Tito, we miss you!

avevo 16 anni quando il mio paese si staccò e finì la Jugoslavija, la sensazione era mista di gioia (poca) per l'indipendenza da quel regime cetnico che nulla più aveva a vedere con la Jugoslavia in cui ero nata e cresciuta, e tristezza (tanta) per la fine di del mio Paese, la Jugoslavia (oggi dico "il mio Paese" con orgoglio). Tristezza per la fine di quella società unica, aperta, progressista, ugalitaria, multietnica, unita, solidale, umana e libera, più libera di quanto noi jugoslavi e voi/noi europei pensassimo, una società che dopo aver viaggiato tanto in Europa e oltre posso dire di non aver mai ritrovato altrove, una società che oggi rimpiango. Oggi capisco mio padre e i miei nonni. Ricordo la feroce propaganda denigratoria dei primi anni 90 verso tutto ciò che rappresentava il vecchio sistema, crno bijeli svijet, come diceva la canzone sembrava fosse tutto bianco o nero. Oggi invece credo i tempi siano maturi per rivalutare il nostro recente passato, c'è grande bisogno nell'ex-YU di riscoprire quella società e quei valori, di "unità e fratellanza", come diceva il motto della Jugoslavia.