L’Armenia va avanti con la demarcazione e la restituzione dei villaggi azeri. Nonostante l’esultazione dei leader dei rispettivi paesi per una pace più vicina, il processo in corso non è certo privo di problemi
Da tempo i rapporti tra Mosca e Yerevan sono sempre più tesi e sono ulteriormente peggiorati con la disfatta in Karabakh dello scorso settembre. Il primo ministro armeno Pashinyan cerca di allentare l’influenza russa, mentre il Cremlino cerca di delegittimarlo
La decisione di Yerevan di allontanarsi da Mosca e orientarsi verso USA e UE non è priva sfide economiche e complessità geopolitiche. In un recente incontro, Washington e Bruxelles hanno promesso aiuti economici, ma il premier armeno Pashinyan sembra deluso
Durante una recente intervista dal vivo, il primo ministro armeno Nikol Pashinyan ha lasciato intendere che il lungo e difficile processo di demarcazione del confine con l’Azerbaijan potrebbe essere pronto per iniziare. Un processo che porta però con sé rischi sostanziali sia a livello regionale che nazionale
Una risoluzione del Parlamento europeo sottolinea l'avvicinamento dell’Armenia all’UE. L'Unione europea pensa che Yerevan potrebbe presentare domanda di adesione, ma rimangono molti interrogativi
Sempre più cittadini indiani emigrano in Armenia in cerca di lavoro ed opportunità: oggi la comunità indiana nel paese conta 20-30mila unità, ed è la seconda dopo quella russa. Per molti di loro, però, realizzare i propri sogni non è facile
In un contesto geopolitico in rapida trasformazione, i paesi del Caucaso provano a rilanciare le prospettive di diversi corridoi in grado di razionalizzare e valorizzare i propri territori e le proprie economie. Nonostante i molti progetti, però, le sfide non mancano
Da un anno la missione dell’Unione europea in Armenia (EUMA) è dispiegata al confine con l'Azerbaijan, che pattuglia regolarmente: una misura considerata necessaria da Yerevan - che teme un nuovo conflitto -, ma vista con sospetto da Baku
Il primo ministro armeno Nikol Pashinyan ha in mente di cambiare la costituzione del paese. Secondo alcuni la nuova costituzione è funzionale ad un potenziale accordo di pace con l'Azerbaijan. L'opposizione però fa muro e grida allo scandalo
Una serata immersi in suoni e racconti armeni ed argentini - una combinazione a prima vista ai limiti dell’impensabile, ma che alla fine inaspettatamente funziona. Il contesto è la “Semaine du Son”, la settimana del suono a Bruxelles. Riceviamo e pubblichiamo
Continuano in modo anemico e controverso i tentativi di Armenia ed Azerbaijan di normalizzare i propri rapporti bilaterali dopo la conquista azera del Nagorno Karabakh. Un processo che potrebbe portare Yerevan a cambiare la propria costituzione
La fine del Nagorno Karabakh armeno, dopo gli sconvolgimenti che hanno interessato la regione nel 2023, non ha messo fine alle questioni aperte, sia per la regione contesa che nei rapporti travagliati tra Armenia e Azerbaijan. Una panoramica su situazione attuale e sfide future
Sergej Parajanov, regista armeno ha ottenuto riconoscimento internazionale per il suo stile cinematografico unico, in contrasto con i principi del realismo socialista dell’epoca. A partire da oggi, in Armenia si terranno vari eventi per commemorare il suo contributo alle arti e alla cultura
La storia della mediazione nel conflitto intorno al Nagorno Karabakh è complessa, con l'alternarsi di momenti di negoziati multilaterali, trilaterali, bilaterali. Anche l'amministrazione Biden è stata attiva nella mediazione, in linea con un ruolo ereditato dalla scomparsa del Gruppo di Minsk
Armenia e Azerbaijan hanno rilasciato una dichiarazione congiunta che ha sorpreso anche i commentatori più esperti. Anche se non è chiaro se questa possa essere la tanto attesa svolta nei negoziati, la comunità internazionale è stata unanime nell’accogliere favorevolmente l’iniziativa
Dopo la guerra lampo di settembre, che ha decretato la fine del Nagorno Karabakh armeno e secessionista, l'amministrazione di uno stato che oggi non esiste si è spostata in massa in Armenia. Il futuro di questa struttura politica resta oggi senza prospettive certe
Mentre i negoziati tra Armenia e Azerbaijan sembrano essere in fase di stallo, le commissioni di frontiera di entrambe le parti si sono incontrate il 30 novembre. Incontro simbolico o reale volontà di progresso?
