Europrogettazione per la cooperazione internazionale
Corso avanzato di progettazione per applicare gli strumenti di project cycle management e simulare la compilazione di una domanda di finanziamento ad un bando europeo
Corso avanzato di progettazione per applicare gli strumenti di project cycle management e simulare la compilazione di una domanda di finanziamento ad un bando europeo
Corso avanzato di progettazione per applicare gli strumenti di project cycle management e simulare la compilazione di una domanda di finanziamento ad un bando europeo
Durante l'aggressione alla Bosnia Erzegovina migliaia di donne subirono lo stupro, usato come arma di guerra, e i figli nati da queste violenze non sono mai stati riconosciuti come tali da nessuna istituzione nazionale e internazionale, non avendo ottenuto nessuno diritto di risarcimento come vittime civili di guerra.
L'Associazione "Udruženje zaboravljena djeca rata /The Forgotten children of war " è stata fondata da Ajna Jusić nel 2018, assieme ad altri ragazzi e ragazze che come lei sono nati a seguito dello stupro di cui sono state vittime le loro madri.
All'incontro è previsto l'intervento di Ajna Jusić, presidente dell'Associazione con sede a Sarajevo, con la moderazione di Marco Abram di OBC Transeuropa.
Il gemellaggio tra Mori, comune della Provincia di Trento, e Stara Rijeka è nato nel 1998 per rispondere alla richiesta di aiuto lanciata dalla diocesi di Banja Luka dopo la devastante guerra dell'ex Jugoslavia (1992-1995) e le attività sono proseguono da allora.Stara Rijeka è situata al confine tra l'entità della Republika Srpska e della Federazione croato-mulsumana. La comunità prima dello scoppio della guerra contava 674 persone, ora ridotta a 120 di cui la maggioranza anziana, che vive principalmente con la propria pensione.
INFO:Gruppo Bosnia Mori
Ne discuteranno:
Paolo Bergamaschi, Studioso dell'Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa
Cristian Sesena, Segretario Generale Camera del Lavoro di Reggio Emilia
intervistati da
Arturo Bertoldi, Direttore Istoreco Reggio Emilia
INFO:
Siamo Europa, festival dedicato all'Europa, ritorna dopo 3 anni in presenza a Trento con appuntamenti nel centro storico dedicati alle tematiche maggiormente d'attualità in questa fase delicata per l'Unione Europea. Siamo Europa è iniziativa nata all'interno del centro di documentazione ed informazione sull'Unione Europea a Trento Europe Direct-Cde , che in questa edizione ha coinvolto i molti attori che si occupano di Europa all'interno del Trentino: Civico13, sportello dedicato alle politiche giovanili in via Belenzani 13 a Trento, le Fondazioni Degasperi, Megalizzi, Museo Storico e Campana dei Caduti, la Scuola europea di Studi internazionali.
Nel programma della due giorni si inserisce questo workshop per giovani e adulti sulla situazione europea, sul populismo e sullo stato delle richieste di adesione all’UE dei Paesi Balcanici. Dopo una breve presentazione delle tematiche il pubblico dibatterà sui temi concordati con il proprio gruppo: un ottimo modo per parlare di Europa conoscendosi.
Incontro con Luisa Chiodi, direttrice di OBC Transeuropa, Nicola Minasi, direttore dell'Unità di crisi alla Farnesina e i giovani che hanno partecipato all'Eu-Balkan Youth Forum di novembre 2021, dedicato ai giovani dei paesi dell'Unione europea e dei Balcani Occidentali, per discutere insieme proposte per il futuro dell’Europa e l’integrazione dei Balcani nell’UE.
A cura di Europe Direct Trentino – CDE Trento. Incontro aperto a massimo 50 persone.
Richiesta la registrazione compilando questo modulo .
INFO:
Sito Siamo Europa della Provincia autonoma di Trento
Ci siamo più volte detti che “ne saremmo usciti migliori” ma dopo due anni e mezzo di crisi pandemica mondiale ne siamo ancora convinti? E possiamo dire lo stesso delle nostre istituzioni?
