Dissento

Non sono d'accordo per nulla con il primo commento (la verita e' sempre un'interpretazione...). Le parole di Scotti non offendono nessuno, e non sottintendono che chi celebra il ricordo non sappia niente del resto. Sottolineano, e questo è più che ragionevole, che parlando a caso dei numeri (gonfiandoli) si tende a tirare l'acqua verso un mulino solo; che se si commenta il secondo tempo di un film, ma non si è visto il primo, non si capisce nulla. Sono risposte equilibrate, che se da un lato non concordano con le attuali interpretazioni semplicistiche che vagano nell'aria - vedi cuore nel pozzo - dall'altro non nascondono nulla, è d'altra parte non vedo perchè dovrebbero farlo.
Fossero anche "solo" 100 i morti innocenti, 10.000 quelli costretti a fuggire da una terra che era anche loro, sarebbero comunque troppi, e degni di essere ricordati.
Ma offende il loro ricordo l'accomunarli a chi in quella terra ha portato violenza; è comodo dire che è giusto piangere tutti i morti indistintamente: è comodo e ipocrita.
Sono morti anche molti tedeschi in Italia, li vogliamo considerare "vittime della nostra liberazione"? Mi auguro di no.
Ricercare la verità è il modo giusto per cancellare il silenzio, e 100 o 10.000 che siano infine, gli incolpevoli morti di questo passato siano il monito sempre presente di come la violenza nazionalista possa assurdamente uccidere, e non una fonte di nuovo, inutile rancore.