Ad un anno dalla fine della guerra per il Nagorno Karabakh, le relazioni tra Armenia e Azerbaijan rimangono molto tese e difficili. A ciò si aggiungono i piani di attori come Russia, Turchia e Iran. Ciononostante alcuni analisti vedono qualche spiraglio di possibile miglioramento
Nei giorni scorsi la Crimea è stata colpita da un'eccezionale nevicata. Non basterà a risolvere il problema di approvvigionamento di acqua dolce. La penisola ne è sostanzialmente priva ed i condotti provenienti dall'Ucraina sono stati chiusi dopo l'occupazione del territorio da parte della Russia
Negli ultimi anni la Russia è sempre più presente nei pensieri e nei dibattiti dell'Occidente, e così anche nella produzione culturale. Tre famose serie televisive hanno portato sul piccolo schermo il tema dell'interferenza russa nella vita politica dei paesi occidentali
Con la crescente preoccupazione per l'attività di disinformazione ad opera di Russia e Cina, sono aumentati l'interesse e le iniziative dell'UE e, in varia misura, dei singoli paesi in tema di propaganda e comunicazione strategica. Anche nei Balcani
La retorica anti-occidentale, il conservatorismo sociale e l'assertività sono alcuni degli elementi chiave che rendono le narrazioni russe attraenti, credibili e legittimate in diversi ambienti in tutta Europa. La ricercatrice Ispi Eleonora Tafuro Ambrosetti racconta il soft power russo in Europa
La Russia post-sovietica è diventata un partner commerciale ed energetico importante per l’Italia. Dopo la crisi ucraina, le divergenze (geo)politiche hanno influito notevolmente sui rapporti bilaterali
L'accordo sottoscritto da Armenia e Azerbaijan lo scorso 10 novembre sul Karabakh potrebbe rivelarsi fragile e insostenibile. Mosca potrebbe aver bisogno del sostegno internazionale per farlo funzionare
Sul tavolo dei negoziati per risolvere il conflitto del Nagorno Karabakh nell'ultimo quarto di secolo più volte si è arrivati vicini a quella che pare la soluzione attuale. Ma la diplomazia ha colpevolmente fallito ed i fautori della guerra hanno sacrificato cinicamente un gran numero di vite umane
Il capitolo di Giorgio Comai nel libro Democracy and Fake News - Information Manipulation and Post-Truth Politics edito da Routledge, affronta la questione dell'interferenza russa nei processi democratici dell'Occidente, sottolineando l'opportunità di trovare risposte di policy alle vulnerabilità strutturali messe in luce dalle presunte interferenze russe
"La Russia" è spesso in cima alle preoccupazioni occidentali. Del resto può influenzare le dinamiche interne a molti paesi, sia come simbolo che fattivamente. Ma è fondamentale resistere alla tentazione di confondere preoccupazioni diverse
Nonostante sia per ora poco visibile il ruolo di Mosca nel conflitto in Nagorno Karabakh, per l'autore di questo commento vale sempre un vecchio adagio che riadattato all'attuale situazione suona "Non si muove foglia che Mosca non voglia"
A fine ottobre si vota in Georgia per le politiche, con una nuova legge elettorale che ha virato prepotentemente sul proporzionale. Intanto è crisi politica in Ossezia del sud
La Georgia non può continuare a vedersi esclusivamente come vittima nei conflitti separatisti che la riguardano. Occorre ripartire dal riconoscere le proprie responsabilità e dallo sforzarsi di guardare il conflitto con gli occhi di chi sta dall'alta parte del confine
Il governo di Baku ha deciso di prolungare la chiusura dei confini dopo un drastico aumento dei contagi da Covid19. A farne le spese sono gli azerbaijani residenti in Russia, tutt'oggi bloccati al confine tra Daghestan e Azerbaijan
Cooperazione o interferenza? La presenza militare russa sul territorio lombardo è stata oggetto di dubbi, scontri e narrazioni contrastanti sui media italiani
Il capitolo di Giorgio Comai nel Report "Forward to the Past? New/Old Theatres of Russia’s International Projection" pubblicato da ISPI,affronta la questione dell'interferenza russa nei processi democratici dell'Occidente, andando oltre i più noti casi mediatici per puntare i riflettori sulle vulnerabilità strutturali che espongono le democrazie occidentali all'ingerenza esterna
I governi occidentali hanno recentemente attribuito alla Russia un massiccio attacco informatico contro la Georgia. In questa e altre situazioni, la sfacciataggine dell'attacco era evidentemente un obiettivo in sé. Ma la Russia non è l'unica minaccia informatica
Un diario in forma di romanzo, in cui Lidija Ginzburg racconta la sua città, Leningrado, sotto assedio. I minuscoli atti che si susseguono in uno sforzo mastodontico quotidiano per il diritto alla vita. Una recensione
Da 11 anni la comunità internazionale media i rapporti tra Georgia e sue regioni secesioniste nel tavolo Discussioni Internazionali di Ginevra (GD). Ma l'ultimo incontro tra le parti ha evidenziato distanze che si stanno acuendo. A farne le spese, le comunità locali
Il prossimo 9 dicembre a Parigi, nel contesto del "Gruppo Normandia" avverrà un incontro tra il presidente ucraino Zelenski e quello russo Putin. Un quadro sulla situazione politica in Ucraina e nel Donbas. Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Un bilancio della situazione al confine tra Georgia e le regioni de facto di Abkhazia e Ossezia del Sud, dal punto di vista del rispetto dei diritti umani. Report di Amnesty International
A seguito dell'occupazione russa della Crimea la comunità tatara è sotto forte pressione. Un'analisi della situazione attraverso uno sguardo al passato e l'opinione dei rappresentanti tatari eletti recentemente nel parlamento ucraino
Cosa spinge i cittadini di alcune regioni del Caucaso del Nord a lasciare il loro paese per chiedere asilo in Europa? Le considerazioni sul fenomeno da un report dell'attivista per i diritti umani Svetlana Gannushkina
Gli spunti autobiografici di Anatolij Pristavkin danno spessore alla storia di due orfani russi che si ritrovano coinvolti nelle tragiche vicende del 1944 conseguenti alla deportazione forzata dei ceceni ad opera di Stalin
Avviare iniziative con una regione non riconosciuta significa riconoscerne l'indipendenza? Per l'analista politico Thomas De Waal no, ed anzi isolare gli stati de facto porta ad esiti peggiori che non avviare relazioni con essi
Campagne di disinformazione, pratiche discutibili sui social media, finanziamento occulto di campagne politiche e gruppi di lobby, hacking e fughe di notizie a orologeria. Le nostre democrazie sono fragili. È tempo di concentrarsi su nuove politiche e pratiche che possano mitigare questi rischi
L’Unione europea e altri attori internazionali dovrebbero sostenere pazientemente le dinamiche positive emerse nel contesto degli stati de facto post-sovietici in questi ultimi mesi. In questo contesto, nuovi approcci di ricerca possono fornire spunti utili
Lo scontro militare avvenuto nei giorni scorsi nel mar d'Azov rappresenta il primo confronto diretto tra Russia e Ucraina. Può rappresentare il casus belli per una più massiccia azione militare russa nel mar d’Azov e nel sud est ucraino?
Ultimi ingranaggi dello sforzo bellico allora, ultimi nel ricordo oggi. A cento anni dalla fine della Prima guerra mondiale, resta ancora semisconosciuta l'esperienza dei migliaia di prigionieri di guerra russi e serbi portati sul fronte alpino come manodopera coatta a supporto delle forze austro-ungariche