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Adele Rasini, giovane designer di 21 anni originaria di Rivalta sul Mincio (MN), è una delle promesse emergenti nel mondo della moda italiana. Dopo aver frequentato il corso di Fashion Design presso l’Istituto Modartech di Pontedera, ha dato vita alla sua collezione “Giù al Mincio”, un progetto che fonde artigianalità, tradizione e sostenibilità presentato ad un evento della Camera nazionale della moda italiana durante la settimana della moda di Milano di quest’anno. La collezione rende omaggio agli antichi mestieri praticati nel suo paese d’origine all’inizio del Novecento, come il lavoro del cannarolo e dell’arellaia, che intrecciavano canne e erbe palustri per creare manufatti utili alla vita quotidiana.
Questa ricerca delle radici culturali si estende anche alla scelta di materiali naturali e alla valorizzazione di tecniche artigianali come l’agugliatura e la tessitura, per realizzare capi che raccontano la storia della sua terra, ma con un occhio attento al futuro. La sostenibilità è un pilastro fondamentale del suo lavoro, che si inserisce nel contrasto alla logica del fast fashion, un settore che, secondo Adele, ha svuotato la moda della sua essenza creativa e culturale
L’esposizione di questa sera apre alle 19 ed è organizzata nell’ultima giornata del progetto “Lungo le vie dell’ACQUA: Ambiente, Cultura, Qualità di vita per Educare alla Cittadinanza Globale” finanziato da Agenzia italiana per la cooperazione e lo sviluppo (Aics) e partecipato da tre città Rovereto, Cuneo e Mantova di cui Arci Mantova aps è partner.
Il progetto è dedicato all’educazione alla cittadinanza globale (ECG) con particolare riguardo alla risorsa acqua, sempre più rara e sempre più preziosa. Un bene da tutelare e rispettare, ma anche da rendere inclusiva e accessibile a tutt*.
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