In vista del prossimo Consiglio Europeo del 14-15 dicembre prossimo, sta aumentando la pressione del governo greco guidato da Kyriakos Mitsotakis su Tirana. Atene minaccia l’uso del diritto di veto contro l’inizio dei negoziati tra l’Albania e l’Ue sui primi capitoli dedicati alla democrazia e stato di diritto. La procedura prevede che per tale passo sia raggiunta l’unanimità tra gli stati membri dell’Unione.
È salito a quindici il numero delle vittime accertate delle devastanti alluvioni che hanno sconvolto la Grecia centrale la settimana scorsa. Nella giornata di ieri, infatti, altri quattro corpi sono stati recuperati dalle acque. Al momento, almeno altre due persone risultano disperse.
Tutto come previsto: le nuove elezioni anticipate in Grecia, convocate appena un mese dopo quelle dello scorso maggio, hanno decretato la vittoria netta del centro-destra di Nuova Democrazia e del premier Kyriakos Mitsotakis.
Una vittoria ampia, molto al di sopra delle aspettative. È quella ottenuta ieri nelle elezioni politiche greche dal premier di centro-destra Kyriakos Mitsotakis, leader di Nuova democrazia. A spoglio ultimato, il partito del primo ministro ha fatto registrare un corposo 41% dei consensi.
La Corte Suprema ha vietato al partito di estrema destra “Hellenes” di partecipare alle elezioni del 21 maggio. La formazione partitica, fondata da Ilias Kasidiaris, si presenta come successore di “Alba Dorata”, ex partito neofascista, condannato nel 2020 come organizzazione criminale. Lo stesso Kasidiaris sta scontando una condanna a 13 anni di prigione per esser stato un membro chiave di Alba dorata.
Negli ultimi anni nel contesto del nostro network Edjnet, dedicato al datajournalism, abbiamo pubblicato numerosi approfondimenti sul sistema ferroviario in Grecia, in particolare a firma del nostro partner MIIR .
Il tribunale di Mitilene, in Grecia, ha annullato venerdì scorso l’accusa di "spionaggio" contro 24 operatori umanitari che hanno operato sull’isola di Lesbo (abbiamo parlato della vicenda recentemente qui). I giudici hanno evidenziato diversi vizi procedurali per giustificare la loro decisione ma non si sono pronunciati nel merito del caso. Rimane in corso un altro procedimento che vede gli attivisti accusati di traffico di esseri umani.
Secondo le guide locali, sarebbe l'unico deserto sul suolo europeo. Sono le dune di sabbia dorata di Limnos, situate nel nord dell'isola greca, a pochi chilometri del villaggio di Katalakkos ed alle spalle della suggestiva spiaggia di Gomati, amata e frequentata soprattutto da kite-surfers e turisti innamorati di solitudine e silenzio.
Fondato alla fine del X secolo, il monastero di Vatopedi è uno dei principali luoghi di culto sulla penisola del Monte Athos, lo stato monastico autonomo (all'interno del territorio greco) che sorge su uno dei bracci della penisola di Calcidica.
Grazie alla costanza e intensità dei suoi venti, l'isola greca di Limnos, a lungo marginale tra le destinazioni turistiche in Grecia, negli ultimi anni sta attirando sempre più appassionati di sport acquatici come il windsurf e il kite-surfing
All’inizio del decennio scorso, l’Unione europea si era proposta di dimezzare il numero di morti provocate da incidenti stradali entro il 2020. L’obiettivo è stato mancato, anche se il numero di morti è diminuito del 37% in dieci anni.
Gli accordi Ue-Turchia vanno applicati e Ankara deve permettere il ritorno sul proprio territorio dei migranti arrivati in Grecia ed a cui è stato negato il diritto d'asilo. Tra questi vi sono i cittadini siriani, per i quali la Turchia viene considerata “paese sicuro”.
Una certificazione europea, un vero e proprio “passaporto vaccinale” con cui poter tornare a viaggiare all'interno dell'UE. È questa la proposta discussa ieri dai leader dell'Unione senza però raggiungere un consenso generale.
Una sosta in porto “per lavori di manutenzione” che potrebbe allungarsi strategicamente per dare un'opportunità alla diplomazia di dipanare – almeno in parte – i nodi dello scontro in atto tra Atene ed Ankara, divise da opposte rivendicazioni sullo sfruttamento delle risorse energetiche sui fondali del Mediterraneo orientale.
L'incendio che ha devastato il campo migranti di Moria, sull'isola di Lesbo, nella notte tra lunedì e martedì, ha riportato drammaticamente alla luce il fallimento della politica migratoria dell'Unione europea.
Il 13 agosto 1968 Alekos Panagoulis si nasconde con un detonatore fra le scogliere ai bordi della strada litoranea che passa per Varkiza, a due chilometri da Atene. Ha appena piazzato degli ordigni che però non si innescano al momento giusto al passaggio della limousine del capo del regime militare, Georgios Papadopoulos.
