Disordini a Belgrado/Genova

Petra ha pienamente ragione!
Anch'io, nato nella ex-Jugoslavia, percepisco queste provocazioni della bande fasciste serbe come un tentativo di minare i grandi
sforzi di democratizzazione del Presidente Tadić ma si nota chiaramente che battaglia democratica in Serbia é molto difficile e
pericolosa perché dietro quelle frange di facinorosi che mettono a ferro e fuoco Belgrado e poi lo stadio Marassi di Genova c'é
una rete criminale potente onnipotente spalleggiata da una parte di alti ufficiali dell' esercito serbo, gli stessi che ancora proteggono
il criminale Ratko Mladić.
La Serbia democratica ha bisogno di un sostegno continuo, convinto senza tentennamenti da parte della UE.