Non ci sono se e ma...1

x GIANFRANCO
andrebbero fatti "maggiori controlli, maggiori speculazioni, maggiori verifiche e soprattutto maggiori indagini sulla Slovenia che ahimé, purtroppo oggi sappiamo ben poco o nulla in proposito", lo vediamo con i nostri occhi ma come documentato da Dario Bazec che a Trieste c'era pure l'ex Presidente della Repubblica Italiana Francesco Cossiga, avrebbe discusso di un possibile "Colpo di Stato" in Jugoslavia???
Caro Gianfranco,
non riesco a capire il nesso della sua frase riportata.
Cossiga era venuto a Trieste ben dei motivi ben precisi.
Saputo che Belgrado brigava con Roma per far sfollare le truppe federali via Trieste, Cossiga non poté agire ufficialmente sul governo. Ma niente e nessuno gli proibiva di recarsi personalmente in Prefettura a Trieste per informare i Triestini di cosa stava succedendo. E i Triestini, memori dei 40 giorni di occupazione titina, insorsero e occuparono il Consiglio comunale. Poi il resto lo si sa; le truppe federali se ne andarono via Capodistria.
In quanto all'ipotesi che la Jugoslavia potesse fare polpette della Slovenia, mi pare un'ipotesi azzardata. A parte il proverbio che "con i se e con i ma non si fa la storia", basta leggere accuratamente cosa accadde in Jugoslavia dopo la morte Tito. A Belgrado non riuscivano a formare un governo degno di questo nome, i popoli federati si scagliavano gli uni contro gli altri.
(continua)