non direi


Alessandro, no - perchè? Non è fastidioso ricordare quei morti indipendentemente dal resto, e la violenza compiuta contro di loro non ha certo giustificazione. Ma se non si indaga sui numeri reali, se si parla a sproposito, se non si distingue ciò che è necessario distinguere, non si descrive la questione correttamente e si arriva a conclusioni sbagliate (in buona o cattiva fede).
In questo senso, per me, vanno le parole di Scotti, e per questo le ritengo apprezzabili.