Un gommone, con 26 persone a bordo, si avvicina alle coste dell'isola di Samo in Grecia, dopo aver lasciato la Turchia. Mentre la sagoma dell'isola si fa sempre più marcata all'orizzonte, ecco comparire una motovedetta della Guardia costiera greca.
Il primo ministro Kyriákos Mitsotákis ha proposto mercoledì sera, in un discorso televisivo, che l'attuale presidente del Consiglio di Stato, Ekaterini Sakellaropoulou, divenga il prossimo capo di stato in Grecia. "Mentre il paese si sta lasciando la crisi alle spalle (...), ritengo che anche questa carica debba vivere un percorso di progresso", ha affermato il primo ministro greco. "Tutti insieme apriremo una grande finestra sul futuro”, ha proseguito.
Il centro-destra torna al governo in Grecia dopo i quattro anni del governo Tsipras. Col 39,85% dei voti Nuova democrazia, guidata da Kyriakos Mitsotakis, ha vinto le elezioni parlamentari anticipate di domenica 7 luglio.
Il partito di Alexis Tsipras, dato per sconfitto da tutti i sondaggi, non è riuscito a recuperare terreno nonostante il forte impegno personale del primo ministro per cercare di convincere i delusi e gli indecisi.
Il Consiglio di stato greco ha deciso che Süleyman Özkaynakçı, uno degli 8 militari turchi fuggiti in Grecia dopo il tentato golpe del 15 luglio 2016, potrà ottenere documenti per viaggiare.
Tremila e duecento costruzioni abusive verranno abbattute con una procedura d'emergenza solo nella regione dell'Attica. Il governo greco, guidato dalla sinistra radicale di Alexis Tsipras ha così annunciato le prime misure dopo i devastanti incendi dello scorso 23 luglio, che hanno provocato la morte di 91 persone e centinaia di feriti.
Decine di migranti sono rimasti feriti ieri sera a Mitilene, sull'isola greca di Lesbo, dopo essere stati attaccati da estremisti di destra, che si sono scontrati anche con le forze di polizia, trasformando la cittadina in un vero e proprio campo di battaglia.
Nonostante la crescente influenza dei movimenti e dei partiti razzisti in Europa, nel complesso la xenofobia non è in aumento nelle città europee. Anzi, tra il 2009 e il 2015 l’atteggiamento dei cittadini nei confronti degli stranieri è migliorato nella media - anche se esistono eccezioni e controtendenze notevoli (e non va dimenticato che i contesti urbani sono spesso più aperti rispetto alle altre zone).
La quarta e ultima puntata di un viaggio a piedi lungo la Via Egnatia: dal 2015 l'associazione FuoriVia ha cominciato a camminare lungo la Via Egnatia partendo da Durazzo per un progetto quinquennale che raggiungerà Istanbul nel 2019. Ogni estate un gruppo di cinquanta persone percorre circa 250 chilometri a piedi attraverso Albania, Macedonia, Grecia e Turchia alla ricerca delle tracce di questa strada romana costruita come continuazione della Via Appia per collegare Roma all’antica Costantinopoli.
La terza puntata di un viaggio a piedi lungo la Via Egnatia: dal 2015 l'associazione FuoriVia ha cominciato a camminare lungo la Via Egnatia partendo da Durazzo per un progetto quinquennale che raggiungerà Istanbul nel 2019. Ogni estate un gruppo di cinquanta persone percorre circa 250 chilometri a piedi attraverso Albania, Macedonia, Grecia e Turchia alla ricerca delle tracce di questa strada romana costruita come continuazione della Via Appia per collegare Roma all’antica Costantinopoli.
La seconda puntata di un viaggio a piedi lungo la Via Egnatia: dal 2015 l'associazione FuoriVia ha cominciato a camminare lungo la Via Egnatia partendo da Durazzo per un progetto quinquennale che raggiungerà Istanbul nel 2019. Ogni estate un gruppo di cinquanta persone percorre circa 250 chilometri a piedi attraverso Albania, Macedonia, Grecia e Turchia alla ricerca delle tracce di questa strada romana costruita come continuazione della Via Appia per collegare Roma all’antica Costantinopoli.
La prima puntata di un viaggio a piedi lungo la Via Egnatia: dal 2015 l'associazione FuoriVia ha cominciato a camminare lungo la Via Egnatia partendo da Durazzo per un progetto quinquennale che raggiungerà Istanbul nel 2019. Ogni estate un gruppo di cinquanta persone percorre circa 250 chilometri a piedi attraverso Albania, Macedonia, Grecia e Turchia alla ricerca delle tracce di questa strada romana costruita come continuazione della Via Appia per collegare Roma all’antica Costantinopoli.