L’Armenia va avanti con la demarcazione e la restituzione dei villaggi azeri. Nonostante l’esultazione dei leader dei rispettivi paesi per una pace più vicina, il processo in corso non è certo privo di problemi
Durante una recente intervista dal vivo, il primo ministro armeno Nikol Pashinyan ha lasciato intendere che il lungo e difficile processo di demarcazione del confine con l’Azerbaijan potrebbe essere pronto per iniziare. Un processo che porta però con sé rischi sostanziali sia a livello regionale che nazionale
In un contesto geopolitico in rapida trasformazione, i paesi del Caucaso provano a rilanciare le prospettive di diversi corridoi in grado di razionalizzare e valorizzare i propri territori e le proprie economie. Nonostante i molti progetti, però, le sfide non mancano
Nonostante lo scontato trionfo dell'attuale presidente Ilham Aliyev, le elezioni presidenziali anticipate del 7 febbraio in Azerbaijan sono state segnate ancora una volta da violazioni, brogli ed atteggiamento aggressivo nei confronti di osservatori e giornalisti indipendenti
Continuano in modo anemico e controverso i tentativi di Armenia ed Azerbaijan di normalizzare i propri rapporti bilaterali dopo la conquista azera del Nagorno Karabakh. Un processo che potrebbe portare Yerevan a cambiare la propria costituzione
Lo scorso 24 gennaio l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa (PACE) ha votato a favore della sospensione delle credenziali della delegazione dell'Azerbaijan che rimarrà membro del Consiglio d’Europa, ma perderà il diritto di voto per un anno
La fine del Nagorno Karabakh armeno, dopo gli sconvolgimenti che hanno interessato la regione nel 2023, non ha messo fine alle questioni aperte, sia per la regione contesa che nei rapporti travagliati tra Armenia e Azerbaijan. Una panoramica su situazione attuale e sfide future
La triste e pericolosa eredità delle guerre spesso assume l'aspetto di mine e ordigni inesplosi. Le regioni intorno al Nagorno Karabakh sono contaminate da migliaia di mine antiuomo e anti carro, oltre a tutti gli ordigni inesplosi. Una questione urgente, ma lo sminamento richiede tempi lunghi
La storia della mediazione nel conflitto intorno al Nagorno Karabakh è complessa, con l'alternarsi di momenti di negoziati multilaterali, trilaterali, bilaterali. Anche l'amministrazione Biden è stata attiva nella mediazione, in linea con un ruolo ereditato dalla scomparsa del Gruppo di Minsk
Una recente serie di arresti in Azerbaijan, rivolti contro i pochi media rimasti indipendenti, ha riportato la mente ai giorni dell'ondata di repressione di 10-15 anni. Ma si è mai interrotta la persecuzione della società civile dell’Azerbaijan?
Armenia e Azerbaijan hanno rilasciato una dichiarazione congiunta che ha sorpreso anche i commentatori più esperti. Anche se non è chiaro se questa possa essere la tanto attesa svolta nei negoziati, la comunità internazionale è stata unanime nell’accogliere favorevolmente l’iniziativa
Dopo la guerra lampo di settembre, che ha decretato la fine del Nagorno Karabakh armeno e secessionista, l'amministrazione di uno stato che oggi non esiste si è spostata in massa in Armenia. Il futuro di questa struttura politica resta oggi senza prospettive certe
Mentre i negoziati tra Armenia e Azerbaijan sembrano essere in fase di stallo, le commissioni di frontiera di entrambe le parti si sono incontrate il 30 novembre. Incontro simbolico o reale volontà di progresso?
