provocato più morti che qualsiasi malattia nella storia dell'umanità.
L'ideologia, e la politica, sono le vere armi di distruzione di massa, questa è la mia opinione..."

Già! Nazismo=comunismo=democrazia... tutto un minestrone! Grigiume ideologico, analfabetismo civile e qualunquismo assoluto! Ma anche questa è "ideologia", caro Negrin! Ed è l'essenza del fascismo, il famoso " me ne frego!"

Cosa avrebbero dovuto fare gli "slavi" annessi all'Italia fascista? Comunicare coi sentimenti? E gli Italiani? Continuare a credere obbedire e combattere...ah, come ci si sarebbe capiti!

E continua il nostro:
"...L'unica cosa che unisce tutti gli uomini è il sentimento, il sentimento di non violenza e di appartenenza reciproca alla stessa categoria, 'essere umano'..."

Per questo i fascisti, i nazisti, i cetnici, gli ustasci andavano amati come fratelli, come esseri umani, coi loro campi di sterminio razziale, quelli si veri e documentabili- non come la finzione delle foibe- come mezzi di pulizia etnica.

"...Quando la gente capisce attraverso il dolore, attraverso il sentimento, attraverso delle profonde ferite che questa è l'unica cosa che lega due esseri umani, anche se uno è cinese e l'altro è irlandese, o se uno è slavo e l'altro è italiano, quando si capirà che questo è
l'unico elemento in comune, che se io uccido te uccido anche me nello stesso momento, tutte queste polemiche assurde, stupide, legate all'ideologia, queste cose che trovo patologiche scompariranno..."

Negrin indossa le vesti del predicatore ghandiano quando dice " Non dovete uccidere chi vi opprime, perchè poi gli assomigliate..."Insiste nel dare come scontato che gli Italiani venivano uccisi solo perchè Italiani...
Niente lotta armata quindi, niente Resistenza... !
Se solo Negrin avesse patito almeno in minima parte quello che hanno patito le vittime del razzismo nazifascista cetnico ed ustascia si renderebbe conto dell'idiozie che dice.

Negrin da per scontato che, a guerra terminata, le foibe erano state utilizzate come delle "Srebrenice" contro gli italiani, per eliminarli come gli Ebrei in Germania...

E' dal processo della Risiera che i fascisti tentano il parallelo del genocidio degli Ebrei con un analogo genocidio degli Italiani nelle foibe...
Gli Ebrei, ultimo Amos Luzzato alla Risiera il 27 gennaio scorso, rigettano come un insulto quel parallelo, ma Negrin l'ignora! Gliene fotte a lui della "verità". Lui la fabbrica la verità, su commissione, come un perfetto manipolatore delle coscienze dei più deboli.
Col suo stile melenso di telenovelliere raggiunge grandi masse, le fa piangere, le spinge all'odio contro i barbari "titini" sloveni e croati dell'Istria con gran leggerezza d'animo.
E continua la sua autoassoluzione dicendo:
"...Ho raccontato un brano sconosciuto che è stato di una violenza terrificante dove le vittime non erano dei militari, non erano un esercito ma erano civili..."

Eccola di nuovo la menzogna, pardon!, la finzione spacciata per verità "incontrovertibile". Il tasto ripetuto della pulizia etnica, ripetuto ossessivamente, indifferente al fatto che non c'è stata.
Mai e poi mai i partigiani hanno fatto quello che era caratteristica dei nazisti, dei fascisti,dei cetnici e degli ustascia: la PULIZIA ETNICA! Quale etnia poi? L'italiana?
Non sa costui che decine di migliaia di Italiani erano assieme agli slavi, agli ebrei ed agli zingari nell'Esercito di Tito?
L'avrebbe scoperto se solo si fosse documentato minimamente...Quegli ebrei liberati ad Arbe , (un lagher italiano per slavi ed ebrei), nel '43 si unirono ai loro liberatori "titini" formando le Zidovske Brigade (3000 ebrei), successivamente incorporate in altre formazioni miste.

