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Testo di Maura Pettorruso, con Annalisa Morsella e Giulio Federico Janni

E’ un’iniziativa di Associazione Spazio Off

Ventotene è una piccola isola dell’arcipelago pontino, a pochi chilometri dalle coste del Lazio. Nel corso dei vent’anni di regime fascista, diventa il confino politico per molti dissidenti del regime. Tra i tanti, vi vengono ‘ospitati’ personaggi come Sandro Pertini, Luigi Longo, Umberto Terracini, Giorgio Amendola, Eugenio Colorni, Giovanni Roveda, Camilla Ravera, Giuseppe Di Vittorio, Altiero Spinelli, Ernesto Rossi. Gli esiliati – costretti a seguire le regole ferree del carcere di regime – riescono però ad organizzarsi segretamente: si incontrano, discutono, progettano. In particolare, Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni arrivano sull’isola tra il 1936 e il 1940. Pur provenendo da diverse esperienze politiche, i tre confinati si ritrovano in un’idea comune e condivisa, che si concretizza in un manifesto politico di grandissima importanza, il Manifesto di Ventotene ‘Per un’Europa libera e unita’. Nel 1941, alcune donne, tra cui la moglie di Colorni e Ursula Hirschmann, si trasformano in staffette clandestine: ecco i “Fenicotteri di Ventotene”, fondamentali per portare e diffondere il manifesto dalla piccola isola pontina a tutti i circoli antifascisti in lotta contro la dittatura nazi-fascista. Finita la guerra e caduto il fascismo, il “sogno” di Spinelli, Rossi e Colorni può trovare finalmente lo spazio adeguato per cercare una traduzione nella realtà. In particolare, nel documento una federazione degli Stati d’Europa, basata sul modello statunitense, viene indicata come l’unica soluzione per la salvezza della civiltà europea e per evitare il ritorno nel baratro che due guerre mondiali l’hanno gettata nella prima metà del Novecento. ‘Fenicotteri a Ventotene’ nasce dopo un viaggio-studio di Maura Pettorruso e Stefano Pietro Detassis sull’isola, effettuato nell’estate del 2018. Ventotene, oggi, è un piccolo borgo di pescatori, dove si respira, ancora forte e viva, l’aria del grande sogno che da qui è partito e che ha attraversato la seconda metà del Novecento arrivando alla creazione di un’Europa unita.

Da questo viaggio Maura Pettorruso e Stefano Detassis sono partiti per costruire il loro reading teatrale, la loro “orazione civile”: un viaggio tra presente e passato, per guardare al futuro, e per riflettere su cosa rappresenta oggi l’Europa.
Serata organizzata con il contributo del progetto “Educare alla cittadinanza e alla salute globale”, co-finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo
Sviluppo (AICS).

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