Non solo stessi format e forte condizionamento culturale. Ma anche condivisione di programmi, conduttori italiani che si spostano in Albania ed editori dal passaporto italiano.
Dopo il no allo status di candidato per l'Albania del Consiglio europeo dello scorso dicembre il via libera è arrivato infine oggi, a seguito del Consiglio affari generali Ue.
L'Operazione Colomba, corpo civile di pace della Comunità Papa Giovanni XXIII, da anni sta lavorando in Albania sul tema della vendetta di sangue, la cosiddetta Gjakmarrja.
Venerdì Edi Rama, primo ministro albanese, ha reso noto in un messaggio alla nazione che l'Albania non accetterà la richiesta Usa di smaltire sul proprio territorio le armi chimiche provenienti dalla Siria.
Gli Stati Uniti hanno ufficialmente richiesto all'Albania che sia quest'ultima a provvedere alla distruzione dell'arsenale chimico consegnato dalla Siria di Assad. Il primo ministro Edi Rama sta però esitando a dare il via libera: la questione dei rifiuti sta da anni suscitando polemiche in Albania e il suo governo ha appena approvato una moratoria che vieta l'importazione di rifiuti tossici nel paese.
Domani, a Tirana, il documentario di OBC "Bocca, occhi, orecchie" verrà proiettato in occasione della giornata nazionale per il patrimonio culturale albanese.
Kak ja provel leto ("Come ho trascorso l'estate") era il classico titolo del primo compito che gli scolari dell'Unione sovietica solevano trovarsi di fronte al loro ritorno a scuola dopo le vacanze estive. Quest'anno, ho deciso di anticipare un po' questa tradizione e raccontare così, con qualche immagine, le mie vacanze al lago.
Un bell'esemplare di orso bruno, un lupo, una volpe rossa, due tassi, un gatto selvatico, una lepre europea un cinghiale e una lice sono tutti caduti in trappola nei boschi albanesi del Parco Nazionale Shebenik-Jabllanicë. Per fortuna a scattare questa volta non era una tagliola ma l'obiettivo di macchine fotografiche appositamente posizionate per monitorare la biodiversità del parco e realizzare un piano di gestione dell’area protetta.
Sarà il gasdotto TAP (Trans Adriatic Pipeline) a portare in Europa le riserve dell'enorme giacimento “Shah Deniz” scoperto nel 1999 al largo delle coste dell'Azerbaijan sui fondali del mar Caspio.
Come certifica la Commissione elettorale centrale albanese, si è ormai alla fine dello scrutinio dei voti delle politiche tenutesi domenica 23 giugno (98,4%).
“Ritrovo in soffitta una mappa dell’Albania sotto occupazione italiana. Alcune località sono evidenziate a matita, un pugno di villaggi con epicentro Tirana. Suppongo che la mappa appartenesse a mio nonno che, durante la seconda guerra mondiale, fu di stanza nei Balcani.” Ma forse invece apparteneva a uno zio. In famiglia, nessuno ne sa niente.
Sia i democratici, attualmente al governo che l'opposizione socialista hanno dichiarato vittoria alle elezioni parlamentari che si sono tenute ieri, domenica 23 giugno, in Albania.
In Albania il prossimo 23 giugno sono previste le politiche. E già il clima si fa molto teso. L'OSCE è intervenuta recentemente chiedendo che i contrasti tra i principali partiti politici riguardanti la composizione della Commissione elettorale centrale vengano risolti prima della scadenza elettorale.
Cartelli stradali, cassonetti e i cestini per l'immondizia, tabelle di negozi, taxi e trasporto urbano, forme e linee di tombini e semafori, necrologi affissi sui muri, forma e disposizione delle fermate di tram e autobus, idranti, baracchini dei fast-food ai lati di strade e piazze.
Ieri il tribunale distrettuale di Tirana ha assolto i due ex ufficiali della Guardia Repubblicana accusati di aver aperto il fuoco, il 21 gennaio del 2011, su una manifestazione nella capitale albanese causando la morte di tre persone.
Lo scorso mercoledì il pubblico ministero Bllerim Tominaj ha chiesto pene severe per i due ex membri della Guardia repubblicana accusati di aver ucciso, il 21 gennaio 2011, tre persone durante una protesta antigovernativa.
28 novembre 1912. Valona. Dopo aver dichiarato l'indipendenza dell'Albania, Ismail Qemali fa sventolare la bandiera con l'aquila nera bifronte in campo rosso, emblema già usato quattro secoli prima da Giorgio Castriota “Skanderbeg”.
Aggrappata in cima ai 130 metri di un'arcigna altura rocciosa, che svetta all'incontro dei fiumi Drin e Bojana, a pochi chilometri da Scutari e dal suo lago, la fortezza di Rozafa ha rappresentato per millenni una postazione strategica sul lato orientale del basso Adriatico.