Grazie anche alla pandemia ci siamo accorti che siamo immersi in bolle (o filter bubbles) che ci espongono a idee e notizie in linea solo con il nostro punto di vista e questo ci spinge verso interpretazioni sempre più parziali dei fenomeni globali e delle politiche pubbliche realizzate dalle nostre istituzioni.
Queste bolle investono in particolare temi importanti che ci toccano da vicino – la crisi climatica e quella migratoria, la salute, il mondo del lavoro, – polarizzando le opinioni e riducendo la possibilità di confronto e crescita.
Anche tu, come noi, sei stanco della tua bolla? Se la risposta è sì, sei nel posto giusto. Questo workshop infatti è parte del progetto Mix The Bubbles, che ha lo scopo di favorire l’incontro di gruppi o bolle con idee diverse sulle grandi tematiche che ci stanno a cuore.
Questo workshop si focalizza su come cambiare le Politiche Migratorie in Europa, da molto tempo oggetto di discussione nei dibattuti politici e pubblici, e ora più che mai fondamentali per affrontare la crisi umanitaria scaturita dal conflitto Russo in Ucraina. Parleremo delle politiche esistenti e di cosa di può fare per cambiarle in compagnia di Rossella Vignola, project manager presso Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa.
Immagineremo quindi di dare il nostro piccolo contributo alle future politiche pubbliche europee, riflettendo si come migliorare quelle attuali e proponendo nuove iniziative legislative dal basso.
Le proposte ideate insieme verranno caricate su una piattaforma e valutate da alcuni esperti del tema. Una volta che tutte le proposte saranno finalizzate la piattaforma sarà aperta al pubblico europeo in modo che tutti possano votare la proposta che più gli piace.
I creatori delle proposte più votate saranno selezionati per vincere un viaggio di due giorni per partecipare all’evento finale del progetto!
Iscriviti al workshop online: https://www.thegoodlobby.it
Questo materiale è pubblicato nel contesto del progetto "Parlamento dei diritti 3", cofinanziato dall'Unione europea (UE) nel quadro del programma di sovvenzioni del Parlamento europeo (PE) per la comunicazione. Il PE non è in alcun modo responsabile delle informazioni o dei punti di vista espressi nel quadro del progetto. La responsabilità sui contenuti è di OBC Transeuropa e non riflette in alcun modo l'opinione dell'UE. Vai alla pagina “Il Parlamento dei diritti 3”.
Migranti usati come armi in contese internazionali, rotte che si aprono e chiudono, le difficoltà di una cooperazione internazionale che sembra impossibile. E, ancora, milioni di sfollati interni, persone migranti invisibili lontane dal radar delle nostre vite, lontane da un discorso pubblico che fatica a rappresentare un fenomeno complesso, globale e strutturale rispetto alla nostra contemporaneità.Tutto questo fa da cornice ad un presente ancora duramente caratterizzato dalla pandemia e reso ogni momento più incerto dalla guerra in Ucraina: l’Unione Europea vive profonde contraddizioni, tra lo slancio di misure come quelle che hanno portato al programma Next Generation e le spinte nazionaliste che non accennano a diminuire.Le migrazioni globali - priorità assoluta nelle agende internazionali per una lunghissima parentesi - continuano ad essere oggetto di un dibattito confuso e strumentalizzante: raccontate come “risorsa”, minaccia, pericolo, le persone migranti costituiscono un elemento delle nostre culture in transizione, parte di una complessità della quale non è possibile dare risposte semplici ma che vale la pena affrontare. In questo contesto, l’Accademia e le istituzioni che la circondano sono chiamate a rinnovare lo sforzo di analisi e proposta, a fondere competenze e conoscenze, ad affrontare la complessità per scioglierne i nodi e coagulare soluzioni nuove, pratiche e politiche da proporre a decisori e operatori in ogni livello e contesto.
Intervengono:
Ferruccio De Bortoli, giornalista
Francesco Filippi, storico e scrittore
Marwa Mahmoud, consigliera comunale a Reggio Emilia
Modera la serata Caterina Moser, Fondazione Megalizzi.
