un problema esteso...molto esteso.

carissima signora Petra e lettori, ho letto i vostri commenti, confermo pienamente l'autrice dell'articolo quando sostiene che queste persone poco hanno a che fare con l'ambiente sportivo, si credo che sfruttano la grande vetrina dello stadio e poi di conseguenza dei media per lanciare il loro spot che è politico e non sportivo. Questo accade molto spesso anche nel nostro paese vedo che è una tecnica frequente anche in Serbia, ma il problema nel caso dell'Italia è che questi gruppi di destra estrema e xenofoba sono una realtà considerevole nulla affatto marginale come si vuol far credere alla gente(ho sentito più volte qua in Italia ..."ma si sono quattro fascistelli". La realtà della destra estrema tocca molti paesi dell'Europa... Austria Ungheria Polonia Serbia Croazia Spagna Francia ora anche Svezia e..si anche l'Italia, io seguo da diverso tempo questo fenomeno ho realizzato una ricerca fotografica in una piccola regione dell'Italia del Nord, fra non molto troverà la via di una pubblicazione (spero), per cui definiamo le cose con il loro nome non si tratta di hooligans, non si tratta di sport e tifo per la propria squadra ma di Nazionalismo , affermazione di potere e controllo di un territorio, questo avviene sotto gli occhi di autorità(politiche e di sicurezza) "tolleranti"(del resto in Italia si tollera che una scuola, di minorenni, sia costellata di simboli e loghi di un partito, fate un pò voi), e ripeto non solo in Italia o in Serbia, mi chiedo ma cosa succede... come mai...la vecchia Europa ha vissuto solo sessanta anni fa il Nazismo, come tollera che in cuor suo si sollevino ancora braccia che fanno il saluto romano e poi di persone così giovani, ci siamo persi qualcosa per strada... perchè risorge questa fascinazione verso la politica estrema autoritaria e violenta , cosa spinge giovani menti ad abbracciare ideologie che guardano alla dittatura al dominio dell'individuo, già stanchi della democrazia? E chi muove le fila di questi gruppi, chi li finanzia,? Un Europa così dubbiosa su se stessa sulla sua identità come un'adolescente che si guarda allo specchio e si chiede cosa sia e che farà da grande....