Il primo Moldova Reintegration Forum ha fornito un’occasione per discutere di alcune questioni che per anni hanno plasmato il conflitto con la Transnistria. In un contesto regionale in costante cambiamento, le vecchie questioni riemergono però sotto una luce diversa, aprendo delle opportunità per andare avanti
Un volume di recente pubblicazione esplora i retroscena sulla violenza che ha accompagnato la secessione de facto della Transnistria dalla Moldavia. Tre decenni dopo, trovare nuove risposte a vecchie questioni rimane fondamentale per evitare un inasprimento delle tensioni attualmente in corso
Gran parte dell’economia della Transnistria si basa sugli aiuti dalla Russia in forma di gas gratuito. Entro la fine del 2024 l’Ucraina ha promesso di fermare tutti i gasdotti russi che attraversano il suo territorio: come se la caverà la Transnistria?
"Paese che non esiste", "paese fantasma" così spesso viene definita la Transnistria cerniera tra est e ovest e, soprattutto, da sempre un’enclave russa in una posizione geopolitica chiave. Reportage
"La sicurezza della Moldavia non può prescindere da un dibattito pubblico il più possibile trasparente e inclusivo". Alexandru Flenchea, esperto nella gestione dei conflitti, è a capo della delegazione moldava nella Commissione di Controllo Unificata, piattaforma che dal 1992 si occupa di negoziare e mantenere i termini del cessate il fuoco al confine con la repubblica separatista di Tiraspol. Lo abbiamo incontrato
A fine aprile in Transnistria alcuni attentati di matrice ancora sconosciuta hanno allarmato i cittadini della piccola regione separatista e della Moldavia. Ma si deve temere un allargamento del conflitto ucraino sino alle rive del Dnestr? Un'analisi
Tra l'autunno e l'inverno già in due occasioni la Moldavia ha dichiarato lo stato d'emergenza per poter saldare i propri debiti con la Gazprom ed evitare la cessazione delle forniture. La querelle, lungi dall’essere figlia di situazioni contingenti, nasconde intrecci di lunga durata
Quali strade possibili per il giornalismo in Trasninstria? Victoria Pashenzeva, direttrice della testata Dobryj Djen (“Buongiorno”), con sede nella cittadina di Rîbniţa, ci racconta trent'anni di giornalismo locale ed indipendente
L’Unione europea e altri attori internazionali dovrebbero sostenere pazientemente le dinamiche positive emerse nel contesto degli stati de facto post-sovietici in questi ultimi mesi. In questo contesto, nuovi approcci di ricerca possono fornire spunti utili
l primo libro del collettivo Volna Mare ci prende per mano e ci accompagna a est. A guidare la macchina sono occhi giovani, carichi di domande e di buone letture
Come è evoluto, dagli anni '90 ad oggi il giornalismo nello stato che non esiste? Un incontro con Nikolaj Kuzmin, giornalista ed attivista di ILC Apriori di Tiraspol, spazio di assistenza legale e promozione dei diritti umani
Abbiamo analizzato i siti web di notizie in Transnistria dopo un anno e mezzo dall'insediamento del nuovo presidente Vadim Krasnoselski. Sono emerse prove evidenti di rimozione selettiva di articoli "scomodi", ma nessun segno di epurazioni nelle redazioni
Le autorità de facto di territori contesi quali Transnistria, Abkhazia e Ossezia del Sud offrono servizi alla popolazione in buona parte grazie all’aiuto economico di Mosca. Un contributo all’Atlante Geopolitico Treccani 2018
Dall’inizio dell’anno il piccolo Stato de facto, formalmente territorio della Moldavia, è entrato a far parte della Deep and Comprehensive Free Trade Area con l’Unione europea. Una mossa a sorpresa da parte di Tiraspol, i cui effetti politici sono ancora tutti da valutare
Il 29 novembre i cittadini della piccola nazione indipendente de facto dovranno eleggere i consigli comunali e i membri del Soviet supremo, cioè il parlamento. Ma per molti osservatori in ballo c’è qualcosa di più
