Aprire gli occhi per favore

Avevo scritto un commento, non so perché mi sia stato censurato dato che non ho scritto niente di male. Comunque sia, proverò ad essere più 'dolce'. Io sono tremendamente dispiaciuto per quello che è successo a Genova, e condanno fermamente quelle persone che non voglio considerare miei mezzi-connazionali. Quanto alle reazioni qui in Italia sono ancora più dispiaciuto, per la criminalizzazione che si è fatta dei serbi e della Serbia. Mi è capitato a lavoro di ascoltare una trasmissione radiofonica condotta da Bruno e Federico Vespa, in cui il grande Bruno continuava imperterrito a sostenere che i facinorosi erano 1.000, e non 100 come comunicato da Belgrado. Questa è cattiva informazione e non fa altro che deviare il pensiero degli ascoltatori, in questo caso, radiofonici. Come queste fandonie ne ho sentite altre su radio, tv e lette su giornali, come quella del segno delle tre dita simbolo fascista. Questa è la stupidaggine più grande che abbia mai sentito, su un sito internet veniva fatto notare (giustamente) che anche le guardie vaticane fanno quel gesto durante il loro giuramento, fascisti pure loro?? Perché durante i mondiali quando il serbo Jovanovic dopo il gol alla Germania fece il gesto delle tre dita nessuno si indignò come ora? Alcuni obiettano che anche il saluto romano prima della 2a g. m. non era un simbolo 'criminale', ma col gesto serbo non sono state uccise milioni di persone. Poi qualcun'altro ha criminalizzato l'essere nazionalisti, oppure essere di ispirazione cetnica, definendoli tagliagola. I cetnici non erano alleati dell'asse, erano nazionalisti serbi monarchici che hanno perlopiù aiutato a cacciare i nazisti dal suolo jugoslavo, se qualcuno oggi o ieri crea violenza sotto questo nome è la persona da condannare, non il movimento. Un serbo non può non essere nazionalista, solo c'è chi è un po' malato (o molto) e crea questi casini, ma il nazionalismo serbo non è violenza.
Quanto agli indignati italiani posso dire che in ogni stadio ci sono persone come Ivan, è facile vederli, girati di spalle al campo ad incitare alla violenza. Però in Italia questi sono una decina, in Serbia sono la maggiorparte. Ma per favore, guardare in casa propria prima non ha mai fatto male.
Cara amica bosniaca, i serbi hanno chiesto scusa per quello che è successo (vedi risoluzione su Srebrenica), ma lo stesso dovreste fare anche voi insieme ai croati per i crimini subiti dai serbi (e non tirare in ballo chi ha fatto più e chi meno, un crimine è sempre un crimine, di cui ci si deve sempre vergognare).