Alla domanda cruciale sul protagonista , che tutti , tranne lui, hanno percepito come repubblichino, il nostro si contorce con questa risposta :

"... l'uniforme che veste Fiorello non è un'uniforme repubblichina.
Osservatorio sui Balcani: Per cui quando lui ricorda i suoi amici, con cui ha fatto da poco delle azioni, non sta parlando di azioni fatte dai Repubblichini?
Alberto Negrin: No. Quando lo vediamo all'inizio, è vestito da alpino. Siamo nel '45, il soldato Ettore era parte di tutta quella gente che era rimasta sbandata, nascosta, che tornava a casa anche dopo due, tre anni..."
(tre anni significa '42, cosa dice? n.d.r.)
"... Lo stesso riguarda quei militari che escono alla fine, è gente che era allo sbando, ma nessuno di loro era un repubblichino. Sono gli sbandati dell'8 settembre, rimasti nascosti perché se i Tedeschi li pigliavano li ammazzavano. Insisto, perché sono stato attaccato anche su questo, non c'è nessun repubblichino lì, quelli sono soldati del Regio Esercito che non hanno accettato di andare con la Repubblica di Salò..."

Omette di dire che i soldati sbandati in Jugoslavia dell'8 settembre,(370.000!) abbandonati dagli ufficiali superiori fuggiti al Sud, si erano uniti o ai partigiani di Tito, come le divisioni nel Montenegro Taurinense e Venezia, o erano stati sterminati dai tedeschi, dagli ustascia, dai cetnici, lo sterminio, o erano stati deportati in Germania! Omette ovviamente di ricordare che la Camice Nere della divisione Ferrara, assieme ai nazisti, ai cetnici, agli ustascia, massacrarono gli Alpini in Montenegro che non volevano arrendersi ai Tedeschi...
E se qualche rarissimo alpino era rimasto nascosto, non era certo in uniforme di alpino ed ancora armato come presentato da lui.
Quelli erano repubblichini, chiaramente, come il protagonista, e Negrin mente.
Omette di dire che l'Istria non era sotto la "Repubblica di Salò", ma faceva parte dell'"Adriatisches Kunsterland", cioè assieme al Friuli ed alla Venezia Giulia era stata annessa di fatto al III° Reich come un Gau, ed il Gauleiter era Reiner, la capitale Graz, e che i nazisti reclutavano le leve loro, non Salò, che gli Italiani in divisa di italiani erano sotto il comando del capo della SS Odilo Globocnik, il genocida, assieme a Reiner ed altri tristi figuri dell'operazione Reinhardt, autori dei massacri della Risiera, di Sobibor, Haidanek, Treblinka, Bergen Belsen, per oltre due milioni di assassinati...

Questi erano i superiori dei collaborazionisti in Istria! Altro che "sbandati" fedeli al re ancora in armi...

Lanciare il sasso e nascondere la mano, sembra la filosofia di Negrin!

Ed ha la spudoratezza di dire:

"...Chi reagisce in maniera scomposta sono Sloveni e Croati che si sentono accusati senza che noi li abbiamo mai nominati. Perché? Perché sanno che c'è qualcosa da nascondere. Per quale motivo?
Perché le foibe mica le hanno fatte i Greci, questo va detto. Per quale motivo si sono sentiti accusati quando io nel film non li ho mai nominati? E poi, per quale motivo il governo sloveno non apre gli archivi? Questa è una richiesta che è stata fatta molte volte, che facciano vedere
le liste, gli archivi, che si sappiano finalmente i nomi e cognomi dei responsabili, perché mica tutti sono stati dei massacratori o degli infoibatori... Io non ho mai fatto un discorso ideologico, sono comunisti, sono fascisti, non è perché sono comunisti che hanno fatto le foibe..."

Siccome l'ambiente descritto è l'Istria (resa in modo pessimo), e siccome i crimini efferati descritti sono INVENTATI, non sembra logico a costui che gli istriani si siano potuti risentire!Dovevano essere descritti come belve ed esserne felici!

Quanto agli archivi dell'OZNA, Lubiana è secondaria rispetto Belgrado. Perchè il regista non è andato a Belgrado a curiosare negli archivi dei suoi ammiratori? Forse sarebbe ...sparito!
Come l'armadio della vergogna italiano sui criminali di guerra salvati dai nostri generali -peraltro i principali imputati! - anche loro hanno le loro magagne da coprire, sia del 41-45, che del 48-56, sia del 91-99...
per quel che riguarda il periodo interessato, dopo il 45, si tratta di crimini di altro genere, commessi non per pulizia etnica ,ma per epurazione politica , derivati dall'instaurazione della dittatura "proletaria", assolutamente neutrale riguardo l'etnia (termine nauseante).

A Lubiana gli archivi dell'OZNA sono stati già stati parzialmente consultati, e la Commissione mista italo
croato slovena di studiosi ha anche steso un ampio rapporto storico, che solo l'Italia non vuole sia reso pubblico nei rispettivi paesi.

Insomma Negrin si è guadagnato la stima dei nostri fascisti e la simpatia dei cetnici, non se ne rende conto?