Questionario per la mappatura e la segnalazione di discriminazione o trattamento ingiusto in Trentino
Se hai subito in prima persona una discriminazione, compila questo questionario:
Se sei un/una testimone di discriminazione, compila qui:
Intersecting inequalities: perché una prospettiva intersezionale?
Dati intersezionali per politiche più inclusive
Organizzazioni aderenti al Tavolo
Il questionario: pilotaggio e messa a regime
Adotta il questionario, aderisci all’iniziativa!
I questionari vanno compilati sempre e soltanto attraverso i link ai due moduli online. Se vuoi visionarli o assistere qualcuno nella compilazione hai la possibilità di scaricarli nella versione stampabile disponibile nelle varie lingue qui. Tuttavia, i dati raccolti vanno riportati sempre ed esclusivamente sui moduli online.
Perché un questionario per la mappatura e la segnalazione di discriminazione o trattamento ingiusto in Trentino?
Come emerso trasversalmente dalla ricerca realizzata nell’ambito del progetto INGRiD. Intersecting GRounds of Discrimination in Italy – che il CCI e i suoi partner hanno realizzato nel biennio 2020-2022 – i territori spesso non dispongono di sistemi di rilevazione sistematica dei casi di discriminazione.
Questo è vero anche per il Trentino dove, nonostante gli sforzi di molte realtà locali impegnate nella promozione di una società inclusiva e nel contrasto a tutte le forme di discriminazione, l’assenza di un sistema di monitoraggio dei casi di discriminazione, unito al problema dell’under-reporting, impedisce di avere un quadro sufficientemente chiaro dei fenomeni discriminatori sul territorio.
L’assenza di dati su questi fenomeni non deve essere scambiata con l’assenza del problema.
Nel corso del 2022, su impulso del progetto INGRiD, il Centro per la Cooperazione Internazionale e lo Sportello antidiscriminazioni di Trento, in collaborazione con il Forum Trentino per la Pace e i diritti umani, hanno avviato l’istituzione di un Tavolo di lavoro, un percorso territoriale partecipato con l’obiettivo di sviluppare un meccanismo di monitoraggio intersezionale attraverso cui favorire l’emersione dei fenomeni discriminatori che si verificano a livello locale nella Provincia Autonoma di Trento.
Il Tavolo di lavoro territoriale è proseguito nel 2023 oltre la fine del progetto INGRiD grazie all’impegno di diverse realtà locali che hanno partecipato al processo, ideando questo questionario e progettando tutti gli strumenti utili a costruire un sistema di monitoraggio intersezionale delle discriminazioni in Trentino.
Intersecting inequalities: perché una prospettiva intersezionale?
Coltivando la prospettiva intersezionale promossa dal progetto INGRiD, il lavoro del Tavolo sul monitoraggio territoriale è stato ispirato dallo strumento Intersecting Inequalities, una componente dell’Indice sull’uguaglianza di genere sviluppato dall’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (EIGE) che introduce l’analisi intersezionale per indagare la complessità dell’eguaglianza di genere in Europa.
Le persone hanno identità intersezionali, multiple, stratificate che derivano dalle relazioni sociali, dalla storia e dalle strutture di potere. L’analisi intersezionale cerca di rivelare la complessità della vita quotidiana e di mettere in luce le discriminazioni e gli svantaggi (così come i vantaggi) che si verificano come conseguenza della combinazione di identità e dell’intersezione tra diversi fattori e assi di potere. L’analisi intersezionale può aiutare a mostrare come le disuguaglianze si manifestano in modo diverso nei vari gruppi sociali e a mettere a fuoco la dimensione sistemica dell’esclusione e della disparità di opportunità.
La discriminazione intersezionale descrive una situazione in cui diversi motivi operano e interagiscono tra loro allo stesso tempo in modo tale da essere inseparabili e produrre tipi specifici di discriminazione. Gli operatori del settore riconoscono che affrontando la discriminazione dal punto di vista di un singolo motivo non si coglie la diversità di come le persone vivono la discriminazione nella loro vita quotidiana.