Le strategie macroregionali offrono quadri integrati di cooperazione rafforzata per affrontare congiuntamente sfide e opportunità in specifici territori dell’Unione Europea. L’Italia partecipa a due strategie macroregionali, dedicate rispettivamente all’area adriatico-ionica (EUSAIR) e all’area alpina (EUSALP).
Quali sono le caratteristiche e gli obiettivi delle strategie a partecipazione italiana? Che relazioni hanno tali strategie con la politica di coesione? Qual è il loro valore aggiunto e quali le principali criticità?
Questi gli interrogativi del webinar in diretta su www.ilsole24ore.com, Facebook e Linkedin , organizzato nell’ambito del progetto Work4Future cofinanziato dalla Commissione Europea – Dg Regio e realizzato da Il Sole 24 Ore in collaborazione con OBC Transeuropa e CNR ISSiRFA.
Introduzione a cura di Fiorella Lavorgna, Podcaster Il Sole 24 Ore
Relatrici
Alisa Agosti, Junior researcher, Istituto per lo Sviluppo Regionale, EURAC Research
Luisa Chiodi, Direttrice OBC Transeuropa/CCI
Raffaella Coletti, Ricercatrice ISSiRFA CNR
Modera Giuseppe Chiellino, Giornalista Il Sole 24 Ore
Per inviare le domande agli esperti: businessinformation@ilsole24ore.com
Dopo l'annessione unilaterale della Crimea e la guerra nel Donbas sembrano moltiplicarsi i rischi di una possibile invasione su vasta scala dell'Ucraina da parte della Russia.
Per comprendere le dinamiche che hanno portato all'escalation del conflitto è necessario risalire al rapporto dell'Ucraina con l'Impero russo, l'Unione sovietica poi e l'attuale Federazione russa e al percorso di democratizzazione ed europeizzazione avviato dal governo di Kyïv.
L'incompiuta Rivoluzione arancione del 2004 e la Rivoluzione della Dignità del 2013 hanno avvicinato l'Ucraina al mondo occidentale aprendo una profonda crisi, al tempo stesso interna e internazionale, con la Russia. Pagine che guardano non solo agli equilibri della geopolitica, ma presentano l'evoluzione storica dell'Ucraina post-sovietica, e aiutano a comprendere le ragioni dei venti di guerra che oggi spirano di nuovo sull'Europa.
Presentazione del libro "l destino dell’Ucraina. Il futuro dell’Europa", Scholè, collana Orso Blu (febbraio 2022), di Simone Attilio Bellezza, nell'ambito dell'undicesima edizione di “Rose Libri Musica Vino”.
Simone Attilio Bellezza è un saggista e docente universitario italiano. Tra le sue attività professionali: professore aggiunto di Didattica della Storia Contemporanea presso l'Università di Trento e di Storia dell'Europa orientale presso l'Università del Piemonte Orientale. Specializzato nella storia del movimento nazionale ucraino, ha studiato vari aspetti del processo di transizione post-sovietica dell'Ucraina.
L'autore dialoga con Giulia Caccamo docente di Storia delle relazioni internazionali, Università di Trieste e Stefano Santoro, docente di Storia dell’Europa orientale, Università di Trieste.
Modera Nicole Corritore, giornalista di OBC Transeuropa
La Rassegna è gratuita e aperta a tutti. In caso di maltempo si svolgerà nel Teatro Franca e Franco Basaglia, sino a esaurimento posti e nel rispetto delle misure generali per la prevenzione e il contenimento dell’emergenza COVID-19.
INFO:
MODERANO:
FRANCESCA CAPRINI – YAKU.EU e MATTIA PELLI – RADIOCURA
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Dopo due anni caratterizzati dall’esplosione del fenomeno dell’ infodemia – la circolazione di una quantità eccessiva di informazioni– legato alla pandemia da Coronavirus Covid19, siamo oggi alle prese con una quotidiana narrazione di guerra a causa del conflitto russo – ucraino: un’informazione di conflitto che tende a cedere alla propaganda bellicista e a narrare verità artefatte.
