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“La più grande illusione è credere di conoscere il presente perchè ci siamo

Edgar Morin

 

Un invito a quanti hanno attraversato e attraversano il Centro, un’occasione per ripensare le esperienze raccolte in 10 anni di attività, per rimettere in discussione le ipotesi principali, per mettere in condivisione le risposte e per aprire a nuovi stimoli, idee ed energie.

Proveremo insieme a rispondere alle domande che girano intorno alla questione di quali siano le competenze che servono in una società globale e cosmopolita. Lo faremo alternando stimoli di esperti, laboratori in parallelo e una sessione plenaria di co-costruzione di una mappa delle competenze per la società globale.

 

Le ipotesi che animeranno la giornata…

  • La “globalizzazione”: dato di contesto?

La “globalizzazione” non è ormai più (o non solo) una scelta consapevole e volontaria di una élite bensì un processo che de facto si dispiega anche senza essere voluta e desiderata e che ha impatto a tutti i livelli, dalle istituzioni alla quotidianità delle persone, in bilico tra globalità dei processi sociali ed economici da un lato e attaccamento alle bandiere nazionali dall’altro.

  • Servono competenze specifiche (quali?)

In questo contesto, che cosa significa acquisire competenze “globali” o “cosmopolite”? Come essere attrezzati ad affrontare il presente? Come contribuire a sviluppare pensiero critico, ad interrogare le differenze di potere a livello mondiale e nei diversi contesti, ad intrecciare le molte forme della solidarietà internazionale e ad agire con consapevolezza e competenza nei contesti sociali ed organizzativi in cui si è inseriti?

  • La formazione può contribuire a svilupparle (come?)

Sospendere l’urgenza dell’azione e riflettere su cosa significhi essere abitanti di un mondo interdipendente e complesso, su ciò che si sta facendo quando si fa cooperazione internazionale, per esserlo e farlo sempre meglio, è avere senso del tempo e cura del mondo. Secondo la teoria dell’apprendimento di Kolb, l’azione formativa connette in ottica circolare esperienza concreta, riflessione e osservazione, concettualizzazione e sperimentazione.

  • Le organizzazioni in apprendimento

Nel 2018, ricorrevano i 10 anni dalla creazione del Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale (CFSI). Questo importante traguardo giunge in un momento di transizione fondamentale per il Centro: dal 2017, il Centro per la Cooperazione Internazionale raccoglie, sotto un unico cappello istituzionale, le esperienze del Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale e dell’Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa (OBCT). Il CFSI diventa così una delle due unità operative del nuovo Centro e cambia in suo nome in Competenze per la Società Globale. In questa fase, insieme complessa e di rilancio, il Centro si interroga – con altri – sul proprio ruolo e sulle sfide dell’oggi.

  • Una comunità di pratiche temporanea

Creare nessi tra contenuti disgiunti, tra saperi disciplinari diversi, tra letterature e prassi, tra attori pubblici e privati, istituzionali e sociali, tra dimensione individuale e collettiva, tra diverse forme di azione consente di tessere cittadinanza globale in ottica formativa, intrecciando fili tra loro differenti. Ci rivolgiamo a formatori, relatori, tutor e principali stakeholder delle attività del CFSI/CSG tra il 2009/2018: per co-costruire/mettere in condivisione gli interrogativi e le eventuali risposte che esperti, formatori, practitioner si stanno dando.

 

Le domande guida

Quali sono le competenze utili o necessarie per la società globale?

Come essere attrezzati ad affrontare il presente e a contribuirvi?

Quali sono le competenze che servono per abitare quest’epoca con consapevolezza – come cittadini, come lavoratori, come amministratori pubblici e decisori – utili a favorire una “agency” qualificata da parte dei singoli e delle organizzazioni al fine di un miglioramento della società?

Cosa significa acquisire competenze “globali” o “cosmopolite”? Che ruolo ha la formazione nello sviluppo di tali competenze? Quale formazione è efficace: su quali contenuti, con quali metodi, in riferimento a quali valori, verso quale fine o visione?