Per esempio, le donne con disabilità sono più a rischio di violenza e abusi rispetto alle donne normodotate o agli uomini con disabilità. Come riporta l’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere, le donne con disabilità hanno una probabilità 10 volte maggiore di subire abusi fisici o sessuali da parte di un familiare o di un assistente rispetto alle donne senza disabilità. Esse inoltre incontrano ostacoli maggiori nel cercare aiuto.
Dati intersezionali per politiche più inclusive
I dati sono una risorsa fondamentale per progettare una società inclusiva e combattere le discriminazioni. Ma se non vengono raccolti e usati correttamente possono significare esclusione e perpetuare diseguaglianze esistenti e discriminazioni, soprattutto ai danni dei gruppi già marginalizzati. L’approccio intersezionale ai dati riconosce le disuguaglianze all’interno e tra gruppi di persone rispetto a come fattori multipli delle identità di ciascuno si intrecciano. L’approccio intersezionale ai dati vuol dire usare l’intersezionalità per esaminare criticamente le pratiche legate ai dati, ai processi e alle istituzioni che li producono (e come) e li usano (e come). Le modalità con cui i dati sono raccolti e usati spesso implicano l’invisibilità dei gruppi più marginalizzati della società portando a nuove discriminazioni.
La raccolta di dati intersezionali migliora la comprensione della situazione specifica di diversi gruppi sociali, rendendo visibili anche quelli più vulnerabili, e quindi sostiene politiche più efficaci ed inclusive di contrasto alle discriminazioni e di promozione dell’uguaglianza.
L’approccio intersezionale ai dati aderisce a principi della sfera dei diritti umani, come partecipazione, auto-identificazione, trasparenza, privacy, accountability.
La limitata disponibilità di dati sull’uguaglianza e le discriminazioni è un problema riconosciuto da tutti gli attori attivi nel campo del contrasto alle discriminazioni, a tutti i livelli – da quello nazionale a quello europeo e internazionale. Un problema particolare riguarda i dati disaggregati (ad esempio per genere o altre categorie intersezionali) che permetterebbero di riflettere adeguatamente la diversità delle persone in tutti gli aspetti della loro vita e dunque renderle visibili nelle statistiche. L’EIGE evidenza una mancanza di dati nelle fonti di dati internazionali ed europee quando si tratta di disaggregare per sesso e altre categorie.
Nell’ideazione del questionario il Tavolo territoriale ha tentato di integrare una prospettiva intersezionale nella raccolta, nel monitoraggio e nell’analisi dei dati sulle discriminazioni in Trentino.
Organizzazioni aderenti al Tavolo
Il Tavolo di lavoro territoriale è stato coordinato dal Centro per la Cooperazione Internazionale e dallo Sportello antidiscriminazioni di Trento con il supporto del Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani. Hanno aderito le seguenti organizzazioni: Anfass Trentino Onlus, Arcigay del Trentino, ATAS Onlus, Centro anti violenza Trento, Centro Astalli Trento, Commissione Provinciale per le Pari Opportunità tra donna e uomo della Provincia Autonoma di Trento, Garante dei Diritti Detenuti della Provincia Autonoma di Trento.
Il processo che ha portato alla definizione del questionario e degli altri strumenti a supporto del monitoraggio ha seguito una metodologia partecipativa e “dal basso” che ha promosso la co-definizione e ‘appropriazione’ del concetto di intersezionalità partendo da una specifica definizione territoriale del problema e attraverso il pieno coinvolgimento degli attori coinvolti nel contrasto di tutte le discriminazioni in Trentino.
Un ringraziamento particolare a tutte le persone che, nel corso di questi mesi, a titolo volontario hanno contribuito alla realizzazione dei materiali. Senza il loro aiuto tutto questo non sarebbe stato possibile.
Il questionario: pilotaggio e messa a regime
Il sistema consente di inviare in forma anonima le segnalazioni di discriminazione o trattamento ingiusto. Le segnalazioni raccolte ci permetteranno di conoscere e mappare le situazioni di discriminazione o ingiusto trattamento e di intervenire, nel caso le persone coinvolte lo desiderino.