Dall’altra, un fronte sempre più variegato ed ampio di giornalismi indipendenti argina e combatte la perdita di democrazia e la criminalizzazione della società, costruendo un panorama antitetico alla stampa “embedded” e contribuendo alla resistenza dei popoli e dei territori.
Un giornalismo nel conflitto, che spesso richiede costi altissimi in termini di integrità, sicurezza, e della vita stessa.
Insieme ai giornalisti Christian Elia, per anni inviato di PeaceReporter ed esperto di Medio Oriente, Balcani e Mediterraneo, Ekaterina Ziuziuk, presidente di Articolo21 del Trentino Alto Adige e dell’Associazione bielorussi in Italia ” Supolka”, e Paola Rosà, coordinatrice del Media Freedom Resource Centre gestito da OBC Transeuropa, ragioneremo sul ruolo necessario dell’informazione indipendente anche in tempo di guerra, e sulla sua crescentecriminalizzazione, mettendoci a confronto con un sistema di potere che non accetta il contrasto alla narrazione dominante e che vuole nascondere i volti e le voci delle vittime delle tante guerre – militari, sociali, ambientali – in cui è immersa la nostra esistenza.
Paola Rosà racconterà inoltre di “Strategic lawsuits against public participation” (SLAPP), le cosiddette querele bavaglio, ovvero ogni abuso del diritto che serva a mettere a tacere le critiche, intimidire giornalisti, attivisti e difensori dei diritti umani. Tramite le lungaggini dei processi e le richieste di risarcimenti, il potente di turno – che si tratti di un politico, di un’azienda o di un colletto bianco – tenta di mettere il bavaglio alla partecipazione democratica.
E la testimonianza di MeltingPot Europa, ancora sotto processo per diffamazione a mezzo stampa per aver raccontato ancora una volta – come da 26 anni a questa parte, anche con il proprio portale – le violazioni dei diritti umani in materia di migrazioni e asilo.
moderano Francesca Caprini di Yaku.eu e Mattia Pelli, giornalista radiofonico della Radio Svizzera e codirettore di Radio Cura
Il mercato del lavoro odierno ricerca professionisti in grado di affiancare al sapere tecnico specifico la consapevolezza della globalizzazione dei fenomeni e dello sviluppo sostenibile, l’apertura al contesto internazionale e l’esercizio delle soft skill necessarie per inserirsi in contesti professionali complessi e interculturali.
L’Honours Programme TALETE è un percorso parallelo al corso di laurea magistrale che ambisce a rafforzare e integrare la preparazione degli studenti per formare professionisti globali. Oggi aperto a studenti e studentesse di laurea magistrale DICAM, DSRS E SSI, mira a divenire un Programma dell’Ateneo trentino volto a coinvolgere un numero crescente di dipartimenti.
L’appuntamento Internazionalizza il tuo profilo è finalizzato alla consegna del titolo finale. Sarà un’occasione di confronto sull’esperienza formativa, sulla ricerca tesi in contesti interessati da relazioni di cooperazione allo sviluppo, sul tirocinio post-laurea previsti dal programma, nonché sulla rilevanza di tali esperienze per affacciarsi al mondo del lavoro più qualificati e competitivi.
L’evento è aperto a studenti, studentesse, docenti dell’Ateneo, rappresentanti di imprese, organizzazioni, università, enti di ricerca impegnati nella cooperazione internazionale e alla cittadinanza.
Talenti e Territori: presentazione del programma TALETE
Flavio Deflorian, Rettore, Università di Trento
Marco Tubino, Presidente, Centro per la Cooperazione Internazionale
Giovanni Gardelli, Dirigente Generale, Unità di missione strategica coordinamento enti locali, politiche territoriali e della montagna - P.A.T
TALETE: la voce degli studenti e delle studentesse che ricevono il titolo
TALETE: la voce delle ONG
Isacco Rama, CAM
Martina Venzo, Helpcode
Competenze per lavorare nella cooperazione internazionale
Maura Viezzoli, Presidente, CISP
Modera
Marco Bezzi, Coordinatore HP TALETE