La Transnistria, regione separatista della Moldavia, di fatto dipende economicamente e politicamente dalla Russia. Un anno fa, l'annessione russa della Crimea sembrava far presagire un ulteriore avvicinamento. Nei fatti sta avvenendo il contrario
Mentre domenica i cittadini ucraini andranno alle urne e nel Donbass proseguono gli scontri tra forze governative e separatisti filo-russi è l'inquietudine a dominare in Transnistria. Si teme la destabilizzazione della regione mentre l'economia locale soffre della chiusura delle frontiere
Lo scorso 10 maggio il vice primo ministro russo Dmitri Rogozin si è imbarcato su un volo per Mosca con due grosse scatole. Contenevano le lettere di circa 30mila cittadini transnistriani con la richiesta, rivolta al Cremlino, di accogliere la Transnistria nella Federazione russa. Le cose però non sono andate secondo i piani
I timori per quanto sta accadendo in Ucraina erano stati anticipati da vari studiosi. Ma cosa ha fatto l'Unione europea per limitare la crisi? E che cosa potrebbero fare le istituzioni europee per evitare che i cittadini ucraini perdano la fiducia nell'Europa? Un'analisi
Con una riforma costituzionale al vaglio del soviet supremo, il piccolo stato de facto che reclama l'indipendenza dalla Moldavia, si prepara ad armonizzare le proprie leggi a quelle di Mosca, riaprendo una questione congelata da vent'anni
Ha attraversato l'intero '900 con la sua musica, diffondendo il verbo yiddish in tutta Europa. E cantando per far felici le persone senza pensare mai ad un ritorno economico o d'immagine
Educazione siberiana, noto libro di Nicolai Lilin ambientato in Transnistria, ora è un film di Gabriele Salvatores con John Malkovich, nelle sale dal 28 febbraio. “Un film fiabesco su com’è finito un mondo con il mito del modello occidentale”, racconta Lilin in quest'intervista a OBC
Da ormai tre mesi, Yevgeny Shevchuk ha sostituito Igor Smirnov alla guida della Transnistria, regione moldava de facto indipendente. Per ora, nessuno shock, ma già si nota un rinnovamento generazionale nel governo e segni di distensione ed apertura nei confronti delle iniziative di Osce e Unione europea
Yevgeny Shevchuk è il nuovo leader della Transnistria. A presentarsi alle urne in questo territorio la cui indipendenza non è riconosciuta internazionalmente sono stati oltre 200.000 cittadini, che dopo vent'anni di autoritarismo hanno bocciato Igor Smirnov, scaricato dalla Russia a causa di brogli finanziari
Domenica 11 dicembre hanno avuto luogo le elezioni presidenziali in Transnistria, territorio de facto indipendente riconosciuto internazionalmente parte della Moldavia. Igor Smirnov, presidente incontrastato per 20 anni, è uscito sconfitto al primo turno. Mentre gli altri candidati si preparano al ballottaggio, Smirnov non sembra disposto a cedere
Si riaprono i negoziati tra la Repubblica di Moldavia e la regione separatista della Transnistria, malgrado le posizioni delle parti rimangano distanti. A complicare ulteriormente la situazione l'ambigua posizione tenuta dalla Russia
La Repubblica di Moldova compie vent'anni. Per festeggiare, il governo di Chişinău ha organizzato una parata militare e riunito i cinque presidenti eletti in questo ventennio. Il bilancio, però, presenta luci ed ombre: il Paese resta diviso dalla disputa territoriale in Transnistria, e le prospettive di integrazione europea sono ancora fragili
Un viaggio nella Transnistria di oggi, tra parole e immagini, raccontata con un occhio attento alla storia di questo territorio conteso della Moldavia. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Lo scoop dei cablo diplomatici Usa da parte del gruppo di Julian Assange svela retroscena anche in Moldavia. Un'offerta da 10 milioni di dollari da parte dell'ex presidente della Repubblica Voronin al suo oppositore Lupu, leader del Pdm e vincitore delle elezioni 2009 con la coalizione europeista, pur di restare al potere