interessi comuni

credo che l'azione comune di Croazia, Serbia e Bosnia non resterà ancora a lungo prerogativa esclusiva dei partiti d'estrema sinistra, molto presto anche le formazioni di centro e socialdemocratiche inizieranno a discutere insieme di un percorso comune, perché ormai, come i recenti avvenimenti dimostrano, tale riavvicinamento non è più rimandabile. Specie se in Croazia dovesse arrivare Milanovic, come sembra, penso che ci siano buone possibilità per lavorare a questo progetto insieme a Tadic. Anche Silajdzic se davvero vuole che il suo partito sia multietnico non dovrebbe lasciarsi scappare quest'occasione. La chance che abbiamo perso nell'89 ce l'abbiamo di nuovo ora, per creare una confederazione democratica e multietnica, con un'economia sociale di mercato come in Francia e Germania magari con capitale (de)centrata a Jajce o Bihac, sarebbe anche la sconfitta politica dei signori della guerra che ci hanno portati alla rovina. Facciamo presto, abbiamo una seconda chance, difficilmente ne avremo una terza.