La “solidarietà internazionale” resta un paradigma utile ed efficace per tale scopo?

 

Programma

ore 9.30 – 10.00

Registrazione partecipanti

Caffè di benvenuto

 

Ore 10.00 – 10.30

Saluti introduttivi e apertura dei lavori

Mario Raffaelli, Presidente, Centro per la Cooperazione Internazionale

Jenny Capuano, Direttrice, unità Competenze per la società globale

 

Ore 10.30 – 11.15

Lectio Magistralis Frontiere. Riflessioni sul presente

Franco Rella, filosofo e saggista

 

Ore 11.30 – 13.30

Spazio laboratori

I laboratori sono intesi come spazi di “frontiera”, sperimentazione ed esplorazione di azioni formative innovative, rilevanti dal punto di vista dei contenuti e dei metodi in relazione al tema della giornata: quali competenze per la società globale.

Futures Literacy e pensiero sistemico: competenze per il cittadino “glocale”

a cura di – skopìa Srl, facilitato da Rocco Scolozzi

Dalle esperienze di -skopìa srl, Anticipation Services©, della start up dell’Università di Trento, emerge che la capacità di “pensare per sistemi” e la capacità di “usare i futuri” per orientare le proprie azioni, sono le competenze più utili (e saranno le più richieste) per affrontare le incertezze e influire sul proprio presente in modo proattivo ed efficace. Il laboratorio sarà suddiviso in 2 momenti: il “Polak Game”, un’efficace e veloce attività per evidenziare diverse “immagini di futuro”, e un esercizio detto “triangoli”. In cui i partecipanti diventeranno “sistemi di sistemi”.

2. Educare alle differenze, sguardi, risorse e problematiche

a cura di: APS Educare alle differenze , facilitato da Monica Pasquino

Illustrazione del percorso di autoformazione nazionale per Educare alle differenze nella scuola pubblica, risorse in campo e problemi rilevati. Verrà messo a fuoco il ruolo dell’insegnante e la nostra cassetta degli attrezzi e sarà proposta un’ attività laboratoriale su identità e stereotipi di genere

3. Con le proprie mani: essere “costruttori” di una società globale

a cura di: METODI Asscom & Aleph s.r.l. – Formazione e consulenza per lo sviluppo partecipato , facilitato da Davide Boniforti

Il laboratorio esplorerà il tema delle competenze necessarie per la costruzione di una società globale attraverso la metodologia LEGO® SERIOUS PLAY ®. Facilitati dai mattoncini Lego i partecipanti saranno invitati a realizzare alcuni modelli, confrontandosi su questo tema a partire da rappresentazioni, esperienze e considerazioni personali.

4. More mildness and embracing diversity

by Humanya , facilitated by Nancy Jaspers (in lingua inglese senza traduzione)

In a more global society, we need to think global and act local. This is only possible if we open our minds and hearts to become more global citizens, being aware of polarization at the same time.For example, people already complain that society becomes harder and more heartless. Therefore, more mildness and embracing diversity will be core in order not to lose our humanity in a more global society.

5. Verso il 2030: caring for the planet
a cura di: EIP Italia, Scuola Strumento di Pace , facilitato da Danilo Vicca

Punto di partenza  della riflessione sono l’impatto e gli effetti delle complesse interconnessioni sociali, economiche e ambientali contemporanee. Nel laboratorio i partecipanti svilupperanno consapevolezza sugli obiettivi di sviluppo sostenibile (Agenda 2030), esercitando pensiero critico, problem setting e problem solving , tra le altre competenze “chiave”, per affrontare le sfide del futuro e per assumere una dimensione etica del pianeta.

 

Ore 13.30 – 14.30
Pausa pranzo

 

Ore 14.30 – 16.30

Sessione plenaria Mappe e tracce: quale formAzione per la società globale

a cura dell’unità operativa Competenze per la società globale del CCI

con Marco Tabilio, animatore visuale

 

Ore 16.30 – 16.45

Conclusione lavori Il Congo come metafora della società globale

John Mpaliza, ingegnere informatico e attivista per i diritti umani

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