Pragmatismo e prudenza

Negare dei diritti costituzionalmente garantiti non è mai un'alta espressione di libertà democratica, anzi, al limite si tratta proprio della loro sconfitta, più che mai se chi è deputato a garntirle deve capitolare e cedere di fronte ad atteggiamenti di cieca provocazione, sorda intolleranza e inconsulta violenza come quelli di gran parte della destra estrema ed hooliganista serba (mai indipendente tra l'altro, ma pilotata e pilotabile per riportare al centro degli scenari internazionli la dannazione ultranazionalista balcanica di un sapore così novecentesco che l'occidente sempre ha sentito come estranea e lontanamente barbara); tuttavia la decisione del Ministro degli interni serbo Dačić (pur nella concitazione delle sue dichiarazioni rilasciate all'intervistatrice) è più che condivisibile e delinea un atteggiamento di grande prudenza e pragmatismo volto a volere evitare altri travagli interni oltre quelli già attualmente presenti nella giovane Repubblica di Serbia.