Bosnia caput mundi

Ripensando agli anni delle guerre degli anni '90 e rileggendo gli articoli e gli interventi e in particolare questo sono ripiombato nella disperazione che mi attanagliò in tutti quegli anni.
Fin dall'inizio ho ritenuto che quelle cose non sarebbero potute accadere senza il ruolo abberrante giocato dai mass-media che riscrissero il passato, il predente e il futuro di popoli interi.
In questo senso per me il ricordo più allucinante di quel periodo è stato e resta legato alla visione di un documentario su Sarajevo nel quale veniva intervistato un professore universitario ridotto al rango di barbone tra le macerie della sua città.
Con grande cognizione di causa egli cercava di spiegare la storia della Bosnia e più volte gridò: "noi siamo Bogomili".
Il traduttore, accattato chissà dove da un mentecatto di giornalista traduceva:"verranno gli iraniani e ci tireranno fuori da qui."
Questo è da decenni il livello medio dell'informazione in Italia, paese che non ricorda neanche la propria storia figuriamoci se ha gli elementi minimi per interpretare quella dei Balcani.
Le fiction come quella in oggetto non sarebbero nemmeno tanto pericolosa se non fosse per il tessuto culturale che incontra.
Anni d'informazione storica, politica e religiosa di un profilo così basso e sfumato hanno riaperto la strada ad avventure neocoloniali e neofasciste.
E' vero che forse in paesi come la Croazia il male è venuto da una tendenza opposta e così oggi dopo averle bene approfondite ha finito per rifiutare tutte le culture dei propri vicini senza pervenire ad una propria valida identità politica. Una grande nazione che non riesce a farsi Stato e che non ha saputo assumersi le responsabilità che le competevano, così come forse si attendevano tutti i popoli dei Balcani che si opponevano al panserbismo.
Il male della Croazia è inscritto nella sua bandiera se chiedi la secessione perchè è un diritto costituzionale allora perchè inserisci sopra lo stemma 5 punte e non 4. Il rispetto dei propri diritti presuppone il rispetto di quello degli altri, la Croazia come stato ha negato il diriito alla Bosnia di esistere sullo stesso suo piano e questo errore lo pagano in primo luogo i cittadini croati stessi che, dopo aver negato tutte le culture straniere, in molte parti del paese, si ritrovano sotto il dominio dei loro "fratelli" erzegovesi che fanno il brutto e il cattivo tempo indisturbati perchè "croatissimi".
La storia la si può conoscere o meno, una cosa è sicura che, alla lunga, non perdona.
Sono molto felice che un grandissimo giornalista come Hedl, grazie ad un sito come questo, sia potuto giungere a far conoscere tante cose importanti almeno ad una fetta d'italiani ma penso che sarebbe ugualmente importante se anche giornalisti come Dizdarevic potessero fare altrettanto.
La mia impressione è che il vero incaglio non sia nè legato alla cattura o meno di Gotovina nè al chiarimento con l'Italia sulle foibe, la vera questione, che è anche questione europea, era e rimane quella della rinascita della Bosnia per quello che era e il riconoscimento da parte di tutte le nazione adiacenti del suo valore spirituale e materiale.