Lo stato post-comunista modello, una società civile organizzata, redditi sempre più vicini a quelli dell'Europa occidentale. Ma anche la Slovenia ha i suoi scheletri nell'armadio. Ed ora è obbligata a tirarli fuori. Una traduzione da TOL.
Le preoccupazioni che l'allargamento europeo rischi di creare una nuova cortina di ferro tra chi è nell'Unione e chi ne resta fuori sono, secondo IWPR, eccessive. Una traduzione di un loro articolo.
Con un saggio di Melita Richter abbiamo deciso di inaugurare una serie di riflessioni e articoli sull'imminente allargamento ad Est dell'Unione europea. Il saggio indaga il concetto di soglia, come luogo di incontro e scambio
A Lubjana il progetto di costruire una moschea. La destra - ma non solo - cavalca un'islamofobia crescente. Una traduzione di un articolo di Radio Free Europe.
Finalmente. I sindaci delle due città hanno iniziato ad abbattere il muro che divide in due la Piazza della Transalpina: simbolo di quella che fu la cortina di ferro. La festa continuerà il prossimo primo maggio, data dell'entrata della Slovenia nell'UE.
Gorenje, Lasko, Radenska. Marche ben conosciute nei mercati delle ex Repubbliche della Jugoslavia. Con l'entrata nell'UE però i prodotti sloveni subiranno dazi all'export che influiranno sino del 30% sui loro prezzi. A Lubjana intanto ci si attrezza.
Tra il '42 ed il '43 il nostro esercito internò nel campo di Gonars migliaia di persone: quasi 500 morirono in pochi mesi. Il progetto: ripopolare il territorio sloveno con italiani. Un articolo di Alberto Bobbio pubblicato su Famiglia Cristiana
La Slovenia, membro della UE dal maggio prossimo, dichiara di sostenere la corsa di Zagabria verso Bruxelles. I rapporti tra i due Paesi, un tempo vicini nella lotta per l'indipendenza, sono in realtà inquinati da questioni fondamentali ancora insolute
Scenari verso Est, il consueto approfondimento settimanale sul sud est europeo in onda su RaiNews 24, si occupa di due paesi geograficamente opposti: Slovenia e Macedonia
Per gli Europei, la consegna all'Aja del generale Ante Gotovina resta condizione indispensabile per la adesione all'Unione. Gli Stati Uniti sono invece più interessati all'invio di truppe di Zagabria in Iraq. Il nuovo governo fa rotta su Washington
Un articolo tratto da Le Courier des Balkans, omologo francese dell'Osservatorio. Un'indagine sul fenomeno della delocalizzazione produttiva ad est da un punto di vista sloveno. Da Lubjana scrivono Maja Grgic e Patarina Fidermuc (Delo). Traduzione a cura dell'Osservatorio sui Balcani.
La Slovenia sta 'studiando' da Paese membro dell'Unione. Intanto i partiti politici iniziano già a posizionarsi per le elezioni europee previste per il prossimo giugno. Un articolo di Donald F. Reindl (Radio Free Europe). Traduzione a cura di Osservatorio sui Balcani.
Alcuni analisti l'hanno chiamato 'genocidio leggero', 'morte civile', 'genocidio amministrativo'. E' il destino delle 30.000 persone che nel febbraio del 1992 vennero cancellate dai registri di residenza in Slovenia. Un articolo di Donald F. Reindl (Radio Free Europe). Traduzione a cura di Davide Sighele.
Il primo ministro croato Ivica Racan si è recato ieri a Bruxelles per rispondere alle inquietudini sollevate dalla decisione del Parlamento croato. In discussione i tempi della adesione alla Ue
"Tra una bottiglia di champagne e l'altra" è il titolo del commento di Sobotna Priloga, l'allegato culturale del maggiore quotidiano sloveno, "Delo", sulle dichiarazioni del premier italiano Silvio Berlusconi a proposito di Mussolini.
Convergenza tra destra croata e centro sinistra (Partito Croato dei Contadini) sul proposito di istituire una zona economica esclusiva in Adriatico. Perplessità nei paesi confinanti
La Slovenia, di prossimo ingresso nell'Ue, ha rifiutato in prima battuta di firmare l'accordo bilaterale sulla non estradizione dei cittadini americani alla Corte penale internazionale.
Se la Slovenia gioca un ruolo essenzialmente di transito nelle reti di traffico di esseri umani, vi sono anche giovani donne slovene arruolate nella rete della prostituzione, così come ci sono altre donne dei Paesi balcanici vicini che terminano il loro periplo nei bar e nei postriboli di Ljubljana
Si è tenuto ieri in Slovenia un doppio referendum nel quale i cittadini erano chiamati a pronunciarsi sul percorso di adesione all'Unione europea ed alla NATO. Soprattutto per quanto riguarda la prima si è trattato di un vero e proprio plebiscito.
Nel quadro delle iniziative relative alla campagna 'Europe from below', tenutesi durante il Forum Sociale Europeo di Firenze, Osservatorio sui Balcani ha incontrato la giornalista di Le Monde Diplomatique Catherine Samary
Durante il recente summit di Praga la NATO ha invitato sette nuovi Stati ad aderire all'Alleanza. Tra questi la Slovenia, che però deve fare i conti con un'opinione pubblica non proprio entusiasta. Un articolo di Igor Juric (IWPR) tradotto dalla CARITAS.
Spetterà a Janez Drnovsek, leader dei liberaldemocratici e da dieci anni alla guida della Slovenia quale primo ministro, ricoprire la carica di Capo dello Stato portando il Paese nell'Unione europea.
Presentiamo l'estratto dei capitoli 2 e 24 del rapporto della Commissione europea sui progressi della Slovenia nell'accesso all'Unione. Il testo è in inglese.
Sia in Slovenia sia in Croazia le autorità hanno decretato l'abbattimento di alcuni plantigradi. E' assurdo e vergognoso che nel 2001 si ricorra all'abbattimento per risolvere problemi di convivenza.
Come riporta l'Ansa, l'associazione Ya Basta di Trieste ha contestato la decisione delle autorità slovene di blindare le frontiere con l'Italia per evitare contestazioni al presidente degli Stati Uniti, George Bush, che sabato a Ljubljana si incontrerà con il presidente russo Vladimir Putin. Sabato mattina da Trieste è infatti prevista la partenza di numerosi manifestanti italiani, che parteciperanno al "Festival of resistance", una giornata di mobilitazione e spettacolo organizzato da una rete transnazionale di associazioni (slovene, austriache, italiane e croate). Come commenta una nota dell'associazione:" l' iniziativa ha carattere assolutamente pacifico ed è la prima tappa di un percorso che ci porterà a luglio a partecipare assieme alla mobilitazione contro il G8 di Genova".