
WhatsApp Image 2025-10-13 at 14.47.15
Di Elena Rosetti
Dal tirocinio al CCI nasce una tesi di laurea triennale sulla decentralizzazione in Libia.
Elena Rosetti, studentessa del corso di laurea triennale in Studi Internazionali presso l’Università di Trento, ha svolto il suo tirocinio presso il Centro per la Cooperazione Internazionale (CCI) nei mesi di febbraio e marzo 2025. Durante questa esperienza ha partecipato al progetto REBUILD – Research and Education Building Urban Institutions for Local Development, un’iniziativa di cooperazione decentrata che supporta il processo di decentralizzazione in Libia e mira a migliorare i servizi pubblici locali in dieci municipalità libiche. All’interno del progetto Elena si è occupata di diverse attività, tra cui la partecipazione alle riunioni di project management, il montaggio di interviste multilingue, la comunicazione e il supporto alla rendicontazione.
Da questa esperienza è nata la sua tesi di laurea, dal titolo: “Post-conflict State Building in Libya: the role of decentralisation after the fall of Gaddafi’s regime”, che esplora il ruolo della decentralizzazione come possibile strategia di ricostruzione dello Stato nella Libia post-Gheddafi.
Racconta Elena: “Mentre montavo le interviste realizzate ai sindaci libici e ascoltavo le loro parole, ho iniziato a riflettere su cosa significhi realmente decentralizzazione e sul suo potenziale nel ricostruire lo Stato libico. La domanda di ricerca della mia tesi è nata proprio da questa curiosità, ulteriormente arricchita dalle discussioni con il mio tutor, Stefano Rossi, e dall’osservazione diretta della fiducia e della sincerità delle relazioni costruite tra i sindaci libici e i partner europei nel corso dei 4 anni del progetto REBUILD.
Queste esperienze mi hanno ispirato a indagare se la decentralizzazione potesse rappresentare non solo una serie di principi affascinanti sulla carta, ma anche un percorso concreto per ricostruire fiducia, legittimità e governance in Libia. Un tema cruciale in un Paese segnato da frammentazione politica dopo la caduta del regime autoritario di Gheddafi nel 2011.”
Pertanto, la domanda di ricerca che guida l’analisi di questa tesi è: in che modo il crollo dello Stato libico nel 2011 ha rimodellato le prospettive di post-conflict state building e in che misura la decentralizzazione può fungere da strategia praticabile in questo processo?
Per rispondere a questa domanda, il primo capitolo della tesi analizza, da un punto di vista teorico, i concetti di state building e state formation, e la loro rilevanza nel contesto della Libia post-2011. In questo quadro, la decentralizzazione emerge come una possibile strategia per ricostruire la legittimità “dal basso”, rispondendo alle richieste locali di rappresentanza. La tesi analizza tuttavia in modo critico anche i rischi di questo approccio, poiché i suoi risultati dipendono fortemente dal contesto politico, dalla capacità istituzionale e dalle dinamiche di potere locali.
Il secondo capitolo esamina come il crollo del regime di Gheddafi nel 2011 abbia ridefinito le prospettive di state building in Libia. Viene analizzata l’eredità del regime di Gheddafi, che per 42 anni ha mantenuto un sistema fortemente centralizzato e personalizzato. La caduta di questo regime ha portato a una profonda frammentazione e ha lasciato un vuoto istituzionale, ponendo i nuovi leader di fronte alla sfida di ricostruire lo stato libico quasi da zero. Il capitolo analizza inoltre i primi tentativi di decentralizzazione introdotti dalla Law 59 del 2012, che ha istituito le municipalità elette come pilastri del governo locale. Sebbene la riforma prevedesse il trasferimento di competenze a livello municipale, la sua attuazione è stata ostacolata da scarse risorse e conflitti continui.
Il terzo capitolo è dedicato al progetto REBUILD, analizzato come esempio concreto di applicazione della decentralizzazione nella pratica. In particolare, il progetto pilota sulla pesca nella municipalità di Zliten ha rappresentato un esempio concreto di come la decentralizzazione possa rafforzare il ruolo delle municipalità nella gestione delle risorse, nel miglioramento dei servizi a livello locale e nel dialogo con partner internazionali.