Come partner del progetto Lungo le vie dell’acqua, due sono le azioni che Festivaletteratura ha inserito in programma per il 2024: il corner di dati alla mano all’interno dell’Info Point Acqua, la serie di lavagne animali ed ecosistemi.
• DATI ALLA MANO
È un laboratorio di formazione/informazione che punta a coinvolgere ragazzi/giovani adulti per elaborare strategie e azioni di comunicazione che aiutino a rendere più leggibili e − appunto − “alla mano” i dati relativi ai cambiamenti climatici all’interno della propria comunità di riferimento.
I dati proposti ed esposti al pubblico dai partecipanti al laboratorio sono quelli raccolti da OBC Transeuropa/CCI per la dashboard “Il clima e le risorse idriche in Italia“, che fotografano non solo l’andamento delle variabili meteorologiche cruciali per comprendere il contesto climatico e la presenza di fenomeni legati a una carenza o sovrabbondanza di precipitazioni sul territorio, ma considerano anche il rapporto tra l’acqua pubblica, le politiche delle amministrazioni locali
e il ruolo dei cittadini.
INFO POINT ACQUA – da mercoledì 4 a domenica 8: camera di commercio − loggia del grano
• LAVAGNE: ANIMALI ED ECOSISTEMI
Piazza Mantegna diventa un osservatorio privilegiato sulla biodiversità. In una serie di lavagne, zoologi, etologi ed evoluzionisti racconteranno una specie animale e il suo ecosistema. La fitta rete di relazioni che questo animale stabilisce con altre specie vegetali e animali (incluso l’uomo!) sarà la chiave per raccontare storie di specie minacciate, ma anche di ecosistemi complessi e resilienti in cui la vita riesce in qualche modo a farsi strada.
in piazza Mantegna:
LE ALPI: IL LUPO
Laura Scillitani
mercoledì 4 ore 18:00
Il lupo non gode di una buona reputazione: nell’immaginario popolare è spesso ritratto come un predatore astuto e malvagio, simbolo di pericolo e inganno. Il suo ritorno in zone da cui mancava da decenni ha riacceso paure ancestrali e alimentato falsi miti. Laura Scillitani, zoologa esperta di grandi mammiferi, ci parlerà di comportamenti e abitudini di questo carnivoro misterioso e intrigante, del suo ritorno nelle Alpi (diverso da quanto molti credono), del ruolo importante che ha per gli ecosistemi alpini e di come immaginare la sua coesistenza con l’uomo.
LA FORESTA AMAZZONICA: IL GALLO DI ROCCIA PERUVIANO
Stefano Mazzotti
giovedì 5 ore 21:00
“In una foresta pluviale tropicale non esiste nicchia ecologica che non sia occupata, la specializzazione è estrema e produce forme, colori, comportamenti talvolta bizzarri, spesso complessi e di grande bellezza”, spiega lo zoologo Stefano Mazzotti. Ne è un esempio il gallo di roccia peruviano (Rupicola peruviana), il cui maschio passa le giornate a vantarsi del piumaggio sgargiante e inscenando spettacolari duelli di bellezza per attirare l’attenzione delle femmine. Partendo da questo appariscente volatile, l’autore di Meravigliose creature spiegherà quali ragioni fanno dell’Amazzonia un luogo così importante per la biodiversità del pianeta.
LE ISOLE GALAPAGOS: IL LEONE MARINO
Valeria Barbi
venerdì 6 ore 18:00
L’8 ottobre del 1835 Charles Darwin, a bordo del Beagle, sbarca sulle Isole Galapagos, il posto dove avrebbe iniziato a mettere a fuoco la sua teoria dell’evoluzione delle specie. Tra gli animali che osservò in questo remoto arcipelago c’era il leone marino delle Galapagos (Zalophus wollebaeki), attualmente in pericolo di estinzione. Eppure, la sua esistenza è fondamentale sia per il benessere dell’ecosistema marino sia per gli abitanti delle isole con cui, purtroppo, entra spesso in conflitto. La naturalista Valeria Barbi racconta la fitta rete di relazioni che legano il passato, il presente e il futuro di questa specie endemica delle Galapagos, immaginando una coesistenza tanto possibile quanto delicata.
INGEGNERI ECOSISTEMICI: HOMO SAPIENS VS CASTORO
Telmo Pievani
sabato 7 10:30
Ogni animale ha un impatto grande o piccolo sul proprio ecosistema, ma sono poche le specie che hanno la capacità di modificare in modo significativo e intenzionale l’ambiente in cui vivono. Nella sua lezione alla lavagna, l’evoluzionista Telmo Pievani metterà a confronto due specie di “ingegneri ecosistemici”. Da una parte l’homo sapiens, mirabolante costruttore di città, dighe, infrastrutture e coltivazioni agricole, i cui interventi però spesso hanno degli effetti deleteri per gli ecosistemi. Dall’altra il castoro, le cui dighe e bacini idrici costruiti con materiali naturali, alterano i corsi d’acqua e creano zone umide e nuovi habitat che favoriscono la biodiversità.
IL BOSCO DI PIANURA: LE LUCCIOLE
Maurizio Casiraghi
domenica 8 ore 12:00
“Nei primi anni Sessanta (…) sono cominciate a scomparire le lucciole. Il fenomeno è stato fulmineo e folgorante”, scriveva Pier Paolo Pasolini in un celebre articolo del 1975. In quel testo Pasolini usava le lucciole come metafora della scomparsa della civiltà contadina e paleoindustriale, ma rilevava nondimeno un dato di fatto – la riduzione della popolazione di insetti – che pochi anni prima di lui la naturalista Rachel Carson aveva già denunciato in Primavera silenziosa. Partendo da Bosco Fontana, piccola e preziosa vestigia di quello sterminato bosco planiziale che una volta copriva tutta la pianura padana, lo zoologo ed esperto di entomologia Maurizio Casiraghi (Vite formidabili. Alla scoperta degli insetti) spiegherà cosa questo insetto dalla biologia affascinante ci può insegnare sulla biodiversità delle nostre campagne.