Nei giorni scorsi la Georgia ha ospitato di nuovo il Tbilisi Silk Road Forum, un evento con taglio economico. Quest'anno per la prima volta un leader armeno ha parlato ad un evento di così alto livello a Tbilisi, e sullo stesso palco si sono trovati i premier di tutti e tre i paesi del Caucaso meridionale
Dopo che è saltato l'incontro tra i due leader caucasici al vertice di Granada lo scorso 5 ottobre, non c'è stato alcun altro incontro mediato dall'UE. Con sorpresa di molti sono stati però avviati colloqui regionali in Georgia e in Iran. Bruxelles non demorde e spinge per un incontro tra Aliyev, Pashinyan e Michel
Il rapporto particolare che Parigi ha con l'Armenia, per via della diaspora armena che vive in Francia, è sempre stato percepito da Baku come troppo di parte. L'Azerbaijan ritiene quindi la Francia un mediatore poco credibile nel processo di pace dopo la guerra del Karabakh
Nessun incontro tra i leader di Armenia e Azerbaijan al vertice di Granada dello scorso 5 ottobre. Dopo il ricorso alle armi da parte azerbaijana, con il quale si è decretata la fine del Nagorno Karabakh come entità autonoma, numerose questioni restano ancora aperte
La settimana scorsa, oltre 100mila armeni provenienti dal Nagorno Karabakh sono sfollati in Armenia mentre le autorità de facto scioglievano l’entità. Nel frattempo, gli sfollati affrontano le sfide dell’integrazione in Armenia e, forse per alcuni, di un possibile ritorno in Azerbaijan
Gas, energia, ma anche infrastrutture e relazioni culturali. Per l'Azerbaijan i Balcani sono diventati negli ultimi anni una regione sempre più importante per investimenti economici e di politica estera, una vera e propria porta verso l'Europa. Una relazione, però, non esente da numerosi elementi controversi
Dopo l'accordo di cessate il fuoco del 20 settembre scorso tra l'Azerbaijan e le autorità de facto del Nagorno Karabakh, ora il primo ministro armeno Nikol Pashinyan e il presidente dell'Azerbaijan Ilham Aliyev dovrebbero incontrarsi per colloqui che coinvolgeranno anche Francia, Germania e Consiglio europeo
Con l'intervento militare dei giorni scorsi l'Azerbaijan ha deciso di porre fine al Nagorno Karabakh come entità autonoma. Oggi i rappresentanti armeni si incontreranno con una delegazione governativa dell’Azerbaijan per discutere i termini della capitolazione. Un'analisi dei fatti
Dopo vari tentativi negoziali per raggiungere un accordo di pace, due recenti incidenti con mine antiuomo hanno funto da casus belli per un'offensiva armata in Nagorno Karabakh. Grazie alla quale l'Azerbaijan sembra ora aver ripreso con la forza il controllo della regione separatista
Il lago Masazyr è una meraviglia naturale, caratteristico per le proprietà curative del suo fango e per il suo colore rosa. Oggi l’incuria e la negligenza umana mettono a rischio il suo prezioso habitat
Nonostante i recenti incontri diplomatici Azerbaijan e Armenia sono di nuovo in una situazione di stallo riguardo il corridoio di Lachin, autostrada di 5 km che collega l'Armenia al Nagorno Karabakh. Il blocco di questo corridoio da parte azera sta mettendo in difficoltà gli abitanti del Nagorno Karabakh
Nei giorni scorsi a Baku è stato arrestato Gubad Ibadoglu, noto economista, da tempo inviso al potere azero per le sue aspirazioni politiche. Il suo lavoro si concentra sul "petro-capitalismo", analizzando come i proventi dagli idrocarburi abbiano alimentato la corruzione e l'autoritarismo negli stati post-sovietici
Nei giorni scorsi si è tenuto un nuovo round di colloqui a Bruxelles tra il primo ministro armeno Nikol Pashinyan e il presidente azero Ilham Aliyev con la mediazione del presidente del Consiglio europeo Charles Michel
Continuano gli scontri lungo il confine azero-armeno e in Nagorno Karabakh, mentre i negoziati fra Armenia e Azerbaijan faticano a progredire. La presenza dei peacekeepers russi non impedisce violazioni degli accordi, e le controversie territoriali alimentano tensione e rischio di nuovi conflitti
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha dichiarato che Armenia e Azerbaijan hanno compiuto ulteriori progressi verso un accordo di pace nei tre giorni di colloqui ospitati a fine giugno dagli Stati uniti, tuttavia non cessano le tensioni nel territorio conteso del Nagorno Karabakh
Il recente arresto di alcuni attivisti riaccende le preoccupazioni per le narrazioni anti LGBT+ che circolano in Azerbaijan, paese che occupa l'ultimo posto del Rainbow index, classifica stilata dall'ONG ILGA Europe che rileva il rispetto dei diritti LGBT+
Una serie ravvicinata di colloqui e incontri a cui hanno partecipato Nikol Pashinyan, primo ministro dell'Armenia e Ilham Aliyev, presidente dell'Azerbaijan. Al centro degli incontri avvenuti in varie sedi, da Mosca a Chişinău e persino ad Ankara, il raggiungimento della normalizzazione delle relazioni tra Yerevan e Baku