Sono previste due possibilità:
- un questionario per chi ha subito direttamente la situazione discriminatoria;
- un questionario per le e i testimoni di situazioni discriminatorie pensato per favorire ulteriormente l’emersione dei casi.
Nell’ideazione e nell’utilizzo dei questionari, le organizzazioni aderenti al Tavolo hanno concordato alcuni principi guida ispirati ai valori di trasparenza, partecipazione libera e volontaria, auto-determinazione e auto-identificazione, anonimato. Vai ai Principi guida.
Nei mesi di luglio, agosto e settembre 2023 il questionario è stato sottoposto ad una fase di pilotaggio che ha avuto lo scopo di verificarne la chiarezza, la comprensibilità, la facilità di compilazione e la completezza. Al pilotaggio hanno partecipato le organizzazioni del Tavolo che hanno contribuito allo sviluppo del questionario.
La compilazione del questionario garantisce il pieno rispetto dell’anonimato e non equivale ad una denuncia.
Al momento il questionario è disponibile nelle seguenti lingue: italiano, inglese, francese, spagnolo (in entrambe le versioni), cinese, arabo e urdu (solo nella versione per chi ha subito direttamente una discriminazione).
Il monitoraggio entra a regime a maggio 2024 con il lancio pubblico della campagna di rilevazione aperta a tutte le organizzazioni interessate e ai singoli individui. L’analisi dei primi dati con i risultati del primo ciclo di monitoraggio è prevista a dicembre 2024.
Accedi al questionario per chi ha subito direttamente una discriminazione (disponibile in italiano, inglese, francese, spagnolo, arabo, cinese, urdu).
Accedi al questionario per le e i testimoni di discriminazione (disponibile in italiano, inglese, francese, spagnolo).
Adotta il questionario, aderisci all'iniziativa!
Puoi aderire all’iniziativa in modi diversi:
- compilando uno o entrambi i questionari, nel caso tu abbia una segnalazione da inviare;
- aiutandoci a promuovere il questionario: facendo circolare il link a questa pagina tra i tuoi contatti. A partire da maggio 2024 metteremo a disposizione alcuni altri materiali promozionali appositamente predisposti per divulgare l’iniziativa attraverso i tuoi canali di comunicazione;
- se sei un’organizzazione che lavora nel campo del contrasto alla discriminazione, puoi proporre ai e alle tue utenti la compilazione del questionario;
- se sei interessata/o a partecipare al Tavolo di lavoro, puoi segnalare il tuo interesse allo Sportello Antidiscriminazioni di Trento alla mail: info@antidiscriminazioni.trento.it sarai aggiornato sulla campagna di rilevazione in corso e sulle prossime tappe del lavoro.
Dubbi, domande? Aiutaci a diffondere il questionario!
Nel caso di domande o dubbi sulle modalità di somministrazione del questionario è possibile contattare lo Sportello antidiscriminazioni di Trento alla mail: info@antidiscriminazioni.trento.it.
Se ti interessa partecipare al monitoraggio, promuovere il questionario, o vuoi saperne di più contatta lo Sportello antidiscriminazioni di Trento.
Il progetto INGRiD
Nel corso della sua implementazione (dicembre 2020 – gennaio 2023), il progetto INGRiD, coordinato dal Centro per la Cooperazione Internazionale, ha promosso l’approccio intersezionale nelle politiche e nelle pratiche degli attori che si occupano di contrasto alle discriminazioni in Italia. INGRiD ha adottato un approccio trans-settoriale, ha coinvolto una varietà di portatori di interesse, combinando ricerca empirica, innovazione delle pratiche e delle politiche, divulgazione, sensibilizzazione. Ha lavorato per favorire lo scambio tra il livello locale, in particolare tra i territori coinvolti nel progetto (Trentino, Alto Adige, Veneto, Liguria, Marche) con la dimensione europea.
Scopri di più, visita il sito del progetto.
Un’iniziativa di: