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Il cicolone Idai è approdato in Mozambico tra il 14 e 15 marzo 2019, causando enormi danni in particolare alla città di Beira, capitale della provincia di Sofala. Il Trentino da decenni collabora con la provincia di Sofala attraverso un programma di cooperazione decentrata promosso dalla Provincia di Trento e gestito dall’associazione Consorzio Associazioni con il Mozambico (CAM), che è stato oggetto di una ricerca valutativa da parte del Centro nel 2011-12.CAM ha sede e opera da anni anche a Beira, è un partner storico e affidabile, riconosciuto come tale dalle autorità locali. Grazie a questo suo ruolo, nelle settimane seguenti il ciclone CAM ha svolto attività di monitoraggio della situazione, in collaborazione con diversi attori, locali e internazionali presenti a Beira. Con la consapevolezza che fenomeni atmosferici estremi possono colpire ovunque nel mondo, anche se alcune zone sono maggiormente predisposte di altre, questo incontro racconta come un’associazione trentina, in collaborazione con altri attori di cooperazione internazionale quali l’Università di Trento sta operando a Beira nella concitata fase post-emergenziale. L’obiettivo è condividere con altre organizzazioni e con la cittadinanza una testimonianza diretta e uno sguardo ravvicinato sulla grave situazione con cui deve fare i conti la popolazione di Beira e di Sofala. Verranno condivise pratiche significative di attività di ricostruzione dopo un disastro ambientae e si vuole mettere a fuoco il ruolo del Trentino in questo delicato e critico momento storico per il Mozambico.

Introducono:

Paolo Rosatti, presidente CAM

Corrado Diamantini, cattedra UNESCO per lo sviluppo sostenibile, Università di Trento

Intervengono:

Gianpaolo Rama, membro del direttivo del CAM

Isacco Rama, direttore del Cam

Modera:

Stefano Rossi, CCI – u.o. Competenze per la Società Globale

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