Una differenza fondamentale

Ai tempi di Ceausescu non vi era democrazia e la protesta, anche violenta, di piazza era l'unico mezzo per cambiare le persone ai vertici dello Stato. Oggi la Romania fortunatamente è uno stato democratico e il governo può essere rovesciato dalla sfiducia del parlamento, il quale a sua volta cambia la sua composizione a seguito di regolari elezioni. Una manifestazione di piazza non necessariamente rappresenta la sfiducia della maggioranza degli elettori. Non conosco la situazione odierna della Romania, ma tutti sappiamo che gruppi organizzati di facinorosi, talora rafforzati da presenze straniere, possono mettere in serie difficoltà un governo anche se confortato da larghi consensi nel paese. Ma in questi casi la resa significa la morte della democrazia.