Prende avvio il progetto europeo "Moj Dom": un viaggio attraverso le storie di migrazione e accoglienza a trent'anni dalla dissoluzione violenta della Jugoslavia.
Al referendum del 27 novembre scorso i cittadini sloveni hanno sostenuto una legge il cui obiettivo è ridurre l'influenza politica e rafforzare l'indipendenza editoriale della radio e televisione di stato della Slovenia.
Il neo costituito parlamento sloveno avrà il numero maggiore di donne mai avuto finora: dei 90 deputati del nuovo parlamento 36 saranno donne, compresa la presidente.
Si apre oggi, in Slovenia, il tradizionale Forum strategico di Bled. Una due giorni che si concentrerà sul "Futuro dell'Europa", dato che la Slovenia detiene la presidenza del Consiglio dell'Unione europea dal 1° luglio scorso.
Con un appello pubblicato sulla propria pagina Facebook, Info Kolpa - iniziativa della società civile con sede a Lubiana e uno dei membri principali del Border Violence Monitoring Network - si unisce ai tanti appelli internazionali e chiede al governo di concedere subito la protezione internazionale ai profughi afghani.
Era già accaduto nel 2008. Quell'anno la Slovenia durante il suo mandato alla presidenza dell'Ue, era riuscita a negoziare un compromesso sulla liberalizzazioni dei visti per i Balcani occidentali.
È da mesi che l'opposizione sogna di far cadere il governo di Janez Janša ma, ancora una volta dovrà pazientare. Oggi infatti era previsto in parlamento il voto di una mozione di sfiducia che, nel caso avesse raggiunto la maggioranza, avrebbe probabilmente portato sullo scranno di primo ministro Karl Erjavec, presidente del Partito democratico dei pensionati sloveni (DeSus).
“Siamo entusiasti che Nova Gorica e Gorizia saranno “Capitale Europea della Cultura 2025” con il progetto “Go! Borderless”. Inizia così il messaggio congiunto del presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella e del presidente della Repubblica di Slovenia, Borut Pahor reso pubblico poco fa.
I due membri dell'UE sono allarmati dal repentino aumento dei casi di contagio da coronavirus. Entrambi i paesi hanno iniziato ad introdurre misure più restrittive per il contenimento dell'epidemia.
Il ministro degli interni Aleš Hojs e il direttore generale della polizia Anton Travner si sono dimessi ieri, martedì 30 giugno. E' la prima conseguenza delle indagini sugli illeciti nell'acquisto delle mascherine e di altro materiale protettivo partire due mesi fa.
Spuntano i primi casi di contagio di COVID-19 anche in Slovenia e Croazia. Qui di seguito alcune indicazioni date dal ministero degli Esteri italiano, incrociate con quelle dei due paesi in questione, per chi si muove dall'Italia verso Slovenia e Croazia.
L'elegante edificio bianco si trova ai margini di un binario ferroviario, non lontano dal centro della capitale slovena. L'architettura della moschea Al Imam di Lubiana mescola cemento, acciaio, vetro e legno in uno stile molto moderno, è sormontata da un minareto alto 40 metri e può ospitare 1.400 fedeli. Inaugurata il 3 febbraio scorso, ha aperto questa settimana le sue porte ai fedeli.
Le redazioni di Radio Capodistria esprimono preoccupazione e paura per l’ipotesi, trapelata in questi giorni, di togliere all'emittente la frequenza 103.1 MHz, situata sul monte Nanos. Riportiamo il loro comunicato
In Slovenia i risultati si sono rivelati in linea con i sondaggi: l'alleanza di stampo conservatrice guidata dal Partito democratico sloveno (SDS) di Janez Janša, vicino a Viktor Orban, assieme ai moderati del Partito popolare sloveno (SLS) escono largamente vincitori di queste elezioni europee con il 26,4% dei voti. Seguono i social-democratici (SD, 18,64%) che si attestano davanti al partito del primo ministro Marjan Šarec (LMŠ,15,58%). Seguono infine i Cristiano-democratici di Nuova Slovenia (Nsi, 11,07%).
“I governi europei sono complici di respingimenti sistematici, illegali e spesso violenti e delle espulsioni collettive di migliaia di richiedenti asilo negli squallidi e pericolosi campi profughi in Bosnia Erzegovina” scrive Amnesty International in un rapporto reso pubblico oggi, dal titolo “Pushed to the edge: Violence and abuse against refugees and migrants along Balkan Route”.
Una vittoria politica che però non assicura la possibilità di formare un governo: è quella ottenuta ieri dal veterano della politica slovena Janez Janša, il cui Partito Democratico Sloveno (SDS) ha ottenuto una larga vittoria relativa, arrivando quasi a toccare il 25% dei voti nelle elezioni politiche anticipate.
A metà marzo il premier sloveno Miro Cerar ha rassegnato le proprie dimissioni. Una settimana dopo il presidente Borut Pahor ha comunicato al parlamento che non intende proporre nessuno per il capo del governo accelerando così l'iter che dovrebbe portare tra la metà di maggio e la metà di giugno alle elezioni politiche.
"Il governo continuerà a svolgere le attività correnti fino alla fine del mandato, ma io mi dimetto" ha dichiarato con tono emozionato Miro Cerar. A provocare la decisione sono stati vari recenti sviluppi, ma "la goccia che ha fatto traboccare il vaso" – parole sue - è stata la sentenza della Corte suprema che ieri ha invalidato l'esito del referendum sul secondo binario della tratta Capodistria-Divača, uno dei progetti chiave nel mandato del governo uscente.
Un artista sloveno ed uno croato hanno deciso di risolvere a modo loro l'annosa disputa sul confine marittimo tra Croazia e Slovenia nel Golfo di Pirano.
Ieri si è tenuto il secondo turno delle elezioni presidenziali in Slovenia. A contendersi la più alta carica dello stato il presidente uscente Borut Pahor e Marjan Šarec, ex sindaco di Kamnik.
Il governo sloveno ha deciso che a partire dal 2030 inizierà ad eliminare le automobili con motori a combustione interna, così come hanno già dichiarato di fare Norvegia, Gran Bretagna e Francia.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha partecipato in veste di ospite d'onore al vertice di “Brdo-Brioni” che si è tenuto a Sarajevo sabato 28 e domenica 29 maggio.
Dalla mezzanotte di ieri, la Slovenia non permette più il transito attraverso il paese a migranti privi di un valido documento di viaggio, ovvero di un passaporto con visto Schengen.
Il Centro per la Pace (Mirovni inštitut) di Lubiana, fondato nel 1991, è un istituto privato, indipendente e non profit che compie ricerca scientifica ed interdisciplinare rispetto a temi quali diritti umani e minoranze, media, gender e politiche culturali.
"Da grande voglio fare la guardia di frontiera lungo il Dragogna", si dicevano scherzando i giovani sloveni negli anni '80. Venne poi l'indipendenza della più settentrionale delle repubbliche jugoslave, e il fiume Dragogna si trasformò davvero nella nuova linea di confine tra Slovenia e Croazia.