Con l'attacco dell'Azerbaijan al Nagorno Karabakh dello scorso settembre, gli oltre 100mila residenti armeni della regione si sono rifugiati in Armenia. In molti vorrebbero fare ritorno alle proprie abitazioni, ma la coabitazione delle due etnie è per il momento ancora una chimera
Con la guerra lampo dello scorso settembre, il Nagorno Karabakh armeno ha cessato di esistere, e decine di migliaia di persone l'hanno abbandonato in tutta fretta per trasferirsi in Armenia, dove li aspetta un futuro pieno di incertezza
Nei giorni scorsi la Georgia ha ospitato di nuovo il Tbilisi Silk Road Forum, un evento con taglio economico. Quest'anno per la prima volta un leader armeno ha parlato ad un evento di così alto livello a Tbilisi, e sullo stesso palco si sono trovati i premier di tutti e tre i paesi del Caucaso meridionale
Dopo che è saltato l'incontro tra i due leader caucasici al vertice di Granada lo scorso 5 ottobre, non c'è stato alcun altro incontro mediato dall'UE. Con sorpresa di molti sono stati però avviati colloqui regionali in Georgia e in Iran. Bruxelles non demorde e spinge per un incontro tra Aliyev, Pashinyan e Michel
Nessun incontro tra i leader di Armenia e Azerbaijan al vertice di Granada dello scorso 5 ottobre. Dopo il ricorso alle armi da parte azerbaijana, con il quale si è decretata la fine del Nagorno Karabakh come entità autonoma, numerose questioni restano ancora aperte
La settimana scorsa, oltre 100mila armeni provenienti dal Nagorno Karabakh sono sfollati in Armenia mentre le autorità de facto scioglievano l’entità. Nel frattempo, gli sfollati affrontano le sfide dell’integrazione in Armenia e, forse per alcuni, di un possibile ritorno in Azerbaijan
Nei giorni immediatamente seguenti il conflitto in Nagorno Karabakh - mentre il quadro umanitario degli sfollati si rendeva sempre più drammatico - diverse voci si sono fatte sentire a difesa dell'integrità territoriale armena: tra queste Iran, Stati Uniti e Francia
Dopo l'accordo di cessate il fuoco del 20 settembre scorso tra l'Azerbaijan e le autorità de facto del Nagorno Karabakh, ora il primo ministro armeno Nikol Pashinyan e il presidente dell'Azerbaijan Ilham Aliyev dovrebbero incontrarsi per colloqui che coinvolgeranno anche Francia, Germania e Consiglio europeo
Con l'intervento militare dei giorni scorsi l'Azerbaijan ha deciso di porre fine al Nagorno Karabakh come entità autonoma. Oggi i rappresentanti armeni si incontreranno con una delegazione governativa dell’Azerbaijan per discutere i termini della capitolazione. Un'analisi dei fatti
Dopo vari tentativi negoziali per raggiungere un accordo di pace, due recenti incidenti con mine antiuomo hanno funto da casus belli per un'offensiva armata in Nagorno Karabakh. Grazie alla quale l'Azerbaijan sembra ora aver ripreso con la forza il controllo della regione separatista
I rapporti tra Mosca e Yerevan peggiorano sempre più. Sono molti ormai gli episodi di distacco tra i due paesi. L'ultimo e forse più evidente è legato all'offensiva in corso da parte dell'Azerbaijan in Nagorno Karabakh rispetto alla quale Mosca ha precisato che non interverrà, rimbalzando sul governo Pashinyan le responsabilità dell'abbandono del Karabakh alla sua sorte
Il 17 settembre si terranno le amministrative a Yerevan, una sfida importante perché nella capitale vi abita un terzo della popolazione dell’Armenia, e poi perché sarà un test per il governo Pashinyan, in un momento in cui il dibattito politico armeno è dominato dalla questione del Karabakh
L'aborto selettivo era un tempo un fenomeno ampiamente diffuso in Armenia, ma nell'ultimo decennio si stava ridimensionando. Stando però ai dati del 2022, la pratica della selezione prenatale basata sul genere sta tornando in auge