Serbia e Croazia, accusa e controaccusa di genocidio

3 marzo 2014

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Iniziato oggi il processo presso la Corte di giustizia internazionale dell’Aja che prenderà in esame le reciproche accuse di genocidio tra Croazia e Serbia

È iniziato oggi all’Aja presso la Corte di giustizia internazionale il processo relativo dell’accusa e controaccusa di genocidio, per la guerra 1991-1995, che Croazia e Serbia hanno sollevato presso suddetto tribunale. La Croazia ha citato in tribunale con l’accusa di genocidio l’allora SRJ (oggi Serbia) nel 1999 a cui è seguita la controaccusa della Serbia nel 2010, sempre per genocidio.

Ad aprire la seduta con la presentazione degli argomenti a sostegno sarà team croato, guidato dalla professoressa di diritto internazionale Vesna Crnić-Grotić. La prossima settimana sarà il turno del team di avvocati della Serbia.

Nei prossimi giorni saranno inoltre ascoltati i testimoni ma non saranno rese pubbliche le testimonianze fino alla fine del dibattimento che si concluderà il 1 aprile prossimo.

Tra i testimoni presentati dalla Croazia ci sarà anche Sonja Biserko, attivista e direttrice di Helsinki Committee for Human Rights della Serbia. Gli esperti prevedono che la  Corte prenderà la decisione con una sentenza inappellabile sulle reciproche accuse di genocidio per la fine di quest’anno o inizio del 2015.

In tutto sono 17 i giudici che vaglieranno l’accusa e controaccusa di genocidio, 15 dei quali sono giudici fissi mentre due sono giudici ad hoc provenienti da Croazia e Serbia.

Tibor Varadi, docente di diritto internazionale, ha precisato che non vede alcun vantaggio concreto in questo dibattimento, ma vede invece un pericolo concreto, se la retorica delle parti dovesse subire un’escalation.

“Se la retorica dovesse diventare incandescente ed esaltata, potrebbe avere effetti negativi sulle reciproche buone relazioni tra i due paesi”, ha precisato il professore.

Link: Jutarnji list , B92


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