Quest'anno si commemorerà il ventiduesimo anniversario dal genocidio di Srebrenica. Come negli anni scorsi l'11 luglio, presso il Memoriale di Potočari, si svolgerà una giornata di preghiera, tumulazione dei resti delle vittime riconosciute con il DNA nell'arco dell'ultimo anno e la cerimonia ufficiale con istituzioni nazionali, internazionali ed associazioni.
Nel 2014 una Corte distrettuale dell'Aja aveva ritenuto responsabile lo stato olandese per la deportazione e la morte di 300 uomini e ragazzi bosniaci che si trovavano nella base Onu di Potočari, nei pressi di Srebrenica, quartier generale del battaglione olandese, avvenuta nel luglio del 1995. In appello, viene ora confermata la responsabilità dello stato ma decretato un risarcimento solo parziale ai parenti delle vittime.
Il 31 maggio di cinque anni fa un ragazzo, Emir Hodžić, si legò una fascia bianca al braccio sinistro e si mise da solo in piedi nella piazza principale di Prijedor, per protestare in silenzio contro la decisione delle autorità locali di negare, di nuovo, alle associazioni di vittime civili di guerra della città il diritto a organizzare una commemorazione pubblica in ricordo del 31 maggio di vent'anni prima.
Stamattina presso il Tribunale di Brescia, il gip Carlo Banchietti ha letto il dispositivo di condanna all'ergastolo per Hanefija Prijić, accusato dell'uccisione di tre volontari italiani nel maggio del 1993 in Bosnia Erzegovina.
In Bosnia Erzegovina, alle elezioni locali tenutesi domenica, vincono i partiti nazionalisti. L'SNSD di Milorad Dodik si è imposto in Republika Srpska, l'SDA domina in Federazione e l'HDZ s'afferma nell'Erzegovina occidentale.
“Volete che il 9 gennaio venga festaggiato come 'Giorno della Repubblica Srpska'?”. La risposta al quesito posto ieri agli elettori dell'entità a maggioranza serba della Bosnia Erzegovina è stata, come previsto, un “sì” unanime o quasi.
Il Consiglio UE ha deciso, martedì 20 settembre, di dare seguito alla candidatura d’adesione all’UE della Bosnia ed Erzegovina, depositata lo scorso 15 febbraio.
La Corte costituzionale della Bosnia Erzegovina ha confermato sabato sera che la Festa della nazione della Republika Srpska, prevista ogni 9 gennaio, viola la costituzione perché “discriminatoria nei confronti dei non-serbi”.
"Siamo con voi", inizia così il messaggio di solidarietà inviato dalla direttrice della 'Cooperativa Insieme' di Bratunac alle persone colpite dal terremoto che ha colpito il centro Italia causando 292 morti
Oggi è l'anniversario della distruzione della Biblioteca nazionale di Sarajevo, avvenuta nella notte tra il 24 e il 25 agosto del 1992. Ci sono voluti 18 anni di lavori di ricostruzione per restituirla ai suoi cittadini
Il portabandiera della Bosnia Erzegovina ai Giochi di Rio, Amel Tuka, venerdì 12 agosto scenderà sulla pista di atletica per correre gli 800 metri, gara in cui è dato tra i favoriti.
Oggi nelle strade di Prijedor, ma anche in altre città del paese, si commemora la Giornata delle fasce bianche. In memoria delle migliaia di civili non-serbi deportati e uccisi nei primi mesi di guerra dopo che vennero obbligati, a partire dal 31 maggio del 1992, a portare una fascia bianca al braccio.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha partecipato in veste di ospite d'onore al vertice di “Brdo-Brioni” che si è tenuto a Sarajevo sabato 28 e domenica 29 maggio.
Domenica 29 maggio, in occasione dell'anniversario dell'uccisione di tre volontari di Brescia e Cremona avvenuta in Bosnia centrale nel 1993, l'Associazione per l'Ambasciata della democrazia locale a Zavidovići onlus (ADL Zavidovići) organizza un evento pubblico dal titolo "Le attualità di un eccidio. Le ragioni per continuare l'impegno di solidarietà".
Il personale del Museo Nazionale della Bosnia Erzegovina e gli attivisti dell'associazione Akcija di Sarajevo sono tra i vincitori del premio Europa Nostra 2016 , categoria “Impegno e dedizione”.
I giudici del Tribunale dell’Aja per i crimini di guerra nella ex Jugoslavia hanno assolto in primo grado il leader del Partito radicale serbo Vojislav Šešelj per tutti i capi d’accusa che gli venivano contestati. Su Vojislav Šešelj pendevano accuse di crimini contro l'umanità, deportazione della popolazione non-serba nei territori della Regione autonoma della Vojvodina, della Bosnia Erzegovina e della Croazia e, inoltre, omicidio, tortura, violazione degli usi e costumi di guerra, distruzione indiscriminata di villaggi e devastazione.
Oltre 100 organizzazioni, singoli giornalisti e attivisti per i diritti umani hanno firmato una petizione che richiede l'immediata liberazione di Florence Hartmann, arrestata dagli agenti del Tribunale Penale per l'ex Jugoslavia (TPJ) giovedì scorso all'Aja.
Il Tribunale internazionale dell’Aja per i crimini nella ex Jugoslavia ha condannato oggi l’ex presidente della Republika Srpska Radovan Karadžić a 40 anni di reclusione per crimini commessi durante la guerra in Bosnia Erzegovina.
La Bosnia Erzegovina ha presentato alle istituzioni europee la propria candidatura d'adesione all'UE questo lunedì 15 febbraio a Bruxelles. Un passo simbolico ma importante, annunciato lo scorso autunno nel solco del nuovo dinamismo ricercato da entrambe le parti nelle relazioni tra Sarajevo e Bruxelles, che erano troppo a lungo rimaste al palo.
Secondo l'agenzia statistica europea Eurostat, i risultati del primo referendum tenutosi in Bosnia Erzegovina dopo la guerra degli anni '90 – tenutosi nel 2013 - saranno resi pubblici entro l'estate.
Fahrudin Radončić, ex ministro della Sicurezza della Bosnia Erzegovina e attuale presidente dell'Unione per un Futuro Migliore (SBB), è stato arrestato lunedì a Sarajevo.
L'ambasciatrice della Bosnia Erzegovina presso l'UE, Lidija Topić, ha affermato che il governo bosniaco ha intenzione di presentare la propria candidatura per l'adesione all'Unione europea entro fine gennaio, all'inizio della presidenza olandese del Consiglio UE.
Gianluca Danise avrebbe compiuto 44 anni il prossimo aprile. Ieri sera è morto, dopo una lunga battaglia contro il cancro causato dall'esposizione all'uranio impoverito, usato dalla Nato nei bombardamenti in diversi paesi in cui Danise si era recato in missione internazionale, tra i quali il Kosovo.
Il tribunale di Dortmund ha deciso nella serata di ieri di estradare in Italia Hanefija Prijić (Paraga) , il cittadino bosniaco considerato responsabile dell'uccisione di tre pacifisti italiani avvenuta il 29 maggio 1993 a Gornji Vakuf.
L'omicidio di due militari mercoledì sera a Sarajevo è stato qualificato come atto terroristico dalla Procura della Bosnia Erzegovina, ma non è ancora chiaro se l'assalitore abbia agito da solo o se ci sia un collegamento con le reti del radicalismo islamico.