domande sensate

Puo' piacere la Serbia e i cittadini che vi abitano, anche a chi riconosca l'indipendenza del Kosovo? Si puo' amare la Serbia e riconoscere e allo stesso tempo supportare l'Indipendenza di Prishtina da Belgrado? Si puo' riconoscere la situazione sul campo in ks, senza essere minacciati dai nazionalisti serbi, e venire accusati di tradimento nel caso si sia e' cittadini serbi?
I cittadini di Cultura serba (rimasti o rientrati, troppo pochi ancora, ahime', entrambi) del Kosovo che stanno gradualmente riconoscendo la situazione sul campo e stanno cercando d'integrarsi, chi devono temere?
Per Jasmina: ti e' mai balenato in mente che il mondo non e' tutto bianco e nero? Che anche chi non fa le tre dita clerical-nazionaliste del tuo caro Draskovic, magari NON necessariamente sostiene tesi ultranazionaliste albanesi? P.S. sono indeciso se sia piu' ridicolo citare le porte della percezione di Huxley o comunisti.it, all'interno di una discussione...
Agli utranazionalisti Serbi: vi e' mai balenato in mente che il mondo non e' tutto bianco e nero? Che anche chi non non e' convinto dalle vostre tesi e non ripete i vostri solgan e non fa i vostri simboli, NON necessariamente e' nemico della Serbia e dei suoi cittadini? P.S. sono indeciso se sono piu' ridicoli i fascisti che si vestono di rosso, quelli che si vestono di verde o quelli che si vestono di nero...
Ah, per fare finta in modo credibile di essere kosovaro non bisogna per forza scrivere male in italiano...
Per Mauro: concordo sullo spirito del tuo post. Non concordo sul parallelismo Marocco/Sahara Occidentale: non mi pare che la Serbia sia in guerra da decenni per vedersi riconosciuta la propria indipendenza o specificita' culturale. Tutti sappiamo che ci sono migliaia e migliaia di cittadini che sono ancora sfollati, dalla Croazia, dal Kosovo e dalla Bosnia, per il fatto di essere di Cultura (nazionalita', in termini ex YU) serba. Ca va sans dire che e' un problema enorme che e si dovrebbe mettere piu' impegno a risolverlo, da tutte le parti. Ma a mio avviso il tuo paragone continua a non reggere. La tesi del popolo serbo vittimizzato dalla storia e', inoltre, una tesi scontata solo in ambito nazionalista e clericale (con gravi e molto discutibili conseguenze in materia di Fede, e speriamo che Irenei nei prossimi anni contribuisca a sgombrare il campo). Si basa su una rilettura parziale della Storia di influenza nazionalista/romantica, ed insomma non e' un argomento con valore storiografico. Quindi non vedo perche' continuare a ripeterlo per giustificare politiche odierne (il pensiero critico e' meno facile delle scorciatoie cognitive, forse?). Se non sei ancora stato, mi permetterei di consigliarti di farci un salto in Kosovo, a visitare il patrimonio artistico di tutte le parti e se riesci a parlare con la gente di varie origini. Ti assicuro che la prospettiva cambia parecchio rispetto a chi ha lavorato solo in Serbia o ha solo amici tra la diaspora serba.