L’approccio intersezionale permette di affrontare forme di discriminazione sino a oggi rimaste in ombra. Invece di trattare i diversi tipi di discriminazione in maniera isolata, secondo categorie fisse, questo approccio si concentra sul modo in cui essi interagiscono tra loro. Come parte di un mondo complesso in cui la diversità è la norma, anche il territorio trentino è chiamato a relazionarsi con una società sempre più diversificata. L’approccio intersezionale garantisce l’acquisizione di ́una visione olistica, capace di fornire chiavi di lettura complesse di questa realtà in evoluzione.
Ogni persona è portatrice di una sua diversità, che costituisce un vettore di vera inclusione sociale. Questo riconoscimento è particolarmente importante nell’ambito educativo: tramite un approccio intersezionale le persone che lavorano in quest’ambito acquisiscono le competenze necessarie a creare un ambiente formativo inclusivo.
A livello delle singole realtà lavorare sull’inclusione lavorativa tenendo conto della diversità comporta benefici in termini di benessere organizzativo e di sviluppo di una leadership inclusiva. La visione intersezionale permette di capire meglio il potenziale di ogni persona, garantendo la partecipazione di tutte e tutti all’interno delle organizzazioni.
Il corso mira quindi a rafforzare la capacità delle e degli aderenti del Distretto famiglia impegnati in azioni educative nell’adottare un approccio pedagogico intersezionale, inclusivo, capace di riconoscere e valorizzare le differenze all’interno delle classi e nell’ambito lavorativo.
Destinatari: Organizzazioni, enti e scuole aderenti al Distretto dell’Educazione – Trento città per Educare impegnati in azioni educative suddivisi per aree.
Obiettivi: Attraverso questa proposta, il Centro per la Cooperazione Internazionale mira ad aumentare le competenze delle realtà aderenti al Distretto famiglia dell’Educazione del Comune di Trento nell’adottare un approccio intersezionale, capace di fornire una lettura innovativa della complessità, in termini di lotta alle discriminazioni e di promozione della giustizia sociale.
In particolare, grazie ad un’azione formativa esperienziale e partecipativa, verrà valorizzata l’esperienza territoriale di organizzazioni, enti e scuole aderenti alla rete per creare strumenti condivisi, potenziare il ruolo del Distretto Famiglia dell’Educazione nella sua missione educativa e di rafforzamento del tessuto sociale, creando legami con nuove realtà del territorio per formulare risposte integrate alle sfide poste dagli obiettivi di sostenibilità perseguiti attraverso la Strategia Provinciale per lo Sviluppo Sostenibile (SPROSS).
Programma:
AREA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E BENESSERE LAVORATIVO
L’organizzazione come comunità: un approccio egualitario al benessere organizzativo
Come faccio a sapere se nel mio lavoro sto usando un approccio intersezionale? Quali sono le domande che mi devo porre per garantire una progettazione delle mie attività che assicuri giustizia sociale e inclusivo a tutti i livelli?
Durante il laboratorio viene fatta un’analisi delle strutture organizzative utilizzando una check list di domande “intersezionali” che permette di riflettere su come è possibile praticare azioni e progetti che garantiscano benessere lavorativo, migliorino la comunità attraverso il confronto e la condivisione, aumentino la giustizia sociale.
AREA FORMAZIONE E EDUCAZIONE
Laboratorio: La classe, una comunità in miniatura
Leggere la classe per interpretare le dimensioni dei diritti di cittadinanza e vivere l’aula come laboratorio di uguaglianza sociale.
Il laboratorio ha l’obiettivo di rafforzare la capacità delle e degli insegnanti nell’adottare un approccio pedagogico intersezionale, inclusivo, capace di riconoscere e valorizzare le differenze all’interno della classe.
Metodologia
Gli incontri sono online. Si alternano momenti di docenza frontale, lavori di gruppo, spazi per il confronto e il dibattito, formazione esperienziale.
AREA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E BENESSERE LAVORATIVO
Lab1. Operatori delle cooperative e delle organizzazioni 15 marzo 2022, orario 16.00-18.00.
Lab2. Enti locali 22 marzo 2022, orario 10.00-12.00.
Lab3. Volontari presso organizzazioni e associazioni, scout, ragazzi/e in Servizio Civile. 29 marzo 2022, orario 16.00-18.00
Lab4. Educatori (in ambito sportivo, accompagnamento allo studio, Centro Giovani…) 5 aprile 2022, orario 18.30-20.30.
AREA FORMAZIONE E EDUCAZIONE
Lab1. Istituto Comprensivo Aldeno – Mattarello; Associazione Docenti senza frontiere – 17 marzo 2022, orario 16.00-18.00
Lab2. Istituto Comprensivo TRENTO 4 – 24 marzo 2022, orario 16.30-18.30.
Lab3. Istituto Comprensivo TRENTO 5 – 31 marzo 2022, orario 16.30-18.30.
Lab4. Istituto Comprensivo TRENTO 6 – 7 aprile, orario 16.30-18.30
Lab5. Tavolo Tuttopace – 12 aprile 2022, orario 16.30-18.30
Formatrici:
Martina Camatta: CCI, Laureata in Filosofia e Scienze della Formazione, coordinatrice del Centro Insegnanti Globali, è formatrice in percorsi sull’Educazione alla Cittadinanza Globale e sullo sviluppo di competenze trasversali in ambito formale e non-formale.
Roberta Zambelli: CCI, Sociologa specializzata in studi di genere, con una laurea specialistica su questo tema conseguita presso la Scuola di alti studi in scienze sociali (EHESS) di Parigi. Ha in seguito lavorato per un’associazione e casa editrice femminista, erogando formazioni ad insegnanti, studenti e in ambito aziendale.
Il percorso si inserisce nell’ambito della Strategia Provinciale per lo Sviluppo Sostenibile – SPROSS promosso da APPA con il coinvolgimento dei Distretti Famiglia del Trentino.
Organizzato in collaborazione con il progetto INGRiD. Intersecting Grounds of Discrimination in Italy
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